CINQUANTA

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"Dici sul serio?"

"Si dico sul serio"

Sono passati giorni da quando la notizia è arrivata alle mie orecchie, e nonostante tutto non ho fatto altro che pensarci. Per tutta la vacanza non ho fatto altro che pensare a tutto ciò che ho combinato, e anche quando siamo tornati questa sensazione di pressione e di errore non è mai svanita.Ho pensato a quanto sia sbagliato che io stia con l'ex marito di quella che era mia sorella, ho pensato a quanto questo abbia incasinato la mia vita e a quanto io abbia perso ciò per cui ho lavorato a causa di questo. Naturalmente lo sono venuti a sapere anche i giornali e quant'altro dato che si sono sparsi praticamente per tutto il globo pur di scattarmi una foto da sbattere in prima pagina. Da quando si è venuto a sapere Lona continua a tempestare David di telefonate, ma abbiamo deciso di non rispondere di comune accordo.

"Perché mi fai questo Carter ... Non mi ami più?"

Gli occhi di David sono pregni di lacrime e i miei anche.

"Io ti amo, ma non riesco a non pensarci... Non riesco a non pensare che le cose sarebbero potute andare in maniera diversa, non riesco a non pensare che tu eri suo marito... Questa era la sua vita, non la mia"

"Lei ha scelto, Carter. Ha scelto di lasciarmi, di tradirmi, ha deciso che io non contavo nulla per lei e se n è andata. Sarebbe tanto diverso se Miranda fosse ancora viva?"

"Io non lo so!"

Le lacrime mi scendono copiose sul viso, e il petto mi brucia da morire, ma non posso restare qui. Ho perso la Angel, ho perso la faccia, un pezzo di famiglia... Ho perso tutto e l'ho perso perché semplicemente questo non era il mio posto.

" Non posso più restare qui David. Ho bisogno di tempo"

"Io posso lasciartelo, ma non puoi sparire dall'oggi al domani"

"Io non spariró, ho solo bisogno di tornare dove sono sempre stata... E ripartire"

Davidi osserva con gli occhi pieni di malinconia e disperazione. Non credevo di poterlo ridurre così, ma non posso più andare avanti. Se non capisco cosa vuol dire questa sensazione, mi perseguiterà per il resto della vita.

"Nonostante le tue parole, questo sembra proprio un addio... Lo è?"

Fisso David per un attimo silenzioso e cristallino.

"Probabilmente"

Come un calice di cristallo che si rompe in mille pezzi, avverto l'urto dell'anima di David diffondersi nell'aria, tanto da far smettere di scendere le lacrime, e far diventare gli occhi vitrei. La storia era iniziata con una tragedia, e con una tragedia sarebbe finita. Per mia sfortuna, la protagonista della storia ero proprio io, e dopo tutti quei casini avevo scoperto che non esistevano né principi, né cavalli bianchi alati, né carrozze. La vita è un cocktail amaro, ed è dura abituarsi al sapore.

Afferro la mia giacca, frugo nelle tasche e controllo che ci sia tutto. Mi alzo dal divano e mi sembra che per un momento stia succedendo tutto a rallentatore. Io che mi alzo, David che mi viene incontro. È arrivato il momento dei saluti finali a quanto pare.

"Addio Carter"

"Addio David"

Io che esco.
La porta dell'ascensore che si chiude.
Buio.
Sipario.

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora