QUATTRO

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Colonna sonora:
Love doesn't stand a chance - Regina Mills (OUAT)

*****

Tiro un'ultima occhiata all'orologio: la cinque e dieci. Sono in ritardo, ma mi manca solo una pagina per finire di correggere il maledetto malloppo di settecento pagine.
Ho passato due giorni d'inferno, viaggiando tra le frasi di quell'opera lunghissima e piena di punti da rivedere e tra i capricci di Mr. Stronzaggine.
Signorina Mills, mi porterebbe un caffè?
Signorina Mills, potrebbe controllare questa ricevuta?
Signorina Mills, veloce!
Signorina Mills!
Signorina Mills!

Non mi ha lasciato neanche il tempo per andare in bagno talmente mi ha sommerso di richieste. Inoltre mi è toccato stare a stretto contatto per due giornate intere con Flaminia, che ha deciso di incollarsi a David Frost come una cozza si incolla allo scoglio. E, per completare il quadretto, sono due giorni che evito e butto giù il telefono a Chad. Non voglio sentire scuse.
Che schifo la mia vita.

Non so come ho fatto però, nonostante lo stress e le altre mille cose da fare, ho finito il manoscritto. Mi manca solo una pagina e poi avrò fatto.
Scrivo velocemente l'ultimo foglietto di appunti. Mi basta sperare che David non esca dal suo ufficio fino alle cinque e mezza ed è fatta.
Sento la mano esplodermi a causa del troppo lavoro, ma non posso fermarmi ora.
Finalmente, dopo qualche minuto poso la penna. Finito!

Raccolgo i fogli ordinatamente e li metto in una cartellette, pronti per la consegna. Mi alzo dalla mia scrivania, trionfante, e corro verso l'ufficio del superboss. Non ho ancora visto la sua faccia di cazzo uscire, per cui non credo sia andato via. Per il resto l'ufficio sembra essere deserto.

Dall'euforia, spalanco la porta dell'ufficio del mio capo con fare convinto ed entro esultante.

"Finito! Ha visto ce l'ho...ma che cazzo!" urlo.

David Frost e la mia acerrima nemica si stanno scambiando un bacio molto.. poco casto, e appena mi sentono entrare urlando, si staccano, spaventati.

Inspiro aria nei polmoni per dire qualcosa... Ma non mi esce niente. Mi fiondo fuori dalla porta, confusa e stupita allo stesso tempo. Beh, da Flaminia ce lo si poteva aspettare, ma che David Frost fosse un donnaiolo... Si, forse ci si poteva aspettare anche quello.
Raggiungo la mia scrivania a passo svelto, e raccolgo tutte le mie cose.

"Signorina Mills!" sento urlare alle mie spalle.

Flaminia e Frost mi hanno raggiunto. Sono tutti in disordine. Si noterebbe che hanno combinato qualcosa da un chilometro di distanza.

Appena David mi si presenta vicino gli porgo il manoscritto deglutendo, con la fronte corrugata.

"Ecco qua, il lavoro che aveva chiesto, arrivederci" dico velocemente, piantandoglielo in mano e superando entrambi.

"Mills! Non puoi raccontare quello che hai visto oggi!" mi urla Flaminia.

"Non ne ho nessuna intenzione! Bleah! Almeno non in ufficio, per dio!" tuono, continuando a camminare.

Esco dall'edificio con una punta di schifo in gola. Vedere Stronzo UnoStronza Due avvinghiati mi ha fatto un certo ribrezzo.
Si può dire che dato il carattere di entrambi siano perfetti l'uno per l'altra.

Mi metto a camminare verso casa, cercando di scacciare quella scena orripilante dalla mia testa. Rimarrò segnata per mesi a causa di questo spettacolo.

Arrivo a qualche metro dalla mia scala d'ingresso, quando sento qualcuno chiamarmi.

"Carter!"

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora