A strange awakening...

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Il moro aprì leggermente gli occhi infastidito da un piccolissimo raggio di sole che filtrava dalla finestra, non sapeva che ore erano ma una cosa la sapeva, ossia che si sentiva bene...

Richiuse gli occhi e si rannicchiò verso quella bellissima fonte di calore che lo stava avvolgendo come se lo proteggesse da tutto. Sentì una strana frenesia all'interno della bocca e dello stomaco come...aspettate...si stava sentendo come una<<ragazzina con le farfalle nello stomaco>>...arrossì dall'imbarazzo...Sospirò, cercando di rigirarsi finendo per sbattere il naso contro qualcosa di estremamente duro e le sue mani col toccare qualcosa di particolarmente poco...cuscinoso?! 'Si può dire cuscinoso?! Ma poi esiste!? Non lo sooo, ma questo è sicuramente un dannato cuscino!' pensò. Aprì un occhio e vide qualcosa, o meglio qualcuno che non ci dovrebbe essere nel suo letto e per ora ne intravedeva solo una porzione di petto che si alzava e si abbassava a seconda del respiro, vide inoltre un bellissimo collo, dove si trovavano dei segni rossi e dei morsi...'Oddio sono succhiotti quelli?!'. Provò a spostasi da sotto a quel braccio che lo avvolgeva, ma una scarica di dolore lancinante gli fa scappare un gemito non previsto...quel dolore lancinante proveniva dal suo fondoschiena...quel gemito attirò l'attenzione dell ragazzo che aveva accanto a lui.

"Miles, tutto bene?"

Spalancò gli occhi nel sentire quella bellissima voce, era così familiare...era di Weylon...'Oddio! E' Weylon?!'

"Si si..."

Aprì e chiuse gli occhi, voleva essere certo che non fosse un sogno come tutti gli altri, li aprì di nuovo e osservò il corpo...era come il suo, scolpito, dalla pelle chiara, lo riconobbe...lo aveva già visto altre volte; deglutì con estrema fatica, sentendosi la gola improvvisamente secca, le mani che sudavano e di nuovo quella stretta allo stomaco...

Alzò gli occhi incrociando subito dopo due occhi verdi con una sfumatura di marrone chiaro, codesti lo guardavano curiosi e interrogativi, ma allo stesso momento, in modo dolce...era lo sguardo che solo una persona in tutta la sua vita, o meglio che aveva conosciuto, aveva...era lo sguardo di Weylon...

Smise quasi di respirare.

Tremò al contatto con le sue mani calde che iniziarono a percorrere la sua schiena, come se l'avessero sempre fatto, provando una sensazione eccitante...

"Dormito bene?" chiese il biondo

"Prima di iniziare a parlare normalmente, mi devi dire prima una cosa..."

"E cosa ti dovrei dire esattamente?"

"Emh...io e te per caso stanotte abbiamo..."

"Si..."

"Oh mio dio..."

L'istinto gli disse che doveva guardare sotto le coperte e così fece. Il letto era macchiato da un liquido...Guardò sul pavimento c'erano dei vestiti e inoltre c'erano due piccole bustine aperte, 'Probabilmente quello è il profilattico...' pensò.

"Sembri scioccato..."

"Lo sono..." e poi continuò, "Non mi aspettavo che dopo due giorni dal nostro ritrovo avremmo fatto questo!"

"Perché?"

Il moro si sedette sul letto accanto al biondo e inizio a parlare:"All' inizio non pensavo di amarti. Per me eri soltanto un amico. Però credo che io l'abbia sempre nascosto a me stesso da dimenticarmene completamente...e in breve...io-io ti a-amo. Si Weylon, io ti amo! L'ho detto!-", venne interrotto dal suo amico che lo baciò. I due approfondirono il bacio mentre si stendevano sul letto e tra un bacio a stampo e l'altro, Weylon riuscì a dire dal vivo due parole che nell'arco della sua adolescenza non era mai riuscito a dire e solo all' età di ventidue anni, oramai adulto, ci era riuscito. Era stato come vincere un premio...
"Anche se c'è lo siamo detti ieri a telefono...", "D-davvero?" chiese il moro aggrottando la fronte e sgranando gli occhi, "Si...", "Oddio è vero!" esclamò stendendosi a peso morto sul letto.
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Continua...

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