Scambio Di Corpi Con Un Salto

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Di nuovo lui.
"BRIGHT!?"
"Esatto, cara mia.
Mi aspettavo che saresti scesa da queste parti per continuare il tuo lavoro, ed infatti eccoti qua, proprio come immaginavo" e fece il suo solito sorrisetto malizioso.

"Che cos'hai intenzione di fare con me!? Lasciami andare, maledetto!" disse Elena, cercando di allontanarsi, ma purtroppo il Dr.Bright sembrava determinato a non lasciarla andare.
"Avevo detto che ti avrei aiutata. Io voglio semplicemente darti una mano, in modo che tu non sia più una ragazzina spaventata da ciò che ti circonda qui alla Fondazione..." disse, ridendo leggermente.

"Ch-che cosa intendi dire?" disse Elena, che stava cominciando a spaventarsi.
"Vedrai" e fu a quel punto che l'uomo mise la sua collana addosso ad Elena. La ragazza riuscì a vedere solo quel gesto improvviso, e dopo che il gioiello finì sul suo collo arrivò il nulla, il buio assoluto.

"No, no.
Perché non riesco a rialzarmi?
Perché è tutto così buio?
Devo rialzarmi, devo tornare in piedi, ma come faccio, come faccio!?
DEVO TORNARE SU!"

Elena si svegliò, piuttosto confusa e con la testa che girava.
Era rimasta a terra dopo quel gesto e ancora non aveva capito che cosa fosse avvenuto, ma la sua confusione arrivò al massimo appena aprì gli occhi e vide che le mani non erano sue.

Sobbalzò per lo spavento, e riconobbe che la voce non era sua, ma quella di Bright.

Si toccò i capelli, la faccia, il petto, i vestiti, ed ebbe anche la strana sensazione di avere qualcosa in mezzo alle gambe, ma non voleva vedere cosa, le bastava già essersi toccata ovunque.

E poi, guardandosi su una delle superfici riflettenti della stanza, ebbe la conferma.
"SONO DIVENTATA IL DR.BRIGHT!?" urlò, tenendosi le mani fra i capelli.
Non stava più capendo nulla, stava andando nel panico, almeno finché non sentì un'altra risata.
Era la sua, ed infatti si girò, vedendo che chi rideva era lei, o per meglio dire, il suo corpo.

"Ahahahaha, oddio, che reazione esilarante che stai avendo, ahahahaha" disse, con la stessa voce di Elena, che però aveva assunto un tono malizioso.

Elena vide allora che il suo corpo aveva sul collo la collana di Bright, e la sua confusione cominciò a trasformarsi in rabbia.
"Che cosa mi hai fatto?
Perché sono dentro di te, Bright!?"
disse, il suo tono pieno di rabbia coi denti che digrignavano.
"Volevo aiutarti, renderti perfetta come me! Anche se non mi permettono di creare cloni di me stesso questa sarebbe stata una mossa intelligente da parte mia per cercare di migliorarti!
Ma in effetti è inusuale, devo ammettere che non era mai successo uno scambio di corpi con SCP-963" rispose, mettendosi la mano sul mento.

"SCP-963?" chiese Elena, che ormai non stava capendo più nulla.
E Bright, che ormai aveva capito essere dentro il suo corpo, cominciò a ridacchiare.
"Come, non te l'hanno spiegato?
È la mia collana" e se la indicò.
"La tua collana è un SCP!?"
"Certo." e sorrise.

"La Fondazione l'aveva scoperto tra gli effetti personali di un uomo che fu trovato senza vita in seguito al suo apparente suicidio, e circondato da un certo numero di libri sul soprannaturale.
Uno dei nostri agenti sul campo aveva scoperto che era impossibile da danneggiare e lo recuperò in accordo con il protocollo XLR-8R-██.
E a me, visto che a quei tempi ero solo un ricercatore dello Staff di basso livello con una buona reputazione, mi fu assegnato il compito di scoprire le sue capacità, e mi fu garantito l'accesso anche a, ah no aspetta, non dovrei dirlo ad una novellina..."

"E questo cosa c'entra con..."
"Ma in quello stesso anno, SCP-076-2 ruppe il contenimento, portando ad un sacco di morti e vittime.
Io stavo tenendo nella mano 963, passata l'unità di contenimento di SCP-076-2, e fui tra i primi a perire durante la breccia di contenimento."

SCP: Welcome to the FoundationWhere stories live. Discover now