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A risvegliarmi dal mio sonno ci pensa un raggio di sole che, entrando dalla finestra, mi finisce direttamente in faccia, infine a completare il risveglio fu il male terribile alla testa.
Con estrema calma apro gli occhi, ma la vista rimane sfocata per alcuni secondi e per altrettanti rimango accecato dalla luce.
Prima di riuscire effettivamente a vedere dove mi trovo passa circa un minuto.
Mi sfrego gli occhi e li riapro, finalmente riesco a vedere dove mi trovo.
Sono in una camera tappezzata di poster di vari videogiochi, mensole strapiene di fumetti e una scrivania con un computer e varie console.
Sono sdraiato in una posizione impensabile sul letto matrimoniale posto al centro della stanza, attorcigliato con il corpo ad altri 3 ragazzi.
Con uno sforzo disumano riesco a mettermi seduto lasciando qualche gemito di dolore quando faccio un movimento di troppo per la mia povera schiena.
- Buongiorno Giovanni, finalmente qualcuno si è svegliato-
Lorenzo entra dalla porta con un Pietro sorridente alle spalle.
- che ore sono?-
Pietro prende il telefono dalla sua tasca - l'una e mezza-
- cazzo è tardi-
- tranquillo, abbiamo già avvisato i tuoi genitori e quelli dei tuoi amici che tornerete a casa questa sera-
- grazie Lorenzo-
Questo suo gesto mi ha lasciato interdetto, insomma: qualche giorno fa ci salutavamo appena e adesso ci vuole dare una mano?
Guardo gli altri tre che dormono tranquilli sul letto, Matteo tiene distante Leo con un braccio ma quest'ultimo cerca di abbracciarlo come se fosse un cuscino mentre Pietro dorme in fondo al meterasso con un sorriso stampato sul volto, chi sa cosa starà sognando.
Poi un pensiero: non mi ricordo di essermi addormentato su quel letto, ne tantomeno di esserci arrivato.
- Lorenzo, una curiosità-
- dimmi-
- come ci sono finito qui?-
Lorenzo e Pietro spalancano gli occhi e si guardano, poi il primo fa un passo avanti guardando il pavimento.
- vedi ti abbiamo trovato-
- ti abbiamo trovato disteso sul pavimento del bagno- continua Pietro -Lorenzo si vergogna un po'a dirtelo perché non ti abbiamo aiutato subito perché c'era ancora confusione in casa e nessuno dei due voleva pulire una tua eventuale vomitata sul letto- dice per poi fare un sorriso falso e lasciando non solo me in confusione, ma anche Lorenzo.
Vorrei continuare ad indagare ma il mal di testa e la vescica piena in questo momento sono più importanti, così mi alzo e, aggrappandomi a qualunque cosa, cerco di dirigermi al bagno.

- Perché non gli hai detto la verità?-
- ma Lore, secondo te cosa serve dirgli che lo abbiamo trovato che stava dormendo con la testa poggiata sulle gambe del suo carnefice? Credo che servirebbe solo a fargli venire un colpo!-
- quindi è meglio se taciano anche sul fatto di aver trovato Pietro addormentato tra le braccia di Giorgio?-
Pietro si gira e punta lo sguardo sul altro Pietro ora addormentato sul letto.
- questo si che è strano, perché li abbiamo trovati abbracciati se si odiano? Poi uno come Andrea che non solo aiuta qualcuno, ma aiuta il suo "nemico"- mentre lo dice fa il segno delle virgolette con le dita.
Lorenzo si passa le dita tra il ciuffo ribelle di capelli.
- è una situazione abbastanza confusa e in più io ho promesso che li avrei aiutati-
- perché? Neanche vi conoscete bene!-
- quando li ho visti nel bagno della scuola tutti malandati mi hanno fatto un po' di pena e senza ragionarci davvero gli ho offerto il mio aiuto facendo una promessa che molto probabilmente neanche potrò mantenere-
Pietro a quelle parole si lascia sfuggire un sorriso triste, Lorenzo ha sempre avuto un gran cuore, tanto grande da mettere gli altri prima di se tante volte.
Gli prese la mano e se lo portò vicino per stringerlo in un abbraccio a cui l'altro non oppose resistenza.
- sai, a volte mi sorprendi ancora-
- a volte? Mio sciocco Pietro, io sono sempre una sorpresa- Pietro si abbandonò a una risata - hey, perché ridi?-
- perché dopo tutti questi anni che ci conosciamo ora mai so praticamente tutto su di te-
I loro sguardi si incatenato e le loro risate sfumarono.
- mi sa che ti devo dare ragione-
Senza accorgersene i loro volti si erano avvicinati.
- ti dà così fastidio darmi ragione?-
- mi dà fastidio che tu non mi abbia ancora baciato-
Le loro bocche ora erano a qualche centimetro di distanza e i loro respiri si mescolano tra di loro.
- a questo posso rimediare-
Pietro mise una mano dietro la nuca di Lorenzo portando le loro bocche ad azzerare quella distanza ormai di troppo.
A quel tocco Lorenzo portò le sue mani ai fianchi del ragazzo facendo combaciare anche i loro corpi per poi chiedere l'accesso con la lingua.
Pietro lo lascio fare, adorava il sapore dei baci di Lore, quel sapore quel emozione lo mandavano in estasi ogni volta è l'eccitazione che gli pulsava nei pantaloni lo dimostra.
Lorenzo si staccò leggermente con un sorriso diabolico che servi a fondere di più il cervello al povero Pietro ormai in balia di un uragano e quando l'altro gli si avvicinò all'orecchio e gli sussurrò - qualcuno qui ha voglia di attenzioni-
Stava per perdere il controllo ma per fortuna il rumore dei passi di Giovanni lo fermarono appena in tempo prima che quest'ultimo entrasse nella stanza.
Lui e Lorenzo si staccarono all'improvviso rossi in volto.
Giovanni entrò con gli occhi socchiusi e trascinò i piedi fino a raggiungere il letto e ci si buttò sopra.
- vi dispiace se dormo un altro po'? Sono distrutto-
- fa pure, fa come se fosse casa tua, intanto io e Pietro andiamo a sistemare un po' il resto della casa-dice mentre fa l'occhiolino al suo "amico" a cui esso rispose con un sorriso malizioso, senza aspettare una risposta da Giovanni corsero via.

~my space~

Hey, come va? Spero bene.
E niente, un po' di pietrenzo ci stava.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatte i sapere nei commenti cosa ne pensate e se i capitoli secondo voi sono troppo lunghi e passate una bella giornata.
Un bacione a tutti❤️
Viv

GAZZELLA ~CAMPERKILLER~Where stories live. Discover now