Aveva già capito che si trattasse del capo di Lydia, ma per come gliel'aveva descritta, non si aspettava fosse così severa. Insomma, stava semplicemente aspettando che la sua ragazza finisse il turno, che sarebbe accaduto in meno di qualche minuto. Sentiva, però, che fosse infastidita da altro, oltre che dalla sua presenza.
«No, farai molto peggio.» disse lei, decisa.
Il moro la guardò sospetta, ma trovò la sicurezza in sé per continuare a guardarla, sostenendo il suo sguardo.
«Hey.»
Il sussurro di Lydia riuscì a rompere quel silenzio che sembrava nascondere una sfida che Zayn non si era reso conto ancora di sostenere. O almeno, non sapeva perché la stesse facendo.
Guardò Lydia, sorridendole appena.
«Anne, lui è Zayn, il mio-»
«Si, ci siamo appena presentati. Davvero simpatico.» disse Anne, sorridendole in modo completamente finto, e il moro se ne accorse.
Lydia sorrise a sua volta, rivolgendosi poi a Zayn. «Finisco di sistemare quei libri e andiamo.»
«Non importa, posso sistemarli io, tanto ne sono solo due.» disse Anne, usando un tono di voce completamente diverso da quello che aveva usato con lui: dolce, cordiale.
«Oh, no posso sist-»
«Lydia.» la interruppe Anne. «Non preoccuparti. Hai fatto un bel lavoro oggi. Puoi andare, tranquilla.» la rassicurò la donna.
Lydia le sorrise timida. «Grazie mille.» le disse. «Prendo un attimo le mie cose.» disse rivolgendosi al moro.
Zayn le sorrise appena. «Okay, ti aspetto qui.»
La guardarono entrambi allontanarsi, finchè lo sguardo di Anne non tornò sul moro solo per lanciargli un'altra occhiataccia e andarsene altrettanto dal lato opposto della biblioteca.
Zayn non si era sentito così sotto pressione da molto e molto tempo, e in quei secondi, prima che arrivasse Lydia, non potè fare a meno di chiedersi del perché, senza però trovare una vera risposta.
«Simpatica il tuo capo.» commentò lui, quando entrarono in macchina. Piovigginava, di lì a poco sarebbe venuto un temporale e lui già sapeva che influenza avrebbe avuto su Lydia. Voleva approfittarne per ciò che aveva organizzato.
Lydia lo guardò curioso, capendolo subito. «Ti ha messo sotto torchio?» gli chiese, quasi divertita.
«Già.» rispose annoiato. «Non credo di stargli molto simpatico.»
Per un attimo si aggrappò al fatto che magari conosceva la sua nomea in città e che gli stesse antipatico per questo, conoscendo poi Lydia che era l'opposto di lui.
«Anche con me a volte così. E' molto altalenante. A volte è molto gentile, altre scontrosa. Per esempio, l'altra volta le ho fatto notare che ha dei nei che formano la costellazione Cassiopea sul braccio e mi ha risposto in modo strano, anche nei giorni seguenti.»
Zayn si sentì gelare nelle vene nere. «Davvero?» riuscì a dire, mentre guardava sulla strada.
«Si,» rispose Lydia. «poi ha iniziato ad essere di nuovo gentile. Non c'è da lamentarsi, però. Forse non vuole entrare troppo nel personale coi i suoi dipendenti.»
«Già... forse.» disse lui.
Lydia lo guardò stranita. Gli mise una mano dietro la nuca, accarezzandogli i capelli. «Tutto bene?»
Il moro si riprese dal suo stato di trance solo quando sentì la sua mano tra i capelli. Istintivamente la guardò, vedendola sorridergli appena. Sorrise a sua volta, poggiandole una mano sulla coscia. «Si, sto bene.» rispose. «Come sta andando a lavoro?»
Lei lo guardò curiosa, aggrottando le sopracciglia.
Zayn si voltò a guardarla vedendo che la risposta non arrivava. «Cosa?»
«Tu non mi chiedi mai come va a lavoro.» gli disse, con un mezzo sorriso sulle labbra.
«Beh, posso iniziare da adesso, no? Mi interessa davvero saperlo. Ti ho vista molto a tuo agio lì dentro. Ti trovi bene, giusto?»
Lydia sorrise. Sentiva che stava facendo uno sforzo a chiederlo, che stava davvero accettando il fatto che lavorasse. «Si, mi piace molto. Non devo fare neanche chissà cosa, non è assolutamente stancante. E poi, ogni giorno scopro libri nuovi che vorrei tanto leggere... oh, e alcuni ho visto che potrebbero esserci utili per il test attitudinale del mese prossimo.»
«Lydia, non farò quel test.» quasi la rimproverò.
«Si che lo farai.»
«Non andrò al college. Non sono portato.»
«Hai tutte le capacità per andare al college, Zayn. Non c'è bisogno che te lo dica io, e nemmeno un test.» gli disse lei, sincera. «Quindi, studieremo un po' di più del solito, prenderemo un bel voto e vedremo poi quale college fa per noi.»

When my eyes met yours.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz