9. Socialmente sopraffabile

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Forse voi non lo sapete ma la distanza crea tante consapevolezze. Quando ci si allontana da una persona la razionalità prende il sopravvento, i sentimenti vengono abbandonati sul ciglio della strada e il cuore duole un po' meno per gli altri e un po' di più per se stessi. Troppe inflazioni sentimentali, fughe anagrafiche e fantasie sbrigative. Ognuno di noi cerca il vero amore. Siamo tutti viaggiatori di infiniti pozzi, colibrì spiaccicati sull'asfalto, alla ricerca costante di guarigione. Intermittenze di grasso animale. Docili bambini dai bisogni primordiali. Tossici fumi industriali. Soprattutto la cerchia degli scrittori. Loro sono sicuramente i peggiori. Così sentimentali, rabbiosi, epatici. Sputano sentenze, scopano, scappano e poi parlano di amore, guerra, pace. Non sanno nemmeno loro di cosa parlare. La testa parla parla parla, parla così tanto che duole non far nulla di tutti quei dolorosi pensieri. Allora scrivono. Ma se noti bene, e quando dico bene intendo proprio bene bene, vedrai che scrivono solo di loro stessi. Che siano loro la guerra allora, ma lasciate a me la pace, ve ne prego, che non ho scelto io di nascere così.

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