Chapter 4

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Sam's Pov

«Di chi è che sei innamorata?» dissi.

«No, una domanda alla volta» mi rispose. «Forse sono innamorata. E tu?»

«No. Di chi sei innamorata?» insistetti.

«Sam, non ci conosciamo ancora così bene, non te lo posso dire, non lo sa nemmeno Emma»

«Siete migliori amiche?»

«Mi sa che questo gioco non vale più» rise. «Comunque no, è mia cugina diciamo»

Continuammo a farci domande ancora per un bel po’, nel frattempo sua madre tornò a casa e ci portò anche qualcosa da mangiare in camera. Sembrava una donna davvero simpatica e gentile.

Iniziammo a parlare del più e del meno, poco ci importava, quando arrivarono circa le sei del pomeriggio qualcuno chiamò sul cellulare di Charlotte.

Lei rispose senza vedere di chi si trattasse e mise il vivavoce.

«Salve signorina, la chiamo da Macy’s, lei è la fortunata vincitrice di un buono sconto del 70% su tutti i nostri prodotti» disse qualcuno sforzando una voce femminile.

A quel punto Charlotte scoppiò a ridere e lesse il vero nome sullo schermo del telefono.

«Luke sappiamo che sei tu» disse.

«Come avete fatto a scoprirmi?» chiese lui.

«Hai dimenticato di mettere il numero sconosciuto cretino»

«Oh di nuovo»

Io e Charlotte ridemmo.

«Allora ragazze, visto che ci avete scoperti…»

«Ci? Chi c’è con te?» chiese Charlotte.

«Jai»

Charlotte sorrise.

«Comunque stavo dicendo, potremmo vederci insieme, no?»

«Era una serata tra ragazze» dissi io.

«Oh ma siete in vivavoce! E ditemelo, ciao Sam!»

Risi. Che deficiente.

«Luke, dove vorreste andare?» chiese Charlotte.

«McDonald’s, mancano i soldi ragazze»

Charlotte mi sussurrò all’orecchio: «Che ne dici? Tanto mia mamma non cucina così bene»

Io annuii, a me non faceva differenza.

«Va bene, fra un’ora al McDonald’s» disse la mora.

«Nessun problema, passiamo a prendervi noi fra un’ora» rispose Jai.

«Va bene, Jai, guida tu che sai come la penso su Luke»

«Non preoccuparti C» rispose Jai.

La telefonata terminò lì e Charlotte si alzò in piedi.

«Muoviti, abbiamo solo un’ora per prepararci»

Mi alzai anch’io ma con più calma. «Si appunto, abbiamo un’ora, basta e avanza»

«Sam, non dire assurdità» mi appoggiò le mani sulle spalle.

«C» dissi imitando l’accento di Jai e lei scoppiò a ridere.

«Ti vuoi preparare per Jai eh?» scherzai io.

«Ma che? È il mio migliore amico, scema»

«Si si dicono tutti così»

Begin AgainWhere stories live. Discover now