Vuoto

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La mattina mi alzo dopo aver spento le prime 5 sveglie, stamattina alzarsi sembra più complicato del solito.
Mentre mi vesto penso a ieri sera e a cosa avrei potuto dire stamattina quando lo avrei incontrato.
Scendo le scale do un bacio frettoloso alla mamma perché sono in ritardo e mentre sto per uscire mi dice
-Megan stamattina è passato Logan per scusarsi di non so cosa,non mi ha detto il motivo.Cosa è successo ieri sera?
-Mamma da quando ti interessa cosa succede nella mia vita?Oltre mandarmi da uno psicologo non credevo ti interessasse di altro.
-Megan adesso cominci con questa storia??! Quel ragazzo si è presentato alle 7 di mattina per venire a scusarsi con te abbi un po' di cuore! Non allontanare sempre tutti dalla tua vita come se fossimo coltelli con cui potresti tagliarti.
Mamma con me non aveva mai affrontato un discorso del genere,quindi non sapendo cosa dire rispondo nervosa e a tono come sempre nei suoi confronti
-Grazie davvero,bel discorso da premio Oscar.Logan può dispiacersi quanto vuole
-Non avere paura di amare Megan
Guardo la mamma con gli occhi colmi di lacrime ma senza cedere per qualche secondo la testa mi dice di ringraziarla ma respiro,scaccio questo pensiero e chiudo la porta lasciandola li,sull'uscio della cucina.
***
Logan a scuola si siede accanto a me come ogni giorno ma non parliamo.
Nella pausa delle lezioni vado a sedermi alla mia panchina di sempre e apro il pacchetto delle sigarette ma è vuoto,alzo gli occhi al cielo perché in questo momento ne avevo davvero bisogno.
Sento le assi della panchina abbassarsi con il peso di un altra persona.
Qualcuno si era seduto accanto a me.
Mi giro e mi accorgo che è Logan ma non cedo e lui prova ad iniziare un dialogo con me
-Angelo scusa per ieri sera,sono stato un stronzo non dovevo comportami così ma avrei dovuto spiegarti.
Lo ignoro.
Lui tira fuori le sue sigarette e me ne porge una,la guardo con la coda dell' occhio e tendo la mano per afferrarla ma lui la sposta verso di se in modo tale che io non possa arrivarci.
Lo guardo con gli occhi infastiditi dal suo scherzo e lascio stare
Poi continua
-Angelo parlami,non sopporto il tuo silenzio mi sta straziando
-Logan non chiamarmi così
-Mi hai concesso un solo nomignolo ricordi?? Proprio su questa panchina
-Si me lo ricordo ma a quanto pare hai deciso di fermare la cosa prima ancora che potesse iniziare.
-Megan ti prego guardami,non continuare ad ignorarmi come se non mi conoscessi.
Suona la campanella e raccolgo la mia roba mi alzo e mi allontano lasciandolo li.
Girandomi leggermente lo vedo con il viso tra le mani e si alza dando un calcio al brecciolino fatto di sassi che era nel cortile,ma non mi fermo e torno in classe.
Durante tutte le lezioni Logan mi guarda e io sento i suoi occhi addosso, sembrano quasi scaldarmi ma sapevo che incrociando il suo sguardo mi sarei innamorata ancora un po' di più e non potevo permettermelo,non potevo soffrire ancora.
All'uscita vedo Logan nella sua macchina blu notte,la stessa in cui ci siamo ignorati la sera prima,la stessa in cui appena ho sbattuto la portiera ho lasciato lì dentro tutto ciò che potevamo essere.
Mi suona il clacson per dirmi di salire e che mi avrebbe riportata a casa ma lo guardo da lontano e tiro dritto rifiutando la sua proposta e mi incammino a piedi verso la fermata dell'autobus.
Arrivata a casa trovo una vecchia amica di mamma,Federica, sono cresciute insieme.
Da piccola non sapevo mai come chiamare L'una e L altra perché hanno lo stesso nome.
Entrando nel salone per salire le scale accenno un piccolo salito con il viso,non mi andava di fermarmi a parlare e sentire anche i suoi problemi quando ne avevo già tanti dei miei.
Salendo per le scale sento la sua voce dire
-Wow come si è fatta grande Megan!
Verso mia mamma che le risponde in tono scherzoso
-Ti fai grande e poi grandi problemi.
-Eh già hai proprio ragione
Finisco di fare le scale e alzo gli occhi al cielo nel sentire i loro discorsi monotoni entro in Camera e mo butto sul letto ignorando tutto il caos sul pavimento.
Dalla tenda rosa semi trasparente posso vedere la finestra di Logan con il balcone ma oggi non c'è,mi manca vederlo fumare assorto nei suoi pensieri.
Ma poi dentro di me sale la rabbia ripensando a quello che aveva fatto,ingannandomi mi aveva lasciato così nell'oblio di non poter portare avanti i miei sentimenti.
Ma c era un problema ne ero fottutamente innamorata e non potevo più negarlo.
***
MERCOLEDÌ 5:45
Mi sveglio sudata e di soprassalto dopo aver fatto un incubo,mi capita spesso da quando papà non c'è più.
Verso le 6:30 mi alzo mi preparo e scendo per fare la colazione con la mia solita tazza di tè e fette biscottate.
