•5•

163 22 5
                                    

Un anno dopo.

La carriera di Jungkook era totalmente decollata nel giro di un solo anno.
I BTS erano diventati il gruppo kpop più conosciuto al mondo, e non facevano altro che fare concerti e girare in tante città.
Apparizioni in TV, servizi nei telegiornali più importanti e numerosissimi articoli di giornali.
Ormai la questione con V era passata in secondo piano, e Jungkook non ci pensava più. Ovviamente qualche volta gli veniva in mente il viso di quel pittore, ma era passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui l'aveva visto che un senso di odio era tornato a crescere di nuovo in lui. Sì sentiva preso in giro, lo aveva guardato in modo così intenso il giorno del suo debutto, per poi scomparire, di nuovo, per un anno.
Ci era stato male per un po', avrebbe seriamente voluto conoscere quella particolare persona, ma non gli era stato permesso.
O almeno, fino a quel giorno...

Jungkook'S Pov

Ci stiamo allenando come al solito, da quando siamo diventati famosi in tutto il mondo, i nostri allenatori pretendono di più.

È davvero estenuante, ma non mi dispiace, amo questo lavoro.

-Ragazzi, fermatevi un attimo, ho un annuncio da farvi.- Il nostro manager spunta dalla porta, spegnendo la musica e guardandoci in modo serio.

Noi tutti lo guardiamo confusi, di solito non ci interrompe mai.

Lo invitiamo a continuare, e prende di nuovo parola.

-È tempo per voi di aprire una nuova linea di merchandising, per poter espandere ancora di più i nostri profitti ed accontentare i vostri fan.- Fiero di ciò che ci ha appena annunciato incrocia le braccia risoluto, aspettando una nostra risposta.

-Grandioso, di cosa si tratta?- Domanda Hoseok sorridendo, aspettando una risposta.

-Si chiameranno i BT21, saranno degli avatar che disegnerete voi stessi, ovviamente sarete accompagnati da dei disegnatori professionali.-
Sembra anche lui elettrizzato all'idea. Probabilmente all'idea di riempirsi le tasche.

-Ma che bella idea! Non vedo l'ora, quando si farà il tutto?- Seokjin esulta con gli occhi a cuoricino, come solo lui sa fare.

-Oggi pomeriggio, infatti quando me ne andrò potrete staccare un attimo per andarci a sistemare a casa, dovrete essere qui per le 15:30, d'accordo ragazzi?- Ci fa un'occhiolino come suo solito ed esce lasciandoci soli.

Esulto mentalmente, posso riposarmi per qualche ora.

-Oddio corriamo a casa, che ho la necessità di dormire.- Mi stiracchio sul posto sbadigliando, iniziando a raccogliere il mio borsone.

-Io vado avanti ragazzi, ci vediamo tra poco.- Loro annuiscono mentre si preparano ad uscire.

Mi incammino per i corridoi della BigHit, sentendo la voce del mio manager rivolgersi ad un'altra.

Vedo una porta socchiusa e lasciando che la curiosità abbia la meglio mi affaccio per sentire ciò che si stanno dicendo.

Scorgo la figura più piccola dell'uomo sormontata da un'altra più grande, ed una chioma azzurro elettrica non può che saltarmi all'occhio. Peccato che il ragazzo sia di spalle, sembra un soggetto interessante.

-Bene Taehyung, ci vediamo alle 15:30, a dopo.-

-Certo, si fidi che non mancherò.- La sua voce profonda mi invade i timpani, facendomi venire uno strano mal di pancia.

Colpito dalla sensazione insolita mi allontano subito correndo verso il garage dove si trova la mia macchina.

Vi entro per poi dirigermi molto velocemente verso casa.

-Qualche ora dopo.-

La sveglia suona incessante sul mio comodino e controvoglia la spengo mettendomi seduto sul letto.

Controllo l'orario.

15:00.

-COSA?!- Mi porto le mani sul viso consapevole che da lì a poco il mio manager mi ucciderà.

Mi alzo dal letto sfrecciando verso l'armadio e mettendomi le prime cose che mi capitano per mano. Dopo scatto in bagno, lavandomi i denti e guardandomi per un attimo allo specchio.

Sono un disastro. Ho i capelli spettinati e lo sguardo assonnato.

Corro fuori dall'appartamento, gli altri due non ci sono nemmeno.
Entro in macchina e mi avvio verso l'agenzia, sono sicuro che sarà un pomeriggio molto lungo.

-All'agenzia.-

Cerco di riprendere il fiato una volta alla reception. La segretaria mi guarda scuotendo la testa divertita, non è la prima volta che arrivo in questo stato.

-Ancora in ritardo signorino Jeon?- Ridacchia.

Certo che è proprio carina.

-Come al solito, dove stanno gli altri?- Mi avvicino, stendendomi sul bancone.

-Sono nella sala ricreativa, ti aspettano tutti.- Sorride in modo caloroso, indicandomi la stanza.

-Grazie mille.- Faccio un piccolo inchino, per poi dirigermi verso le ante che mi separano dalla sala ricreativa.

Le sposto lentamente, con un sorriso da ebete stampato in volto.

-JEON JUNGKOOK, DOVE ERI FINITO? MA NON VEDI CHE ORE SONO?- Il mio manager si avvicina pericolosamente iniziando a sbraitare.

-Mi s-scusi, non ho impostato bene la sveglia, mi perdoni.- Faccio un grande inchino, chiedendogli venia.

Rimango piegato nella speranza che mi perdoni, ma una voce mi riscuote dal mio silenzio solenne.

-Dai non si arrabbi tanto, è solo in ritardo da mezz'ora, recupereremo.-

La stessa voce di oggi.

Alzo lentamente il corpo, curioso di vedere il viso che si cela dietro a quella melodia tanto profonda.

Mi metto completamente diritto ed il
mio cuore perde un battito. Posso giurare di averlo sentito fermarsi

Quegli occhi, inconfondibili.

Per l'ennesima volta mi riaffiorano alla mente tantissimi ricordi, dal momento in cui mi aveva fatto il ritratto a l'ultima volta in cui lo avevo visto durante lo spettacolo di debut.

Il mio respiro diventa affannoso, un improvvisa vampata di calore mi invade il corpo, e per la prima volta mi sento totalmente indifeso.

-Piacere Jungkook, oggi sarò ti affiancherò. Mi chiamo Taehyung.-

E dopo averlo sentito presentarsi ogni mia sicurezza crolla in un istante, lasciando un pesante vuoto nella mia testa.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 30, 2019 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

𝗮𝗿𝘁 𝗴𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝘆 | 𝘃𝗸𝗼𝗼𝗸 Where stories live. Discover now