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-Davvero sei riuscito a farti riservare un tavolo nella zona vip?-
-yes, baby-
Pietro guarda Lorenzo con occhi luccicanti, convinto di essere al paradiso per la contentezza.
Lorenzo lo aveva chiamato qualche ora prima - fatti bello che per le nove ti vengo a prendere- e così aveva fatto.
Era arrivato a piedi sotto casa sua vestito di tutto punto, preso la macchina di Pietro e partiti per chi sà dove. Mezz'ora dopo erano seduti a un tavolo di un ristorantino non troppo affollato ma davvero carino.
Finita la cena, rigorosamente offerta da Lorenzo, erano rimontati in macchina.
Lungo il tragitto Lorenzo si era divertito a dare indicazioni sbagliate, facendo uscire di testa il povero Pietro che si metteva a urlare ogni volta che capiva di aver fatto l'ennesimo giro a vuoto attorno al quartiere, ma ogni volta si metteva a ridere, non poteva resistere alla risata di Lore.
Dopo mezz'ora finalmente arrivarono al parcheggio riservato della discoteca, dove il suo compagno gli disse di aver prenotato un tavolo nella zona vip.
Lorenzo quella sera voleva far di tutto per rendere felice Pietro.
Sapeva che per quest'ultimo era un peso non poter rivelare la loro storia a nessuno, lui è il più popolare della scuola e rendere pubblico qualcosa del genere sarebbe come lanciare una granata in una piazza affollata.
In tutto questo lui bene o male se la sarebbe cavata, ma Pietro?
Come se avesse sentito i suoi pensieri, Pietro gli strofinó la mano con la sua, stando sempre attento che nessuno li vedesse.
A quel tocco Lorenzo si rilassó.
È strano come ogni giorno sia circondato da gente, ma tra queste solo Pietro lo riusciva a capire veramente.
Entrarono e un bodyguard li accompagnó al piano superiore dove si trovava la zona vip.
-che ne dici se vado a prendere due drink?- chiese Pietro appena il bodyguard se ne andò.
Lorenzo alzò gli occhi dal telefono e gli fece un sorriso - va bene, ma niente di troppo forte non voglio salire in macchina con un ubriaco-
Pietro fece una linguaccia per poi incamminarsi verso la zona bar.
Scese le scale percorse qualche minuto prima e si avviò al bancone del bar guardandosi attorno.
Notó Mauricio, Denaro, Federico e Andrea parlare tra di loro per poi andare spediti in una direzione, senza volere ma con un pizzico di curiosità guardò dove stavano andando e vide Giovanni, Matteo e Leo girati che parlavano tranquilli tra di loro.
Non ci mise tanto a fare due più due e capire cosa sarebbe successo tra qualche secondo.
Senza pensarci girò i tacchi e corse da Lorenzo.
Quest'ultimo quando lo vide corrugó la fronte.
-giù ci sono quelli di Mauricio che vogliono attaccare briga con Giovanni e i suoi amici-
Lorenzo si alzò e facendo cenno di seguirlo corse giù per le scale.
Troppo tardi.
La folla si era già radunata attorno ai due gruppi.
Sebene la sua altezza, Lorenzo si alzò in punta di piedi per riuscire a vedere meglio cosa stesse succedendo.
Rimase sorpreso nel vedere che i due che si stavano picchiando erano Mauricio e Andrea.
Non capisce bene cosa sta succedendo, quando Andrea viene praticamente spinto a terra, del rosso gli macchia il viso proprio sotto il naso.
Vede arrivare il bodyguard che proprio qualche minuto prima aveva accompagnato lui e Pietro al loro tavolo, prende Andrea e lo alza per poi dire qualcosa.
A questo Punto Andrea si dirige a passo svelto verso l'uscita e Giovanni lo segue qualche secondo più tardi.
-allora? - domanda Pietro.
-usciamo-
Escono trovando il parcheggio silenzioso.
Lorenzo si guarda attorno sperando di riuscirli a trovare.
Poi le sente, due voci che arrivano da un punto un po' nascosto.
Si incammina seguito da Pietro, anche lui si guarda attorno.
Poi li vedono, sotto a un lampione e seduti sul marciapiede, stretti in un abbraccio mentre si baciano.
- ma cos-
-sshh- lo zittisce Pietro - lasciali fare, non vedi che carini che sono-
-mah, secondo me noi due lo siamo di più-
Pietro sorrise all'affermazione del compagno per poi schiocargli un bacio sulla guancia.
-bene, allora cosa facciamo?- sontono dire ad Andrea.
Pietro da una leggera spinta a Lorenzo che, capendo le intenzioni dell'altro, si fa avanti.
-avete bisogno di un passaggio?-
I due si girano e un sorriso di stupore nasce sul viso di Giovanni mentre il volto di Andrea si colora di un rosso accesso e rompe l'abbraccio.
-si, credo che siamo rimasti tutti e due a piedi- risponde Giovanni tranquillo.

GAZZELLA ~CAMPERKILLER~Where stories live. Discover now