Nonostante tutto

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Spazio autrice in alto perché si

Allora, ci tenevo a dirvi che Stiles si può ubriacare, perché il "Delta" (come lo immagino io) può ubriacarsi.
Ci sono scene forti (più o meno) quindi, avvisatih.
Detto questo, credo di aver spoilerato abbastanza! e niente, godetevi il capitolo e stellinate!
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Non so come sono finito qui, con la musica a palla che mi si insinua nelle orecchie e dei corpi sudaticci che si scontrano poco castamente.
So solo che ora voglio uscire, le discoteche mi fanno tornare in mente brutti, bruttissimi ricordi.

Vedo tutto sfocato e distorto, credo che abbia bevuto troppo. Guardo la bottiglia di vodka che reggo nella mano destra, poi guardo l'altra in quella sinistra, poi osservo anche il cestino affianco al bagno che è pieno di altre bottiglie che mi sono scolato. Ho decisamente bevuto troppo.
Butto le bottiglie vuote per terra e mi metto a ballare, voglio dimenticarmi di tutto almeno per una notte, una singola notte, non chiedo tanto.

<< ehi, ti va di ballare?>>  mi sussurra con voce roca all'orecchio una ragazza che sinceramente non so da dove sia spuntata.
Non distinguo il colore dei suoi occhi, spero solo non siano verdi, perché di occhi verdi ne ho già visti abbastanza.

Sarà per l'alcool che ho ingerito oppure per qualche pasticca strana che mi hanno offerto che accetto l'invito con un sorriso malizioso.
Non so minimamente cosa aspettarmi da questa notte.

Mi sta quasi per esplodere il cervello, tutto quello che vedo sono solo lucine colorate, pareti che si contorcono e la ragazza con i capelli fucsia che scontra i nostri fianchi con movimenti vermiformi del bacino.
Non si vergogna?

<< ti va di andare in bagno?>> sussurra di nuovo, mordendomi il lobo.
Scuoto la testa, io con una ragazza? Mai e poi mai.

Ma, nonostante i miei rifiuti, lei continua ad insistere: << eh dai, ci divertiamo un po'>> dice con tono angelico. Me la stacco di dosso.

<< sono gay, mi dispiace>> detto questo, corro via da lei e mi rifugio in bagno, sono abbastanza consapevole di che la mia non sia appena stata una "corsa", ma piuttosto una specie di camminata barcollante.

La testa inizia a pulsare sempre di più, ah, non dovevo bere tutte quelle bottiglie.
Mi inginocchio davanti alla tazza ed inizio a vomitare. Questo bagno puzza di piscio, sigarette, canne e sesso. Troppo sesso.

Sento qualcuno che mi afferra per i capelli, costringendomi a guardarlo il faccia, anche lui puzza di sesso, anzi, deve averlo appena fatto visto che la cintura è sbottonata. Oh, un attimo... perché si sta togliendo i pantaloni?

<< Vieni che ci divertiamo un po'>> sogghigna mentre prende la mia testa e la porta verso il membro in erezione. Un attimo, da quando si è sfilato le mutande?

Quando praticamente mi costringe a fargli un pompino, capisco che sono fottuto (in tutti i sensi).
Oh mio dio, devo assolutamente fare qualcosa, forse chiamare aiuto.

Certo, chiamare aiuto. In una discoteca. Idee migliori, ragazzo mio?, Mi ricorda il mio stupido subconscio.

Inizio a sentire gli occhi inumidirsi, mentre lui si spinge più a fondo nella mia bocca. Scuoto la testa più volte e cerco di liberarmi dalla presa delle sue mani sulla mia nuca, ma ottengo soltanto una pressione maggiore, che mi porta quasi a soffocare.

Finalmente sfila fuori il pene dalla mia bocca e mi lascia respirare, ma solo per pochi secondi, perché poi mi prende a forza per il bacino, affondando le dita sul ventre e mi fa girare di schiena.
Mi toglie i pantaloni e le mutande.

<< N-no, ti prego...>> Dico con voce rotta mentre porta la punta del suo membro sulla mia apertura.

<< Shhh, ci stiamo divertendo>> sussurra al mio orecchio, è evidentemente ubriaco.
Si spinge dentro di me.

Un dolore atroce si diffonde nel mio corpo come veleno.

Emetto un urlo straziante.

<< NO, NO, NO, TI PREGO!>> urlo ancora pur sapendo che non mi ascolterà, e infatti è così.

<< Ci stiamo solo divertendo, tanto...>>

Ci stiamo solo divertendo

Un'altra spinta.

Ci stiamo solo divertendo...

Un'altra ancora.

Solo divertendo...

Stringo i pugni. Intanto le lacrime bagnano copiosamente il mio viso.
Lo imploro ancora, ma niente.
Ormai sono incapace di muovermi, fisso un punto indefinito del muro, rassegnato ormai al dolore e alla disperazione. Chiudo gli occhi, non provo piacere, solo e soltanto dolore. Dolore.
Dolore.

Gli occhi mi si chiudono lentamente.
<< Derek...>>
È quello che dico prima di svenire in preda al panico e al dolore.

Voglio solo che lui sia qui a salvarmi.

Ma lui ora non c'è.

Ed è colpa mia.

●~*●~*●~*●~*●~

Apro gli occhi e vedo un soffitto bianco tappezzato da scritte e disegnini poco casti.
Giro la testa verso sinistra e mi ritrovo un water sporco di vomito. Seriamente, che schifo.

Cerco di alzarmi in piedi, ma un dolore al mio lato b me lo impedisce. Spalanco gli occhi e quasi grido per il dolore, ma la voce mi esce rotta come un pezzo di vetro appena scagliato a terra.

Mi porto una mano alla bocca e subito avverto qualcosa di ferroso tra le mie labbra. Sangue.

Mi giro a destra e sulla parete c'è il segno rosso di una mano, la mia. Quella sostanza rossa è il mio sangue.

I miei vestiti sono sporchi di sangue.

Soprattutto i miei pantaloni.
Subito mi ricordo di ieri sera affollano la mia testa. Quello stronzo di cui non conosco il nome mi ha scopati a sangue, mi ha stuprato.

Strano, non dovrei sentire dolore, sono un lupo. Ma mi accorgo che il dolore che provo è interiore, cazzo, mi hanno appena stuprato.

Devo chiedere aiuto, ma a chi? Non ho nessuno...

Sento ancora la musica proveniente dall'esterno del bagno, saranno le quattro del mattino, come minimo.

Cerco di nuovo di alzarmi e ce la faccio. Mi appoggio alla parete con la testa e mi guardo le mani, sangue dappertutto.
I conati di vomito iniziano ad attanagliano lo stomaco e subito riverso il tutto nel water.

Mi pulisco l'angolo della bocca che si sporca di altro sangue. Mi tremano le ginocchia.
Valuto l'opzione di uscire, ma non posso farmi vedere in questo stato dalla gente, anche se ubriaca.

Appena intravedo il mio telefono nella tasca della felpa appallottolata in un angolo del bagno, mi fiondo su di esso.

Perché adesso che ci penso ho qualcuno.

Compongo velocemente il numero sulla tastiera, sporcando lo schermo.

Rispondi, rispondi, rispondi...

<< Stiles?>>
Tiro un sospiro di sollievo e mi faccio scivolare contro la parete. Quanto è bello sentire di nuovo la sua voce.

<< D-Derek...>> Balbetto con un sorriso sul volto.
Perché nonostante tutto, lui c'è e ci sarà per sempre.

It's love? [Sterek]Where stories live. Discover now