PROLOGO 1: Apocalisse, Ora 0

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Il bilancio delle vittime era catastrofico.

La Lucertola Immortale aveva sbranato da sola circa l'87% del personale; sembrava, se possibile, più furiosa del solito.

Non era passata neanche un'ora dalla falla nella capacità di contenimento della SCP Foundation, e l'umanità stava già cominciando ad assottigliarsi significativamente.

Donald Coppers era, fino a quella mattina, un assistente di laboratorio del Dr. Bright; ora era l'unico rimasto della catena di comando.

Nessuno aveva idea di come avessero fatto, ma le varie Entità si erano organizzate tra loro prima ancora di uscire dalle celle: avevano incrociato i dati delle proprie conoscenze sui punti deboli dell'intero complesso, e quando finalmente si erano liberate in massa, avevano avuto gioco facile degli agenti della Fondazione.

In qualche modo, otto intere stanze piene di guardie erano state hackerate, in modo da mostrare su tutti i loro schermi un'immagine del Timido; due minuti dopo, nelle otto stanze non c'erano rimaste molte parti riconoscibili come un tempo umane, forse a malapena abbastanza per riempire una scatola da scarpe di quelle piccole.

Era stato a quel punto che avevano iniziato a sentire la canzone.

"My Bonnie Lies Over the Sea".

Il Caporale Lawrence era entrato in azione, e sembrava particolarmente su di giri: trascinava dozzine di persone nella sua dimensione tascabile attraverso le sue pozzanghere di mucillagine, e neanche un secondo dopo ne usciva, portandosi dietro i macabri resti delle sue vittime.

Stava dilatando il tempo interno alla sua dimensione in modo impressionante, e nulla sembrava in grado di fermarlo.

Dopo i primi cinque minuti, le cose si erano messe davvero male: quello squilibrato di Bobble il Clown si era materializzato, in carne e ossa, o qualunque cosa avesse a farne le veci.

E aveva semplicemente sorriso.

Quel sorriso doveva aver causato un qualche tipo di reazione in Lawrence, perché a quel punto aveva smesso di trascinare le vittime nella sua dimensione; ne aveva semplicemente estratto quelle che sembravano fruste fatte di lame di rasoi, e aveva iniziato a danzare.

Bobble sembrava assolutamente estatico all'idea.

< Siamo a reti unificate, in diretta mondiale! > aveva riso, piroettando in giro per i corridoi, mentre qualunque cosa toccata dalla sua ombra finiva maciullata in modi che Coppers non ci teneva affatto a ricordare.

Era finita: la SCP aveva fallito.


Quando finalmente passò la prima ora, la realtà stessa si squarciò.

Ne emerse una mostruosità incomensurabilmente titanica, alta almeno centocinquanta metri.

Un dinosauro...?

No, troppo eretto, sembrava quasi un uomo.

Aveva tre lunghe creste dorsali di spuntoni, o pinne, Coppers non riusciva a vedere bene.

Non era solo.


Altri portali si aprirono, e altri di quei Titani emersero.

Una specie di gigantesca tartaruga dalle zanne immani, e una... farfalla? Falena?, che spargeva una strana polvere dorata.

Qualunque cosa fossero, quelle due dovevano piacere poco a Bobble, che infatti si era arrampicato su un muro come una lucertola e aveva spalancato le fauci, sibilando verso i due colossi.

< Non vale! > aveva strillato, talmente acuto e assordante da far esplodere i capillari a diverse persone che fino a pochi istanti prima stavano cercando di contenerlo.

< Voi, schifosi bastardi! > aveva continuato < Non doveva andare così! Non è giusto! Non vale! Qualcuno ha barato! Non è giusto, non è giusto, non è giusto! >

Coppers si appuntò mentalmente che quel comportamento era parecchio strano per Bobble: di solito, quando qualcosa lo scontentava, rispondeva in maniera crudele e vendicativa, pianificando quali orrende torture mettere in atto contro chiunque l'avesse irritato.

In quell'occasione invece sembrava regredito, pareva quasi un bambino convinto che, a furia di pestare i piedi, gli avrebbero concesso quel che chiedeva per pietà.

Possibile che fosse...

...spaventato?


L'ipotesi, per quanto assurda, sembrava aver senso, visto che Bobble fuggì a gambe levate.

Coppers deglutì: cosa poteva essere in grado di mettere paura ad un essere del calibro di Bobble?

La risposta arrivò.

Il primo dei Titani ad emergere spalancò le fauci e ruggì.

Un ruggito primordiale, che parlava direttamente al cervello rettile recondito nella struttura cerebrale di ogni essere umano.

Quella cosa era più di un animale, più di un demone, era al di sopra di tali definizioni, era oltre.

Era l'idea iperbolica che l'umanità aveva maturato, nel corso dei millenni, di come sarebbe stato il Predatore Alpha in un mondo di esseri capaci di affondare le zanne nelle leggi della logica per sbranarla.

Invero, un Re dei Mostri.


SKREEONK!





Ed eccoci a questa nuova storiella, spero che questo prologo abbia catturato il vostro interesse.

Fidatevi, non è l'ultimo prologo prima di passare all'azione vera e propria.

Commentate numerosi e spammatela in giro, grazie.

Also, ringrazio MikiBrock per avermi fatto interessare davvero alla SCP-Foundation, e spero mi faccia da consulente per il resto della storia, visto che a tale riguardo sono ancora abbastanza nabbo.

Ma, hey, sono stati scritti crossover peggiori.

Vero, Mattheus_EFP?

Di Mostri, Dei & DemoniWhere stories live. Discover now