Capitolo 4

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Damian's pov

La prendo prima che cada, dovevo accompagnarla, ma non l'ho fatto, per fortuna ero qui vicino, non so cosa avrei fatto se si fosse fatta male per colpa mia

*****

Sono disteso in parte a lei, quando ha riaperto gli occhi mi ha spiegato che stava salendo le scale e la testa ha iniziato a girarle, poi ha sentito le orecchie fischiarle e la vista le si è appannata, mi ha chiesto anche come avevo fatto a sentirla, io le ho spiegato tutto e lei si è tranquillizzata.
Ora è qui, distesa al mio fianco con le braccia attorno al mio busto e io le sto disegnando dei piccoli cerchi sulla schiena con una mano, mentre con l'altra le sto accarezzando il viso

«Damian?»

«Si?»

«Sai cosa ho pensato quando ero sulle scale?»

«Cosa?»

«Te, sei stato il mio unico pensiero, mi sono venuti in mente tutti i momenti che abbiamo passato insieme»

«Sul serio?»

«Si, il nostro primo bacio, la nostra prima volta, la sera in vasca idromassaggio, in ospedale da Aaron, il gala, il giorno in cui mi hai regalato l'anello. Questo è stato il mio pensiero, sei stato tu il mio pensiero»

«Non so che dire»

«Non dire niente, solo...solo dimostrarmi che non mi sbagliavo su di te, che non ho sbagliato a darti un'altra possibilità»

«Te lo dimostro e te lo dimostrerò sempre»

«Ti amo»

«Io di più» le dico poi la bacio

Ci mettiamo seduti e la metto sulle mie gambe, in poco tempo la situazione si ribalta e lei si trova sotto di me, distesa

«Non dobbiamo farlo se non te la senti» le sussurro a contatto con le sue labbra

«Lo so, ma non ti sto chiedendo quello, ti sto chiedendo di baciarmi e non lasciarmi» mi sposto un po' e la guardo, ha uno sguardo così penetrante

«Va bene, allora ti prometto di esserci sempre e di non lasciarti mai, e sai che quando vuoi io ci sono, puoi baciarmi quando vuoi, come io ti bacerò molto spesso»

«Damian, lo diciamo a mamma e Justin?»

«Non so come la prenderanno, ma se vuoi diciamoglielo»

«Okay, quando è ora di cena ne parliamo a tavola»

«Va bene»

*****

Rimaniamo nel letto e quando sentiamo la porta d'ingresso aprirsi prendo Kaylee per mano e andiamo in cucina

«Ciao mamma» dice con la sua voce dolce

«Ciao tesoro, Damian che ci fai qui? Non dovresti essere al college?»

«È bello rivederti Margaret, comunque sono venuto perché avevo da sistemare alcune cose, in più Kay oggi non si è sentita molto bene, così ho chiamato a scuola e ho avvisato che non sarò presente per i prossimi tre o quattro giorni»

«Okay, Lee, come ti senti ora? Cosa hai avuto?»

«Niente mamma, è passato, ma domani non me la sento di andare a scuola»

«Ve bene»

«Papà posso parlarti? Anche a te Margaret?»

«Certo Damian, Kay vai di la, così Damian può parlare con noi» dice subito Margaret

Sei ancora nel mio cuoreWhere stories live. Discover now