Deglutii preoccupata, girandomi verso di Harry. L'aria qui era diventata davvero pesante e tesa, e questo stretto corridoio non era l'ideale per contenerci tutti. Questo ragazzo ora da dove era spuntato fuori per voler combattere contro di Harry per far tacere qualche voce e tenere un insulso titolo per se?

Vedendolo troppo concentrato sul ragazzo, mi morsi il labbro voltandomi anche io verso di lui.

«E chi abbiamo qui?» Mi sorrise. «Una.. compagnia pre-incontro?» Domandò osservandomi da capo a piede, facendomi sentire in soggezione.

«Niente che ti possa riguardare.» Rispose Harry duramente facendo un passo verso di lui.

 «Oh.. sembra che sia qualcosa più di una semplice compagnia..» Ghignò quello, imitandolo.

 «Non è nessuno. Nessuno di cui mi interessi qualcosa.» Rispose facendomi mancare l'aria..

 Mi domandai persino se avessi sentito bene, ma le sue parole risuonarono piuttosto chiaramente.

 «Allora non è un problema se la porto con me, con i suoi permessi ovviamente.» Sorrise verso di me.

Ero con la testa altrove in quel momento per capire realmente di cosa stessero parlando, sentivo solo borbottii di sottofondo, ero rimasta estraniata dalla situazione.

«Scarlett.. non è così?» Mi chiamò, facendomi sbattere le palpebre più volte, ma il mio sguardo andò sulla figura di Harry, in piedi con spalle contratte, non sul ragazzo in attesa di non sapevo cosa.

Perchè come ogni patetica volta sentivo arrivare il bruciore agli occhi e mi veniva solo e solamente voglia di piangere?

«Perchè quel faccino?» Mi chiese il ragazzo avvicinandosi verso di me, prima che Harry si spostasse per non farlo passare. Quello si morse il labbro divertito, lanciando ancora diversi sguardi tra me e Harry.

«Ci vediamo sul ring.» Sorrise, ammiccandomi prima di girarsi e sparire in un'altra stanza del corridoio, facendo rimanere solo noi due.

Passarono pochi secondi che Harry senza girarsi si fiondò nella sua stanza, sbattendo la porta dietro di se, mentre sentii scendere una lacrima sulla mia guancia. Decisa ad andare a prendere un po' d'aria mentre cercavo di ingoiare l'ennesimo groppo in gola, che non voleva scendere giù, sentii un forte rumore provenire dalla sua stanza, e poi un altro ancora.. come se qualcosa fosse caduto.

Erano piuttosto striduli e forti, mi fecero talmente preoccupare che non sapevo con quale coraggio o coscienza stavo raggiungendo la sua porta.

La aprii lentamente, per poi vedere uno degli armadietti in ferro buttato per terra insieme alla panca, Harry invece era rivolto al muro, appoggiato con le braccia tese.

 La porta si chiuse alle mie spalle e al rumore si girò subito verso di me. Lo guardai un po' intimorita, mentre lui mi rivolse uno strano sguardo, solo dopo un secondo momento mi ricordai delle lacrime ancora sulle guance e cercai di levarmele alla svelta.

«Che cosa fai qui?»

«Non lo so.» Mormorai mordendomi un labbro guardando ovunque tranne che lui. Cosa ci facevo qui mettendomi ancora più in ridicolo?

«Va' dentro e rimani lì.» Disse abbassando lo sguardo.

«Perchè?» Scrollai le spalle. «Non dirmi che ti preoccupi che mi succeda qualcosa..» Pressai le labbra.

«Non iniziare..» Rispose scuotendo la testa.

 «Iniziare cosa?» Alzai le braccia. «Chi diavolo era quello?» Chiesi tirando su con il naso.

Cinnamon Falls || h.s.Where stories live. Discover now