In my head

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Il suo modo di guardarmi era agghiacciante. Attese con ansia che le stringessi la mano, curiosa di sapere chi veramente fossi. 

"Allora?" La sua pazienza sarebbe durata ancora per poco. Finalmente trovai la forza di presentarmi, stringendole la mano nella maniera più delicata possibile. Heaven aumentò di più la presa.

"Sono Lily." Risposi, trattenendo tutta la rabbia. Sciolse le nostre mani, scrutandomi da capo a piedi, facendo intravedere nei suoi occhi un miscuglio di odio. 

"Sei un’amica di Harry?" In qualche modo, sapevo che le sue domande volevano parare ad altro. Tirai le ciocche di capelli, giocandoci, in cerca delle parole giuste da dirle. Non lo so nemmeno io, cosa sono per lui.

"Si, sono un’amica di Harry." E la cosa più giusta dire, era semplicemente confermare la sua domanda.  Cambiò da un momento all’altro espressione, spaventandomi. I suoi grandi occhi azzurri erano gelidi, talmente gelidi da riuscirmi a pietrificare. Per qualche strano motivo, feci un passo indietro, e lei un altro in avanti. 

"Un’amica." Rise di gran gusto, tenendosi la mano sullo stomaco. "Quella famosa amica, che ci è andata anche a letto?" 

La temperatura del mio corpo si ribaltò del tutto. Ora, ogni parte di me era praticamente ghiacciata. Tutte le sue parole mi corsero nella testa senza mai fermarsi,  e trovare la forza per poter rispondere, era davvero fin troppo difficile.  Come faceva a saperlo? 

"Sicuramente ti starai chiedendo come sia possibile…Vero?" Il suo odio nei miei confronti era ai limiti. "Le tue foto con il mio ragazzo, nel cassetto."  Quelle foto. 

"E oltre questo, - fece un rumore assordante con quei tacchi, camminando a bordo piscina – è stato lui a parlarmene."

"C-cosa?"  Mi uscii spontaneamente.

"Non fare la finta santarellina con me." Tacqui, e lei proseguì a parlare. "E’ stato bello scopare con il mio ragazzo, mentre io non c’ero?" La risata di Heaven nascondeva un sacco di dolore. Voleva a tutti i costi farmi sparire da davanti i suoi occhi. "Dovevi vedere la sua espressione quando mi ha detto “E’ solo un’amica”."

Solo un’amica.

"Credi davvero che per una notte di sesso, Harry ti vorrebbe ancora?" Mi girò intorno, giocando con le mie lunghe ciocche di capelli. "Io sono sempre stata l’unica."

Le parole ormai erano finite. Forse, nei pensieri di Harry  c’era sempre stata lei. Forse, se lo dovevo salvare, era solo ed esclusivamente perché era ancora legato al suo passato. 

"Tu non sei la persona giusta per lui." Gesticolò, giunta al culmine. "Cosa sai di Harry? Che cos’è lui per te. Dimmi, sono curiosa."

Non so niente di lui, del suo passato.  So solo che io e lui, insieme, siamo qualcosa. 

"Sai perché è venuto a New York?" No, non lo so.

"Sai cosa odia? Cosa ama?"

Mormorai un no come risposta, ma Heaven sembrava non volesse fermarsi con il suo elenco di cose.

"Sai quali sono i suoi punti deboli?" Mi provocò ancora, divertita dalle mie espressioni e di come non spiccicavo parola. "Sai cosa lo fa impazzire? E cosa no?"

"Io credo di no." Si rispose da sola, sicura di ogni passo e di ogni parola. Al contrario di me, che ormai non ero più sicura di nulla.

"Lui non mi ha mai parlato di te." E tutta quella convinzione, non poté che distruggerla. Colpita, prese un po’ di distanza da me, nascondendo perfettamente la sua rabbia con una risata divertita.

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