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very nice elettronica

"benvenuti da very nice, come posso aiutarvi?" borbottò un dipendente sulla ventina ai clienti appena entrati.

"avete degli alimentatori?" chiese junhui.

"sì," il commesso li portò al bancone e tirò fuori una scatola di alimentatori, che permettevano di caricare il telefono senza fili e senza preoccuparsi di trovare una spina (finchè non moriva).

"ne prenda altri due!" disse una voce familiare dietro junhui. si girò per vedere i due ragazzi del parco, seungkwan e hansol.

"che ci fate qui?" junhui lanciò loro un'occhiataccia. minghao rise calmo alla voce leggermente arrabbiata di junhui: quel gioco lo stava innervosendo troppo.

"per lo stesso tuo motivo: per comprare degli alimentatori! i nostri telefoni sono morti," disse hansol, ignorando lo sguardo intimidatorio di junhui.

"alimentatori?" gridò una voce più profonda da qualche parte tra gli scaffali. seuncheol uscì, sorridendo ai quattro ragazzi mentre teneva in mano il telefono. "anche il mio telefono è morto, e sono troppo pigro per ricaricarlo."

"quindi tutti e cinque ne prendete uno?" chiese il commesso, ringalluzzendosi all'occasione di togliere i soldi a dei ragazzini.

"sì, ne prendo uno," disse seungcheol, sgomitando e lanciando il denaro sul bancone. uno ad uno presero fuori i soldi e li misero sul bancone. il commesso ghignò, raccogliendo tutto il denaro e porgendo ad ogni ragazzo un alimentatore. dopo aver ricevuto i loro rispettivi resti e gli scontrini, i cinque ragazzi si diressero insieme verso l'uscita.

"non mi aspettavo di vederti qui, cheol! e anche junhui e minghao," hansol sorrise. "suppongo che pokémon unisca realmente le persone." minghao sorrise di rimando, mentre junhui li fissava sospettoso.

"seungcheol, che team hai scelto?" chiese seungkwan, mentre arrivavano all'uscita.

"team valor," ghignò lui.

seungkwan strinse gli occhi. "beh, noi abbiamo scelto il team istinto. non sono molto sicuro che possiamo ancora essere amici."

minghao rise. "stai prendendo questo gioco troppo sul serio. è divertente, certo, ma non lasciare che rovini la vostra amicizia. anche tu, jun," roteò gli occhi. junhui gli diede una manata sulla spalla.

"certo che non rovinerà la nostra amicizia. non che sia mai stato veramente amico di questi tre," junhui indicò seungcheol, hansol e seungkwan, che gli lanciarono occhiate offese. sorrise.

"sto scherzando. noi andiamo, allora. buona fortuna a tutti!" disse junhui con leggero sarcasmo, ma fu abbastanza per rendere minghao felice del fatto che non avrebbe più provato ad ucciderli.

seungcheol rise. "grazie, lo apprezzo. ma hey, dove avete cercato voi?" domandò prima che gli altri potessero andare.

"per la maggior parte attorno all'adore u park," rispose minghao. "ma visto che si sta facendo buio siamo venuti qui per dare un'occhiata."

"hai visto che la nostra palestra è stata conquistata da qualcun altro? quella al campo da basket?" disse hansol, triste.

"oh sì! un tipo di nome 'hoshi' ha conquistato un sacco di palestre nel parco," junhui si rabbuiò. "è del team mystic, quindi va bene," sorrise, facendo imbronciare seungkwan, seccato.

"sono appena arrivato dal rock dance studio, che è piuttosto lontano, è tutte le palestre lì sono proprietà di questo 'hoshi'. sembra che abbiamo un rivale in comune," sospirò seungcheol. "forse se fosse stato nel team valor, avrebbe potuto andare bene..."

minghao sogghignò. "beh, il team valor è sicuramente il migliore, quindi buona fortuna-" imitò il tono sarcastico di junhui. poi prese per il braccio quest'ultimo e lo trascinò via, salutando con la mano i tre ragazzi.

"e poi sei tu a dire che la stiamo prendendo troppo sul serio? forse ti sto influenzando un po' troppo," sorrise junhui. minghao cacciò fuori la lingua in risposta.

"pensi che attorno al jam jam ci siano dei pokemon?" chiese minghao. quando il telefono vibrò passando davanti al no f.u.n. si fermò per prendere il rattata che era apparso: era il ventesimo quel giorno.

"spero di sì. devo ritornare presto al lavoro," sospirò junhui. "pensi di poterne prendere alcuni per me mentre lavoro?"

minghao roteò gli occhi. "non è divertente da soli. in più, sono esausto: penso mi siederò da qualche parte a guardarti lavorare o qualcosa del genere."

"mi guarderai lavorare... per cinque ore?" domandò junhui. minghao sorrise e lo baciò sulla guancia. junhui si sentì arrossire.

era raro che minghao lo mostrasse in pubblico, essendo una persona riservata. viveva in corea da pochi mesi, paragonato all'anno e mezzo di junhui, e si sentiva ancora a disagio nonostante il suo coreano fosse sostanzialmente migliorato. junhui, e a volte seokmin, lo avevano trascinato in escursioni per mostrargli più luoghi del paese a lui sconosciuto, e sembrava stesse funzionando.

dall'angolo, junhui sorrise quando sentì seungkwan gridare: "voi due, prendetevi una stanza!" seguito dalla forte risata di hansol e seungcheol. junhui ridacchiò e li guardò da sopra la spalla, facendo avvicinare minghao. forse quei tre non erano così male, dopotutto.

𝐀𝐏𝐀𝐑𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 𝐁𝐋𝐎𝐂𝐊 𝟏𝟕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora