4. Vento d'amore

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«Prego» dico dopo aver girato la chiave della porta d'ingresso del mio appartamento.

Alberto mi segue ed entra, leggermente bagnato dalla pioggia. Si guarda intorno mentre io chiudo la porta alle nostre spalle.

«Scusa il casino, oggi non aspettavo nessuno» mi giustifico subito.

Figuriamoci se mi aspettavo di vedere lui, poi.

«Tranquilla. È carino qui» dice lui.

Gli sorrido in risposta. Lui rimane fermo al centro del mio salottino con le mani in tasca, incerto sul da farsi.

«Oh, scusa. Dammi pure il cappotto» dico sbadatamente.

Lui sorride, se lo leva e me lo porge. Lo porto verso l'appendiabiti e lo sistemo prima di fare lo stesso con il mio giaccone. Una volta tornata di là, noto che Alberto si è messo comodo sul mio divano, a gambe incrociate. La scena mi fa sorridere.

«Posso offrirti qualcosa?» chiedo senza pensare.

«Abbiamo appena mangiato. Però gradirei un caricabatteria per il mio cellulare» sorride ironico lui.

Ah, certo, il caricabatteria. Ovvero il motivo per cui siamo venuti qui e che io avevo completamente dimenticato.

Sorrido come un'idiota prima di andare in camera da letto a prenderlo, dunque ritorno in salotto e prendo posto sul divano accanto ad Alberto, che però al momento è distratto dal mio ukulele. Deve averlo trovato dietro il divano.

«Quando vedi uno strumento musicale non capisci più nulla, eh?» gli faccio notare mentre lui strimpella qualcosa.

«È più forte di me.»

Appoggio il caricabatteria sul tavolino davanti a noi e adagio la testa sullo schienale del divano. Ascolto Alberto suonare e rivolgo uno sguardo alla finestra sulla nostra destra.

Piove.

Le gocce di pioggia si posano e restano ad imperlare il vetro della finestra solo per un istante, prima di arrendersi e scivolare via.

Mi sono sempre sentita come una di quelle gocce di pioggia sul vetro.

Provo a resistere contando sulle mie sole forze, ma prima o poi devo sempre arrendermi a quello che mi circonda, quindi scivolo.

Questo vale sia in positivo che in negativo.

Questo vale anche per Alberto.

***

È passata una settimana o poco più dall'ingresso di Alberto dalla scuola.

Il duetto, alla fine, è andato alla grande. In puntata è andato tutto liscio ed abbiamo anche conquistato il punto.

Durante le prove, pian piano, siamo riusciti a trovare l'intesa giusta. E questo è stato anche grazie al tempo passato al di fuori della sala prove. Ci siamo ritrovati a stare insieme praticamente sempre, che fosse colazione, pranzo, cena o tempo libero, che fosse in sala relax oppure al residence. E non perché ci fosse un motivo preciso, semplicemente perché ci andava, suppongo.

Come la Pioggia sul VetroWhere stories live. Discover now