28. Così per sempre

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- Secondo me sta prendendo in giro Jennifer -.

- Non è il tipo. Secondo me è più il contrario -.

- A proposito... - ci interruppe Bryan - Mi sto sentendo con un ragazzo -.

Posai il bicchiere sul piano di lavoro, guardandolo sorpresa.

Sfoderai un sorriso a trentadue denti. - Dovremmo festeggiare -.

- Mi state dicendo che sono l'unica a rimanere single? - sbuffò Lisa, non potendo fare a meno di sorridere anche lei.

- Anche io e Josh siamo single - le ricordai.

Alzò un sopracciglio. - Certo, per questo tu ed Evans non fate altro che baciarvi -.

Scossi la testa, decidendo che non fosse il caso di rispondere. Quella conversazione sarebbe potuta andare avanti per ore e alla fine non avremmo comunque capito quale fosse il rapporto tra me e il rosso.

- Allora, chi è questo ragazzo? - domandai, spostando l'attenzione nuovamente su Bryan.

Mi rivolse un'occhiataccia. - Non lo sa nessuno che è gay -.

Chiaro. Non ce l'avrebbe detto.

- Ma noi non lo diciamo a nessuno -. Si voltò verso Lisa, che lo guardava dal basso con un'espressione di supplica.

- Va bene. - si arrese con uno sbuffo - Almeno dicci se viene nella nostra scuola -.

- Sì, viene nella nostra scuola - sospirò. Sorrisi soddisfatta, passandogli il bicchiere che avevo riempito.

Poi presi una tazza e la riempii di caffè per Lisa. Feci per metterle un cucchiaino di zucchero come sempre, ma mi fermò.

- No, oggi amaro -.

Era da quando avevano varcato la soglia che volevo fare loro una proposta. Probabilmente sarebbe suonata strana e inopportuna alle orecchie, ma quale migliore occasione di un venerdì sera?

Io e Aiden ormai pensavamo che Stephen avesse avuto a che fare con le scommesse alle corse, ma lui sembrava ostinato a non approfondire le indagini. Inoltre, ogni volta che tiravo in ballo l'argomento gare si agitava e mi ripeteva che fosse illegale e pericoloso. In più, Josh aveva detto a suo padre che Aiden credeva c'entrasse con l'omicidio di Stephen, quindi sarebbe potuta finire male se lo avesse visto lì.

- Terra chiama Wendy... - cantilenò Bryan.

Alzai lo sguardo, riemergendo da quel vortice.

- Salvami - digrignò, lanciando uno sguardo all'altra. Sorrisi, prendendo inspirando.

O la va, o la spacca.

- Stasera andiamo a vedere le corse? - bisbigliai.

Il suo sopracciglio così chiaro da essere quasi inesistente di sollevò. - Perché ti è venuto in mente? -.

Sbuffai. - Abbiamo diciassette anni. Non possiamo divertirci il venerdì sera? -.

- Giusto. Per me va bene -.

Come la peceWhere stories live. Discover now