La strada del successo fa vicere soldi,fa perdere amici

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Mi dirigo verso casa con le guance rosse dalla rabbia. Non posso crederci, quella che un tempo era la mia migliorie mi ha pugnalata in questo modo. In questo momento l'unica cose che vorrei fare è morire, o tornare alla mia vecchia vita a Los Angeles. Continuo a correre verso casa con gli occhi pieni di lacrime e quasi non venivo investita.

Arrivo a casa e sbatto la porta, inizio a salire velocemente le scale ed entro furibonda nella stanza di Belive.
<<Bussare mai?>> dice con una voce ormai odiosa per me.
<<Perchè>> dico cercando di trattenere le urla.
Lei mi guarda con una faccia scettica ma sa benissimo di cosa sto parlando.
<<PERCHÈ L'HAI FATTO?!>> dico ormai esasperata.
<<Perchè mi chiedi? Beh diciamo che avevano diritto di sapere>> dice con un ghigno mentre continua a limarsi le unghie.
Mi avvicino e con tutta la rabbia del mondo le tiro uno schiaffo.
Lei mi guarda con un'espressione sconvolta.

Sbatto la porta ed esco di casa, inizio a correre e mi rifugio in un parco.

Caccio un urlo e sento una persona sedersi vicino a me,Stefano.
Cerco di asciugarmi le lacrime e mi giro da un'altra parte.
<<Ehi comunque, se può renderti più felice, tu mi piacevi>> dice con un sorriso nostalgico. Mi giro di scatto, non posso crederci.
<<Come? Tu mi amavi?>> dico sconvolta.
Lui mi guarda e ride, è così bello ma non riesco a provare più le stesse emozioni di prima.
<<Si ma da quando ero piccolo i miei genitori mi hanno sempre detto che l'unica ragazza che dovevo amare era Marina, sai questioni d'affari>> dice con un sorriso amaro.

Non so cosa rispondere, è tutto così difficile.
<<So però che ora tu ami Lorenzo ma voglio essere comunque tuo amico e aiutarti con tutto questo schifo>>
Lo guardo e lo abbraccio con tutta la forza che ho.
<<E comunque non amo Lorenzo>> dico sbuffando. Lui mi guarda con un sorriso e io mi compro la faccia, ormai rossa, con le mani.
Continuiamo a parlare del più e del meno e per qualche oretta mi scordo di tutta la situazione che c'è ora.

Verso l'ora di cena torno a casa e mi sdraio sul letto, ho solamente voglia di guardare serie TV.

Sento però improvvisamente il telefono squillare e vedo che è Summer.
Rispondo immediatamente sperando di avere notizie su Jennie.
<<Pronto>> dico con la voce tremolate.
<<Hope, Jennie si è svegliata dal coma. Ha detto che da quel poco che si ricorda l'hanno investita circa alle 14>> dice.
Scoppio di felicità, finalmente tutti sapranno che non sono stata io.
<<Hope mi dispiace così tanto di averti ferita, so che alle 14 stavi con me a pranzo e sono cos->>
<<Tranquilla Summer, va tutto bene>> dico interrompendola. Chiudiamo la chiamata e mi preparo per dormire.

Mi sveglio molto preso e inizio a prepararmi per andare a scuola. Prendo una mela per colazione e salgo a prendere lo zaino.
<<Hope>> dice in tono freddo. Mi giro verso di lei già stufa di sentirla parlare e le dico un secco "va avanti"
<<Beh per tua fortuna mi trasferisco, da Tudor>>
La mia espressione cambia. Mi sta veramente lasciando da sola? La nostra amicizia di 14 non è servita a niente?! Se ne va senza neanche chiedermi scusa? Mille pensieri mi confondo sempre di più.
<<Ovviamente i nostri genitori non dovranno sapere niente>> dice con tono autoritario.
<<Fai quello che ti pare>> dico fredda,
è ora di cambiare aria.

bad boy //Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now