CAPITOLO 22

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Sta mattina non sono andata a scuola perché non me la sentivo.

Sam ha accettato avvertendo la scuola che non stavo bene.

"Sei sicura che vado tutto bene?" chiede Sam.

"Si, tranquillo è solo un po' di stanchezza" dico e annuisce.

"Non mi stai nascondendo nulla vero?"

Si.

"No, nulla" mento spudoratamente, ma non posso dirgli quello che sta succedendo o mi spedirebbe in Russia.

Non sono male i russi però.

Oddio anche tu no!

Appena esce dalla stanza mi vesto con una felpa lunga.

Scendo al piano di sotto e giro vari canali in tv, finché vedo la casa di Bill circondata da giornalisti e poliziotti.

"Questa mattina la polizia di Chicago ha arrestato un'intera gang nel quartiere vicino alla zona industriale del porto, dove c'era un giro di spaccio di droga, armi e ragazze. La gente di quel quartiere ora si sente più tranquilla e possono finalmente uscire di casa con i proprio figli"

Smetto subito di ascoltare e chiamo subito Owen.

Non posso credere che lo abbia fatto sul serio dopo averglielo detto.

"Ti prego dimmi che non lo hai fatto sul serio?!"

"Invece si Ariet. Mi dispiace ma ho dato un'altra possibilità alla gente di lì e ho tolto una fabbrica illegale che andava avanti da anni" dice tranquillo.

"Si ma non così senza mandato o prove, sembrerà che qualcuno abbia fatto la spia!"

"Avevo un mandato tranquilla e il tuo amico l'ho lasciato andare così come tutti gli altri. Non sapranno nulla di te, ma devi tenere un profilo basso"

"Tu credi davvero che facendo così hai fermato Zac?!"

"No, ma almeno ho messo dentro qualcuno con crimini alle spalle. Non serve nessun'altra motivazione"

"Fantastico e ora che vuoi che faccia?"

"Scopri dov'è Max"

"Come se fosse facile, non ne parlano mai e non fanno neanche cose di nascosto. Sicuro che tutti loro sappiamo di Max e della figlia di Greg?"

"La figlia di Greg è stata rapita da quattro persone, devono essere loro per forza"

"Okay ci sentiamo"

Vado di sotto e faccio colazione con una spremuta e una brioches.

Dopo vado di sopra e inizio a studiare.

********

Alle dodici e mezza faccio una pausa e vado di sotto a fare qualcosa da mangiare, quando sento il campanello suonare.

Vado a vedere dalla telecamera e vedo Josh davanti al cancello.

"Mi dispiace ma non compro nulla" dico ironicamente e ride.

"Apri scema"

"Scema a chi?! Guarda che ti chiudo la porta in faccia" dico appena sale in veranda.

"Si si, vestiti che andiamo"

"Andiamo dove?"

"A mangiare"

"Ma non possiamo mangiare qui in tranquillità?"

"No, muoviti ti aspetto fuori" dice ed esce di casa senza neanche farmi rispondere.

Salgo in fretta in camera mia e mi vesto con un jeans nero a vita alta, una felpa rosa e le air max bianche.

PromisedWhere stories live. Discover now