Questo è il mio numero, chiamami - Paulo Dybala

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One Shot per antonxella_

Non posso crederci, Anita era riuscita - ancora una volta - a portarmi ad una festa in discoteca. Era riuscita a portare me che odiavo tutto quello che faceva uscire pazzi i miei compagni d'università, o comunque i miei amici. Mentre tutti i ragazzi della mia età si divertivano andando a feste stratosferiche, io preferivo stare a casa a leggere un buon libro o a guardare un film. Forse era per questo che avevo pochi amici, ero 'diversa' ma come si dice: meglio pochi ma buoni. Ed i miei amici erano buonissimi.

La mia migliore amica - con la scusa che dovessimo festeggiare per il bel voto preso all'esame di chimica - mi aveva costretto ad indossare un vestito troppo corto e scollato per i miei gusti, rosso fuoco. Mi aveva poi letteralmente trascinato a questa festa nella quale mi annoiavo troppo, stavo seduta su un divanetto mentre guardavo gli altri bere, ballare e cercare di rimorchiare qualcuno. Ovviamente nessuno mi si era avvicinato nonostante ero 'davvero figa' come mi aveva detto Anita prima di uscire di casa.

Continuai a sorseggiare la mia coca cola mentre guardavo quello che mi succedeva intorno, non bevevo per il semplice fatto che sicuramente i miei amici sarebbero stati ubriachi e sarebbe toccato a me riportarli a casa. Mentre continuavo a fissare la gente ballare in modo buffo mi si piazzò qualcuno davanti, a quel punto alzai lo sguardo cercando di capire chi volesse davvero interagire con una come me. Con mia grande sorpresa mi ritrovai davanti un ragazzo non troppo alto che mi guardava con un sorrisetto - che se avessi potuto gli avrei tolto immediatamente - stampato sul volto, mi guardava come avesse appena visto un'alieno e la mia faccia scocciata penso gli avesse fatto capire che già non mi stava affatto simpatico.

"Come va chica?" aveva detto mischiando italiano e quello che penso fosse spagnolo. La sua voce forse era la cosa che alla fine mi piaceva più di lui, continuai a guardarlo mentre lui - sicuramente - aspettava ancora una mia risposta. "Se non fosse per il fatto che non mi piace la discoteca e non mi piace parlare con te starei molto bene" risposi con un sorriso palesemente falso stampato in faccia, il ragazzo - pero ora - senza nome sorrise e si sedette di fianco a me, continuando a guardarmi. "Sono Paulo, e tu ragazza a cui non piace la discoteca?" continuò imperterrito il ragazzo al quale ormai potevo dare un nome. "Antonella, e mi piacerebbe che tu te ne andassi via" risposi guardando davanti a me Miguel - uno dei miei migliori amici in assoluto - provarci con una ragazza fallendo miseramente.

Per le altre 2 ore in cui restammo in quella discoteca Paulo non smise un secondo di darmi fastidio o di parlare. Io questo ragazzo non lo capivo, gli avevo detto più e più volte di lasciarmi stare ma lui non ne voleva proprio sapere. Quando finalmente i miei amici si decisero ad andare via il "ragazzo che non si fa i fatti suoi" coma l'avevo rinominato io, decise di fare una cosa che mai mi sarei aspettata. "Questo è il mio numero, chiamami" mi aveva detto - quasi obbligandomi - passandomi un bigliettino piegato con cura.

Mi girai cercandolo tra la folla ma non lo trovai più, e ora che facevo? Lo chiamavo o no?

Angolo autrice
Questo finale è a vostra scelta, Antonella chiamerà o no Paulo?
-Benedetta🥀

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