- Secondo me sta prendendo in giro Jennifer -.
- Non è il tipo. Secondo me è più il contrario -.
- A proposito... - ci interruppe Bryan - Mi sto sentendo con un ragazzo -.
Posai il bicchiere sul piano di lavoro, guardandolo sorpresa.
Sfoderai un sorriso a trentadue denti. - Dovremmo festeggiare -.
- Mi state dicendo che sono l'unica a rimanere single? - sbuffò Lisa, non potendo fare a meno di sorridere anche lei.
- Anche io e Josh siamo single - le ricordai.
Alzò un sopracciglio. - Certo, per questo tu ed Evans non fate altro che baciarvi -.
Scossi la testa, decidendo che non fosse il caso di rispondere. Quella conversazione sarebbe potuta andare avanti per ore e alla fine non avremmo comunque capito quale fosse il rapporto tra me e il rosso.
- Allora, chi è questo ragazzo? - domandai, spostando l'attenzione nuovamente su Bryan.
Mi rivolse un'occhiataccia. - Non lo sa nessuno che è gay -.
Chiaro. Non ce l'avrebbe detto.
- Ma noi non lo diciamo a nessuno -. Si voltò verso Lisa, che lo guardava dal basso con un'espressione di supplica.
- Va bene. - si arrese con uno sbuffo - Almeno dicci se viene nella nostra scuola -.
- Sì, viene nella nostra scuola - sospirò. Sorrisi soddisfatta, passandogli il bicchiere che avevo riempito.
Poi presi una tazza e la riempii di caffè per Lisa. Feci per metterle un cucchiaino di zucchero come sempre, ma mi fermò.
- No, oggi amaro -.
Era da quando avevano varcato la soglia che volevo fare loro una proposta. Probabilmente sarebbe suonata strana e inopportuna alle orecchie, ma quale migliore occasione di un venerdì sera?
Io e Aiden ormai pensavamo che Stephen avesse avuto a che fare con le scommesse alle corse, ma lui sembrava ostinato a non approfondire le indagini. Inoltre, ogni volta che tiravo in ballo l'argomento gare si agitava e mi ripeteva che fosse illegale e pericoloso. In più, Josh aveva detto a suo padre che Aiden credeva c'entrasse con l'omicidio di Stephen, quindi sarebbe potuta finire male se lo avesse visto lì.
- Terra chiama Wendy... - cantilenò Bryan.
Alzai lo sguardo, riemergendo da quel vortice.
- Salvami - digrignò, lanciando uno sguardo all'altra. Sorrisi, prendendo inspirando.
O la va, o la spacca.
- Stasera andiamo a vedere le corse? - bisbigliai.
Il suo sopracciglio così chiaro da essere quasi inesistente di sollevò. - Perché ti è venuto in mente? -.
Sbuffai. - Abbiamo diciassette anni. Non possiamo divertirci il venerdì sera? -.
- Giusto. Per me va bene -.
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Come la pece
Mystery / ThrillerTeen drama. "Trovai il coraggio di alzare gli occhi nei suoi. Erano neri come la pece e profondi come un pozzo senza fine. Incutevano quasi timore. - Volevo ringraziarti per poco fa -. Notai che la mia voce era tremante, timida, come non lo era stat...
28. Così per sempre
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