VENTI

23.6K 952 61
                                    

Colonna sonora

Mrs Jackson- Panic! At the disco🎶

SE VOLETE GODERVI A PIENO IL CAPITOLO VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI ASCOLTARLA MENTRE LEGGETE ♡

******

Per tutta la durata della festa David continua a parlare con persone che non ho mai visto in vita mia, per cui io rimango in disparte, a crogiolarmi nelle bellezze del vino e dell'alcool. Al sesto bicchiere capisco di aver esagerato e perciò decido di sedermi su uno degli scalini della casa. Sono davvero imbranata, non riesco a fare conversazione con nessuno. Rimango a fissare il vuoto per qualche attimo, facendomi cullare dal calore che mi è salito nella testa grazie allo champagne.

"Eccoti, ma dove eri finita?" mi chiede lui, dopo aver finito di parlare con un signorotto sulla cinquantina dalla barba buffa e dallo sguardo da topo.

"Ho fatto amicizia coi flutes di champagne" sorrido in modo beota.

David sospira, e scuote la testa.

"Non posso lasciarti da sola un minuto, eh Mills?" ride.

"Sono adulta so badare a me stessa. E anche il vino sa badare a me stessa" dico, imbronciata.

"Si, ho notato... Dai vieni, ti porto in albergo"

Arrossisco leggermente. Captare dei doppi sensi da alticci é molto più facile che da sobri.

"No! Non avrai ciò che c'è nelle mie mutandine finché ti comporterai da bipolare!" strillo.

"Shhhh! Abbassa la voce Pel di Carota"

"Non dirmi cosa devo fare!"

David mi afferra un polso e si avvicina pericolosamente alla mia faccia, che naturalmente prende fuoco come della benzina con una scintilla.

"Hai due opzioni, o torni in albergo con me e lasci che ti metta a letto, o ti giuro che ti porto di sopra e ti scopo adesso, anche se c'è tutta questa gente in casa" dice, con voce profonda.

Sgrano gli occhi,deglutisco e lascio cadere il bicchiere di vino vuoto, che si frantuma in mille pezzi. Credo che abbiano sentito la risonanza dei miei pensieri poco casti fino al Canada.

"Oh porca merda..." mi viene da dire, appena vedo il bicchiere in frantumi.
Ma perché devo fare queste figure di merda anche in momenti del genere?! Perché?!
David fa finta di guardarmi impassibile, ma colgo sul suo volto un sorriso malizioso. Troppi, troppi pensieri poco casti.
In men che non si dica si materializza a fianco a noi una cameriera, che come se niente fosse pulisce il mio disastro. Io tento di scusarmi, ma David mi afferra per una mano e mi porta via. Salutiamo Laura velocemente e ci dirigiamo verso l'uscita, dove c'è già la Land Rover pronta ad aspettarci.
Saliamo in macchina, e l'imbarazzo da parte mia sale alle stelle. Non può aver detto davvero quelle cose!
Estraggo il cellulare dalla pochette e mi metto a sfogliare i miei profili social per curiosare, pur di non guardare David in faccia, conscia del fatto che potrei saltargli sulle ginocchia fregandomene dell'autista.

Ad un certo punto, mi capita sotto il naso una foto di Chad con una ragazza, in discoteca, mentre si baciano appassionatamente. Per un attimo sento rimbombare nella testa le sue parole. Rimarrai per sempre la solita orfanella, sola come un cane. E per quanto fosse idiota come ragazzo, per un attimo mi viene da pensare che abbia veramente ragione. Per quanto io ci provi, non riesco mai a buttarmi. Rimango sempre diffidente, sempre nel mio, sempre terrorizzata dal fare un passo falso, per paura di perdere qualcuno. Sembra che il mio destino fosse stato scritto dal principio. La solitudine d'altronde assume le sembianze di un'amica fedele, quando in realtà ti sta guardando mentre affoghi. E io mi sento così da sempre. Sento che se facessi un passo di troppo potrei non trovare più la forza di aspirare aria nei polmoni per poter risalire.

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora