Il primo bacio

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Saranno passati all'incirca due mesi da quando sono qui e oltre ad essermi fatta tanti amici forse qualche nemico lo ho anche io. Mi sveglio, non c'è molto sole anzi sembra una di quelle giornate in cui sai che pioverà. La prima cosa che faccio, dopo essermi vestita, è quella di avviarmi verso la mensa per fare colazione dove mi stanno aspettando Alex e Liam.
<<Buongiorno...>>
<<Buongiorno!>>
Dicono nello stesso momento
<<Perché così felici e perché mi stavate aspettando?>>
<<Primo: non siamo felici ma eccitati, secondo: dobbiamo darti una notizia>>
Dice Liam ancora agitato
<<E cioè?>>
<<Tuo fratello ci ha dato il permesso di scrivere ai nostri genitori in modo responsabile senza far scoprire la nostra posizione ovviamente e ci ha dato anche il permesso di girare fuori dall'aria delimitata>>
A queste parole divenni felice come una Pasqua e,appena mio fratello fu nel mio campo visivo, corsi verso di lui e gli saltai addosso abbracciandolo, lui stranito ricambiò.
<<Grazie>> gli sussurrai nell'orecchio
<<Per cosa?>>
<<Per tutto>>
<<Non ringraziare me ringrazia te stessa per il coraggio che hai tutti i giorni anche se sai che noi alla fine una vera e propria famiglia non l'abbiamo e nonna ormai sarà morta>>
<<Non dirlo neanche per scherzo io non potrei mai accettarlo sarebbe troppo per me>>
<<Lo capisco non ti preoccupare>>
<<Ti voglio bene>>
<<Anche io>>
Lui mi strinse ancora di più quasi da farmi male e quando mi lasciò io lo salutai e tornai da Alex e Liam.
<<Hai gli occhi lucidi>>
<<Cosa?>>
<<Si hai gli occhi lucidi>>
<<Ah non me ne ero neanche accorta>>
E mi strofinai gli occhi con le mani
<<Che fai adesso?>>
<<Eh io...vado...al lago voi?>>
<<No noi facciamo un giro qui per il bosco e niente>>
<<Ma possiamo accompagnarti se lo preferisci>>
<<No non serve>>
Detto questo li salutai e mi avviai verso il lago.
Arrivata mi siedo sulla sponda e chiudo gli occhi ascoltando tutti i rumori attorno a me, fin quando una mano mi tocca la spalla.
<<Ah!>>
<<Scusa non volevo spaventarti>>
Si sedette accanto a me Dylan
<<Niente non ti preoccupare>>
<<Che fai?>>
<<Secondo te>>
<<Secondo me non stai facendo nulla>>
<<Ottima intuizione Sherlock>>
<<Grazie Watson>>
<<Scusa ma vorrei restare sola adesso puoi...>>
<<Andarmene>>
<<Si per favore>>
<<Certo scusa per il disturbo>>
Si alzò se ne stava per andare quando lo fermai e mi alzai.
<<Fermo aspetta>>
<<Si...>>
<<Io volevo dirti una cosa>>
<<Cioè?>>
<<Tu mi pi...>>
Lui stoppò le mie parole poggiando le sue labbra sulle mie e io ricambiai era proprio quello che volevo, mi spinse contro l'albero e continuò a baciarmi, mi prese in braccio e la sua lingua chiese il permesso di attorcigliarsi con la mia e io glielo permisi, continuammo così per un pò di minuti e poi ci fermammo. Appena le nostre labbra si staccarono io gli dissi
<<Cosa siamo adesso?>>
<<Non saprei per te cosa sono?>>
<<Io ti considero più di un amico in questo momento>>
<<Quindi siamo in una relazione?>>
<<Si ma non voglio che lo sappia nessuno>>
<<Perchè?>>
<<Voglio prima maturare questa cosa>>
<<Ah ok>>
Rimanemmo a guardare il lago per un pò poi lui si alzò e mi disse che si era fatto tardi e doveva tornare a lavorare e ci salutammo.
Passata un'oretta mi alzai anche io e mi diressi verso la mensa in cui avrei svolto il mio pranzo. Arrivai davanti al grande capannone e mi balzò addosso una figura molto probabilmente femminile di cui non avevo ancora riconosciuto l'identità ma, quando si staccò da me, gli porsi un sorriso a trentadue denti era Kylie.
<<Cos'è questa felicità Ky?>>
<<No solo che mi sono svegliata felice>>
<<Sicura?>>
<<Si>>
E alzò gli occhi al cielo divertita
<<Andiamo a mangiare però perché anche se sono felice ho fame e anche tanta>>
<<Ok>>
<<Stai accanto a me vero?>>
E mi fa gli occhiucci
<<Ok>>
<<Grazie Li>>
Lo disse con aria eccitata e ci mettemmo a ridere.

The orange savior Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