6. La Bella Addormentata nel bosco

88 17 18
                                    

La storia della principessa in coma, meglio conosciuta come la Bella Addormentata nel Bosco, l'avevo sentita raccontare almeno venti volte: era una di quelle cose che attiravano la gente verso l'altrimenti repellente zona del pentimento. Tutti i cavalieri volevano svegliare la Bella Addormentata. Stupidi.

La leggenda narrava che un tempo, almeno cent'anni or sono, c'era un re che aveva una moglie meravigliosa che sapeva fare ogni cosa. Lui era un bel signore gentile, ma lei era certamente una donna straordinaria, come ne nascono una ogni mille anni, e si diceva che cantasse così bene che gli stessi usignoli finivano per avvicinarsi alle finestre, ad ascoltarla per imparare nuovi canti.

La regina sapeva anche filare, ricamare, dipingere, suonare innumerevoli strumenti e scrivere storie di tale delicatezza e bellezza che avrebbero fatto piangere la cavalleria dei Mordibraghe.

I due governavano il loro regno con grande saggezza, usando con adeguata parsimonia le proprie ricchezze e i propri privilegi, e sotto di essi la gente prosperava e le arti fiorivano, tanto che gli elfi invidiavano quei particolari umani.

Re e regina abitavano in un castello antico, interamente costruito di pietre rosse, posto sulla cima di un'alta collina da cui si godeva di un panorama splendido, spaziante sui boschi intorno, composti di ogni specie di pianta profumata o da frutto e da ogni rarità, abitato da uccelli multicolore.

Il re e la regina si amavano teneramente e solo a vederli ci si sentiva infondere il cuore di dolci sentimenti, ma purtroppo non riuscivano ad avere figli, sebbene li desiderassero con tutta l'anima. Si erano rivolti a medici, stregoni, sciamani, persino ad un demone, ma niente: non riuscivano proprio ad avere eredi. E il popolo, che era molto contento di quei regnanti, ci teneva che loro avessero dei figli che magari un giorno governassero con tanta saggezza quanta ne avevano i genitori, perciò erano piuttosto pressanti con le richieste di un erede. Ci fu persino un'improbabile rivolta: la gente riuscì a mettere fuori gioco le guardie reali, entrare nelle camere della coppia reale e chieder loro che provassero, per favore, con un po' più convinzione a fare un bambino.

I due reali ci provavano, sul serio, ci provavano un sacco e in ogni occasione. Che risate che ci furono quando durante il banchetto di inizio anno nessuno riusciva a trovarli da nessuna parte, finché non li beccarono poco vestiti dietro un cespuglio di rose nell'angolo più remoto del giardino, e quei due si giustificarono dicendo che stavano servendo il popolo!

Sebbene fossero molto saggi e intelligenti, re e regina ne combinavano d'ogni... ma tutte le loro marachelle venivano prontamente perdonate dal popolo, che vedeva in ciò solo un'ulteriore prova della loro umanità.

Esasperati dall'assenza di eredi, a un certo punto si misero d'accordo per tentare di generarne uno con un'altra persona: il re avrebbe provato a mettere incinta la dama di compagnia più amata dalla moglie e la regina avrebbe provato a rimanere incinta del consigliere più fidato del marito.

Neanche questo funzionò, ma per qualche strano scherzo del destino dopo qualche anno la dama di compagnia e il consigliere si sposarono ed ebbero dodici figli che divennero implacabili banditi.

Ma tornando ai nostri buoni re e regina, essi erano sempre più disperati e tristi. Pensarono allora di adottare un bambino, visto che non potevano averne di propri, ma il popolo minacciò di fare una rivoluzione se l'erede non fosse stato naturale: era il sangue, secondo loro, che contava.

Sebbene non fossero d'accordo (secondo loro a contare erano i legami e chi cresceva un bambino, non chi lo generava), i regnanti ricominciarono a provare a generare un erede, ma pareva proprio che entrambi fossero, irrimediabilmente, sterili.

Un bel giorno, però, la regina si accorse di essere incinta. Immaginarsi la loro gioia! Il gaudio immenso di tutto il popolo a quella notizia incredibile, che aveva del miracoloso!

Un Libro FantasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora