8 Il vicino irruppe in casa mia

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"Stavi quasi per baciarmi!"esclamai incredula iniziando ad alzare la voce.

"Magari era il contrario"rispose con un sorrisetto strafottente.

Ora lo ammazzo.

"Non ti bacerei nemmeno sotto tortura" dissi disgustata.

Le sensazioni di prima hanno dimostrato il contrario Nat.

Quali sensazioni? Il ribrezzo?

"La pelle d'oca non diceva esattamente la stessa cosa" disse sistemandosi il ciuffo con la grande mano.

Diventai rossa di rabbia.
"Vai a Fanculo Josh" sbraitai uscendo dalla biblioteca.

Non ci potevo credere. Pensava che fossi come tutte le galline che gli cadevano ai piedi? Oh si sbagliava. Si sbagliava eccome.

Gliela avrei fatta pagare.

[...]

Stavo guardando una puntata di Game Of Thrones sdraiata sul materasso con il pigiama, quando il mio telefono iniziò a trillare insistentemente.

Feci un verso di sconforto, e mi rotolai sul letto fino ad arrivare al bordo per riuscire a prenderlo da terra.

* Messaggio da : +001 156 5***890 *

- perché hai scritto su Bessy
"in cerca di cervello funzionante scrivetemi "
con il tuo fottuto rossetto?!?!?!
-J

Oh, sapevo perfettamente che era Josh. E aveva trovato il mio innocuo scherzetto che avevo lasciato per fargli capire di che pasta ero fatta.

Non so di cosa tu stia parlando. Chi saresti "J"?-

-Natalie Wilson, questa me la paghi. Sono Josh idiota

Conosco molti Josh, tu potresti essere chiunque tra quelli-

Mi stavo divertendo troppo a farlo arrabbiare.

Guardai di soppiatto attraverso le tendine della finestra e lo vidi digitare qualcosa al telefono. Tornai a sdraiarmi sul letto.

- Ora esco dalla finestra e ti entro in camera vediamo se poi mi riconosci.

Non feci in tempo neanche a rispondere che una gamba spuntò da dietro le tendine di tulle.

"Hey ma che fai!" urlai correndo in quella direzione, ma Josh era già dentro la stanza.

"Oh, ora mi riconosci!" disse infuriato.

"Non dovevi toccare la mia macchina!" sbraitò alzando le braccia sopra la testa.

Aveva la canottiera con il suo numero di football, ventotto, e il suo cognome, mentre sotto indossava una tuta nera.

Come fa a sembrare un sex symbol anche così?

Cosa? Ma che diamine penso?

"Ops" dissi facendomi scappare una risatina.

Lui mi squadrò arrabbiato, ma il suo sguardo tramutò in una frazione di secondo in un ghigno pervertito.

"Sexy" ammiccó analizzando il mio corpo con gli occhi.

Avevo il mio pigiama estivo, vale a dire dei pantaloncini di quando ero piccola che mi stavano esageratamente corti, e una canottierina nera con i cuoricini blu.

Non giudicatemi, volevo stare sia comoda sia fresca.

Non penso di essere l'unica persona calorosa al mondo no?

Avvampai immediatamente, ma non lo diedi a vedere.

"Chi ti ha dato il mio numero?" chiesi prendendo velocemente una vestaglia leggera bianca.

Lui mi seguì con lo sguardo mentre me la infilavo il più velocemente possibile.

"È scritto sugli elenchi scolastici lasciati incustoditi nell'aula magna" disse facendo spallucce e iniziando ad esplorare la stanza.

Probabilmente lo dovrei denunciare per stalking..

Josh si mise a ridere ammiccando a qualcosa appeso al suo dito.

Si girò verso di me, con le mie mutandine di pizzo rosa nelle mani.

Merda. Ma perche lascio tutto in giro?

"Carine queste" disse, iniziando a ridere ancora di più dopo che gliele rubai di mano diventando paonazza.

"Josh esci di qui!" urlai osservando velocemente la stanza in cerca di qualcosa che avrebbe potuto rovinare la mia reputazione a vita.

Lui sembrò non sentirmi neanche e continuò a vagare.

Iniziai ad andare verso di lui decisa sul buttarlo fuori dalla finestra, quando vidi che stava per aprire il cassetto dei reggiseni.

"No! " urlai saltandogli sopra.

Lui sorpreso cadde a terra, con lui però anche tutto il contenuto del cassetto.

"Principessa non pensavo tu portassi una terza!" disse ridendo di gusto e osservando un reggiseno nero con un fiocchetto rosso al centro.

"Con quei vestiti orribili che metti di solito non si direbbe" ammise alzando le sopracciglia.

Passai da imbarazzata ad arrabbiata in mezzo secondo.

Così indifferente alle sue battute, presi una scopa dallo stanzino mettendogliela davanti a mò di spada.

"Esci. Ora." scandii con tono autoritario.

Lui si mise a ridere uscendo finalmente dalla mia camera attraverso la finestra, lasciandomi con tutti i miei reggiseni sparsi a terra.

Le figure peggiori le fai solo tu Natalie. Solo tu.

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*spazio autrice*
Ciao a tutti!
Sto cercando di scrivere anche se repressa dallo studio scolastico.
Spero che il capitolo vi piaccia e mi scuso per gli errori.
Baci
-V

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