Castelli infestati nelle diverse regioni d'Italia

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Gli spettri nei castelli


Quasi tutti i castelli, in Italia e nel mondo, si collegano a storie di fantasmi.

I fantasmi sono di vario tipo: larve, immagini lemuriche, figure diafane ed evanescenti di cavalieri senza testa, accompagnate da rumori di armature e ferraglie medievali.

Si racconta persino di apparizioni di comitive di esseri incorporei, cortei di fantasmi e fiaccolate a mezzanotte. Se ne parla, ad esempio, a proposito del Castello della Rotta, a Moncalieri (Torino), dove si svolgerebbe una vera e propria processione di fantasmi nelle notti di giugno.

Nella maggior parte dei casi, però, l'anima in pena è quella di una donna, solitamente uccisa dal vecchio castellano, suo marito, dopo la scoperta di una relazione della giovane con un bellissimo cavaliere.


Anime in pena


Alcune teorie affermano che la presenza di un fantasma dura finché non si compie il tempo che il defunto avrebbe trascorso sulla terra se non fosse intervenuto l'evento esiziale non previsto dalla natura: incidente, omicidio o suicidio.

Altri studiosi e medium (che dicono di aver raccolto il lamento degli spiriti durante sedute spiritiche appositamente organizzate) affermano che i fantasmi stazionano nella loro vecchia casa per desiderio di contatto con i parenti, o per punirli di qualche mancanza e ricordare una morte ingiusta.

In altre parole: i fantasmi si mostrano per effetto di nostalgia e rammarico, oppure per rappresentare una doglianza.

Sono ipotesi in realtà azzardate, visto che molte apparizioni durano per secoli.

Azzardata è pure la teoria della morte violenta, dato che molte esperienze di contatto tra i vivi e i defunti fanno rivedere persone scomparse per cause naturali.

Unico dato certo è che i fantasmi, di solito, non comprano una casa nuova.


Fantasmi in Umbria, Abruzzo e Molise


Umbria

Il Castello di Macereto si trova in provincia di Perugia, in località Tavernelle. Si racconta che il luogo è infestato da una schiera di antichi uomini d'arme.

In fila per due, più o meno in forma di plotone, verrebero giù da una scalinata. Si dice che l'apparizione contenga elementi particolarmente tenebrosi, perché le figure umane mostrerebbero occhiaie vuote e immagini scheletriche. Per il resto i resoconti non sono precisi e nessuno spiega se gli spettri di Macerato hanno sembianze di guerrieri medievali o di militari di un tempo a noi più vicino.

I fantasmi che la tradizione descrive in località Poggio delle Forche hanno il fascino tenebroso che viene dal nome del luogo infestato. C'è il riferimento, forse, ad esecuzioni di giustizia o ad un eccidio di cui non vengono dati riferimenti storici.

Il posto è però vicino a Città della Pieve, nella cui rocca Cesare Borgia scannò Vitellozzo Vitelli, durante una cena organizzata appositamente per uccidere.

Racconta Machiavelli che a Vitellozzo fu propinato del veleno, che però non faceva effetto. L'impaziente padrone di casa si determinò allora a concludere rapidamente la serata aggredendo personalmente l'ospite.

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In questa zona, in pratica, c'è sempre un vago riferimento alle funeste imprese del Duca Valentino.

Creepypasta - Second BookWhere stories live. Discover now