sotto le stelle

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deku e bakugou tornarono di corsa al loro solito posto fuori dall'edificio, dietro al grosso cespuglio. Per loro, ormai, era una routine quotidiana andare lì e baciarsi, toccarsi, passare il tempo insieme. Erano gli unici momenti in cui potevano stare da soli, senza nessuno attorno, e sentirsi come se fossero le uniche persone al mondo. I due ragazzi si baciarono con foga, facendo danzare le loro lingue e assaporando ogni centimetro delle loro bocche, per poi staccarsi di tanto in tanto per riprendere fiato. Erano baci pieni di desiderio, di passione, come se li aspettassero da tutta la vita. In effetti, ormai, per loro era difficile stare separati, anche solo per un'ora. In classe era dura non incrociare gli sguardi e soffocare il forte desiderio di stare vicini. Bakugou posò una mano sulla guancia del verdino e gliela accarezzò dolcemente con il pollice, mentre quest'ultimo gli accarezzava i capelli. Bakugou era meravigliato da se stesso nel rendersi conto che, a quanto pare, anche lui aveva un lato dolce e che riusciva a compiere un gesto tanto semplice come una carezza, data proprio alla persona che fino a poco tempo prima, non faceva altro che prendere a pugni. Il verdino che aveva di fronte, aveva tirato fuori un lato di lui che non credeva potesse esistere.

baku: è incredibile che io dica questa cosa ma...con te sto davvero bene

deku: anche per me è così, kacchan!

baku: a quanto pare è vero quello che si dice

deku: che cosa?

baku: che gli opposti si attraggono 

deku: ahaha, già!

deku, a quel punto, si accoccolò sulla spalla di bakugou, mentre lui posò un braccio dietro le sue spalle, per poi stringerlo maggiormente a se. Il verdino si beò di quel contatto per un po, poi alzò lo sguardo al cielo e notò quanto fosse pieno di stelle quella sera.

deku: woaaah! hai visto quante stelle! sono bellissime! hai visto, kacchan?

baku: si...

deku: non è vero, non le stavi guardando!

baku: perchè sono impegnato a guardare una cosa molto più bella...

deku: eh?

ma non fece in tempo a capire che, bakugou lo buttò a terra, facendolo finire sotto di lui.

deku: k-kacchan?

baku: shhhh...non parlare

il biondo fiondò le labbra su quelle del verdino, mordicchiandole ogni tanto, per poi tornare a baciarle dolcemente. Mentre teneva le labbra occupate, lentamente fece scorrere una mano sotto la sua maglia, facendolo sobbalzare leggermente.

baku: ehi, soffri il solletico?

deku: ecco...è che...non me l'aspettavo

bakugou continuò a farlo rabbrividire, lasciando dei piccoli baci sul suo collo.

baku: sei bellissimo, deku...

deku: k-kacchan! m-m-ma che dici! 

disse completamente bordò in viso. Al biondo piaceva vederlo in imbarazzo, così, prese uno dei tanti fiori che ricoprivano il cespuglio e glielo mise tra i capelli.

baku: ecco...ora si che sembri un cespuglio!

deku: kacchan!

baku: sei il mio adorabile cespuglio

deku: m-ma è da femmine!

baku: tu sembri già una femmina

deku: eeehh??! disse il ragazzo perennemente ciclato!

baku: oh oh oh! ok, questa me la paghi! 

gli rivolse un sorrisetto diabolico e, dopo averlo nuovamente buttato a terra, iniziò a fargli il solletico.

deku: ahahaha! n-nooo s-smettilaaaa!

baku: chiedimi scusa!

deku: scusa scusa scusa ahahaa!!

baku: bravo bimbo

e si fermò, lasciando al verdino di riprendere fiato.

deku: kacchan...

baku: mh?

deku: vuoi dormire con me, stanotte?

bakugou, sentendo quelle parole, guardò il ragazzo con sguardo stupito. Aveva le guance tutte rosse e ciò permetteva alle sue adorabili lentiggini di risaltare, inoltre, i suoi occhi color smeraldo brillavano, perchè le stelle si riflettevano in essi: era irresistibile.

baku: si

deku si alzò di scatto, sorpreso.

deku: d-davvero?!

baku: si! ma non rischieremo di farci scoprire?

deku: a quest'ora saranno andati tutti a dormire

baku: si, giusto. Però col cazzo che dormo in camera tua

deku: e perchè?

baku: e me lo chiedi pure? non voglio che i faccioni di all might siano la prima cosa che vedrò quando mi alzerò la mattina!

deku: ehehe! si, hai ragione

e così decisero. Piano piano, senza fare rumore, si avviarono nell'edificio e, più precisamente, nella stanza del biondo: quella sarebbe stata la loro prima notte insieme.






Nessuno deve saperlo! (REVISIONATA)Where stories live. Discover now