Capitolo 6 - Il vincitore

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Penso siano stati gli Hunger Games più veloci di sempre, solo 4 giorni, e purtroppo non sarò io a vincere pensai, quella macchina da guerra non è assolutamente alla mia portata.

Mi sentì improvvisamente immobilizzato, gettai uno sguardo alla ragazza del 2, anche lei sembrava non potersi muovere.

Complimenti ai due tributi rimasti, James Pearl del distretto 4 e Clarissa Stone del distretto 2, verrete teletrasportati alla cornucopia, dove si terrà lo scontro finale, con qualche "sorpresina", possa la fortuna sempre essere a vostro favore.

Chissà cosa intendeva quella voce con "sorpresina"...

Beh, vista la breve durata dei giochi vorranno dare spettacolo al combattimento finale, forse ho ancora una possibilità, la cosa che mi stupisce è il fatto che siano rimasti due tributi favoriti, dunque ciò che si pensava sull'alternanza della provenienza dei vincitori si è rivelata una falsità, almeno per quest'anno.

Ci ritrovammo a terra sulla sabbia presso la cornucopia, la ragazza del 2 mi guardava con aria feroce, e appena si mise a correre verso di me si ritrovò sepolta nelle sabbie mobili, è fatta pensai, se non fosse stato per il piccolo paracadute che gli piovette in mano dopo pochi secondi, non appena lo toccò venne risputata fuori dalle sabbie, chissà quanti altri sponsor aveva ricevuto, al contrario mio.

Continuò a correre verso di me, non avrei avuto scampo in un corpo a corpo con lei, aveva svariati pugnali legati alla cintura e un bastone appuntito d'acciaio in mano, che faceva volteggiare in aria mentre saltellava e mostrava tutta la sua agilità, feci partire una delle due lance che mi erano rimaste verso di lei, la schivò, cadendo però a terra, tirai l'ultima lancia e la colpì in un polpaccio, trafiggendolo di parte in parte, se la sfilò dalla gamba rapidamente e subito un altro piccolo paracadute, si spalmò velocemente una pomata, prima che io potessi prendere in mano il tridente, come per magia la ferita si rimarginò e continuo la sua corsa verso di me, mi atterrò con estrema facilita e quasi mi tagliò la gola con un coltello, se non fosse stato per lo scatto che feci capovolgendola e ritrovandomi sopra di lei, si liberò e corse, spostandosi di una trentina di metri da me.
Arrivò rapidamente un ennesimo paracadute, con mio stupore aveva un numero 4 stampato sopra, conteneva un paio di occhiali a raggi x, me li misi, e vidi subito una varietà di trappole invisibili ad occhio nudo disseminate per tutto il perimetro della zona sabbiosa, la ragazza del 2, mentre correva verso di me, fu intrappolata da una morsa d'acciaio che le mozzò un piede, mi tirò un coltello colpendomi la spalla sinistra, sanguinante mi misi a correre, stessa cosa fece lei, saltellando ad un piede, mi stupì di quanto fosse rapida anche senza un piede, presi il tridente e lei il suo bastone, inizio il combattimento.

Mi colpì svariate volte con la punta acuminata del bastone, una volta allo stomaco, procurandomi un profondo taglio, fui a terra in un attimo, appena lei fece per darmi il colpo di grazia, con l'aiuto del tridente mi rialzai, e sfilai dalla tasca il coltello seghettato, le infilzai la schiena, infine, con il briciolo di forza che mi era rimasto, la impalai con il tridente, e mi accasciai a terra. Colpo di cannone.

I 67° Hunger GamesWhere stories live. Discover now