Paolo Bianchi

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One-Shot richiesta da: Aliinazuma

Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia

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(C/c) = colore capelli
(C/o)= colore occhi

Nella vita di Paolo Bianchi il calcio ha sempre costituito una figura importante.
In ogni ricordo significativo della Meteora Bianca compare sempre un pallone bianco con esagoni neri.

Il primo ricordo è di lui, seduto sul grande tappeto del soggiorno, il cielo era di un grigio plumbeo in quella mattina di dicembre.
Erano le 6 del mattino, ma questo al piccolo Paolo non importava, teneva in mano un regalo rotondo e lo ammirava.
Le lucine ad intermittenza dell'albero di Natale illuminavano la carta regalo lucida a tema natalizio.

Velocemente iniziò a scartarlo mentre i grandi occhi azzurri fremevano dalla curiosità ed erano attenti nel catturare ogni istante.
Qualche secondo dopo si era sbarazzato della carta e sorrideva felice tenendo stretto a se il pallone da calcio.

Dopo un po' il sonno ritornò costringendo il bambino ad addormentarsi, sotto l'albero, sul grande tappeto, tra la carta regalo ormai sparsa un po' ovunque e abbracciando il pallone.

🎄🎄🎄

Il primo allenamento di Paolo si potrebbe descrivere come uno dei momenti più felici della sua vita.

Paolo aveva solo 6 anni e mezzo quando sua madre lo portò per la prima volta ad un allenamento.
La Meteora Bianca teneva il pallone tra il braccio e il fianco sinistro, mentre teneva per mano sua madre.

Vedeva da lontano i bambini che calciavano la palla e ridevano o urlavano felici.
Paolo spostava il suo peso da un piede all'altro non sapendo cosa fare, per fortuna sua madre gli diede una leggera spinta sulla schiena.
Il bambino barcollò in avanti e ritrovato l'equilibrio la guardò perplesso.

«Forza, vai dei tuoi nuovi amici.» Gli aveva detto sorridendo.
Paolo sorrise a sua volta, diede il suo pallone alla madre e corse incontro ai bambini.

«Angelo prendila!» Aveva urlato uno di questi coi capelli corti ricci e viola per poi lanciarla ad un bambino molto basso e con i capelli biondi.
«Michele è troppo alta!»

La palla sorvoló sulla testa del bambino, qualcosa scattò in Paolo che ebbe l'impulso di saltare e calciarla indietro.
Tornò a terra tutto intero e per un attimo ci fu silenzio, silenzio che venne rotto dalle urla di esaltazione degli altri bambini.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2023 ⏰

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