Mamma entra in cucina e mi da il buongiorno poco dopo continua con una frase che non avrei voluto sentire:
-Tesoro,oggi pomeriggio viene Anastasia a trovarci sistema la tua camera e torna presto da scuola
La fetta biscottata mi resta ferma in gola e sento di iniziare a soffocare ma poi va giù
Allibita ,infastidita e in tono sarcastico allo stesso tempo rispondo
-Ottimo bella notizia,davvero non vedevo l'ora.Lei e quel suo maritino.
Allontano da me la tazza della colazione e con le mani mi spingo per alzarmi dal tavolo trascinando al sedia sul pavimento facendole fare rumore in modo tale da esprimere tutta la mia infelicità afferro lo zaino e esco di casa.
Durante il tragitto per andare a scuola ogni tanto mi giro dietro per cercarlo ma lui non c'è.
Arrivo a scuola mi siedo e guardo continuamente la porta sperando di vederlo entrare e di ignorare la professoressa ma lui non c'è.
È una settimana ormai che non parlo più con Logan ma era la prima volta che non veniva a scuola.
Sul banco ci sono raffigurati ancora i suoi disegni a matita di ieri.
Pupazzi,zombie,macchine da corsa, alberi quindi niente di così tanto entusiasmante per un ragazzo di 20 anni.
Poi in un angolo noto una scritta,sono i nostri Noemi uniti in un cuore e dei fiori per il contorno.
Mi domando il perché di questo disegno e mi salgono Le lacrime,i miei occhi si riempiono non riuscendo più a trattenerle mi alzo e corro fuori dall'aula giro L'angolo del corridoio per entrare nel bagno ma cado a terra dopo un urto violento con Meredith che mi urla contro di stare più attenta a  dove metto i piedi.
Dietro di lei vedo una figura maschile e alzo gli occhi per vedere chi fosse,era Logan,i miei occhi si posano sulle loro mani strette l'una nell'altra e il mio cuore salta di un battito incredulo della scena vista.
Incrocio i suoi occhi mentre sono ancora a terra e Meredith continua
-Logan andiamo!Forza! Non raccogliere da terra le piccole carote con le lentiggini!Hai visto sta piangendo...povera
Guardandomi fissa e con il tono superiore mi dice
-spero di non averti fatto troppo male tesoro.
E se ne vanno tutti e due senza voltarsi.
Mi è crollato il mondo addosso.
In quel momento avevo il cuore in frantumi,in mille piccoli pezzettini ma non potevo più raccoglierli quindi l'unica cosa che potevo risistemare erano ancora i miei libri sparsi per il corridoio.
Mi appoggio al muro chiedendomi perché Logan si fosse fidanzato una succhia sangue arpia che poteva essere Meredith.
Mi sentivo una strana sensazione allo stomaco che mi faceva respirare sempre di meno ad ogni domanda che mi ponevo.
Quella sensazione era peggio di quel silenzio assordante in macchina quella sera.
Mi sono sentita sola appoggiata a quel muro freddo,mi sono sentita vuota dentro.
Non ci credevo,il mio cuore in frantumi non ci credeva.
La mia illusione di poter vederlo di nuovo accanto a me svanì in un attimo.
Mi sentivo delusa e ferita come quando vuoi davvero tantissimo una cosa e qualcuno te la porta via.
Alla fine delle lezioni mi dirigo verso casa fumando una sigaretta con calma e ascoltando la musica,poi d'un tratto mi tornano in mente le parole della mamma
"Oggi viene Anastasia torna presto dopo scuola" accelero il passo e con il fiato corto dopo la corsa entro in casa.
Lei è già li,mia sorella è nel nostro salone con tutta la naturalezza e disinvoltura del mondo seduta nello stesso posto in cui si sedeva papà a coccolarmi.
Cerco di non fare rumore per non essere sentita ma senza riuscirci.
Nathan il marito di mia sorella urla il mio nome alzandosi dalla sedia correndo verso di me per stritolarmi.
Infastidita fingo che questa cosa mi piaccia.
Nathan esclama:
-Quanto sei cresciuta carotina!!"
-Grazie grazie
Rispondo io sistemandomi i capelli
Vado a salutare mia sorella che indossa una maglia larga di colore nero mi avvicino a lei e la saluto con un bacio sulla guancia.
Dopo essermi avvicinata a lei vedo che la sua maglietta appoggia sulla sua pancia in modo diverso...penso.... È INCINTA!!!
Lancio un occhiata alla mamma tutta contenta e in lacrime e io volevo svenire,non potevo crederci non ora almeno!!!
Nathan da un bacio ad Anastasia e mi torna in mente Logan,mi tolgo il pensiero dalla mente e torno in cameretta.
Mi siedo sulla sedia difronte alla solita finestra e sento delle urla
Due voci,una femminile e una maschile.
Mi spavento,non credevo Logan tornasse così presto a casa.
Intravedo le due ombre dalla finestra,stanno discutendo
Chi però? Perché gridano in questo modo?
Logan con chi sta discutendo?
La figura femminile è poco più bassa di lui e dai capelli lisci...
Sembra quasi che sia...
No,non Meredith... lei è molto più bassa di Logan non può essere...
Infatti è proprio...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 25, 2020 ⏰

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