1 giorno di scuola 1000 scocciature.

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Dopo essere uscita, mancavano circa 20 minuti all'inizio delle lezioni.
Tutti gli altri erano ancora in menza a fare colazione.
Girovagavo per la wammy's, mi stavo annoiando a morte.
Non c'era nulla da fare.
Poi mi venne in testa la chiesetta dove avevo avuto quella "visione" e decisi di andare.
Era come se mi sentissi chiamata.
Entrai nella chiesetta e vidi un ragazzo dai capelli biondi, vestito di nero...
Ero molto curiosa di sapere chi fosse.
Mi sembrava così tranquillo, mi sembrava un angelo.
Ad un certo punto il ragazzo si girò e mi guardò con sorpresa.
Io dallo stupore che si vedeva nel mio viso, lassciai spazio ad un'espressione delusa e scocciata.

-Ah, ma sei tu, il tipo del gatto rompipalle.-

Il ragazzo mi ignorò, si girò e continuò a pregare.

"Certo che è proprio diverso dal sogno.
Beh, effettivamente la storia che ho vissuto era più da shoujo, che da realtà...e vabbè, meglio svegliarsi tardi che mai." Pensavo.
Io mi feci il segno della croce, feci una preghiera ed uscii dalla Chiesetta.
Camminai fino al solito albero, mi sdraiai sotto di questo e cominciai a fare pensieri stupidi.

"Sembra stia per piovere."

"Chissà cosa ci sarà per prima lezione."

"Cosa mangeremo a pranzo?..." ecc...ecc...

Nel frattempo mi ero addormentata e mi risvegliai dopo 10 minuti dall'inizio delle lezioni.

Mi alzai di scatto avendo realizzato tutto ciò, e cominciai a correre verso l'aula.

Arrivai davanti la porta e mi sistemai, ma prima di entrare, venni sorpresa dalla professoressa, che mi stava cercando.
Quando mi vide mi squadrò dalla testa ai piedi e mi guardò con occhi infuocati.
Era una signora abbastanza grande d'età, molto fine, ma severissima.

-Signorina Bianca! Come osi fare tardi il primo giorno?!-

- Le chiedo scusa, ho avuto un imprevisto.-

La professoressa mi guardò, si girò e si piazzò dietro la cattedra, volendo fare una piccola presentazione.
Io odio le presentazioni.

-Avanti Bianca! Entra e presentati!-

Io non dubitai ed entrai con passo sicuro.

Allora, questa è Bianca.
Sarà vostra compagna da oggi.

-Bianca, presentati.-

-Non l'ha già fatto lei?- dissi con faccia atona.

Si sentii qualche ridolino e la professoressa si incendiò ancora di più.
Richiamò l'attenzione e disse.

-Come osi parlarmi in questo modo?!-

- Mi scusi, non volevo mancarle di rispetto, semplicemente stavo pensando, che essendo nuova, tutti gli altri professori mi chiederanno di presentarmi, e per i miei compagni sarà una vera scocciatura.
Siccome già mi aveva presentato, ho ritenuto opportuno che non ce ne fosse bisogno.-Le dissi facendo un sorriso di gentilezza.

-D'accordo, il tuo posto è vicino a Lyon.-

-Potrebbe dirmi chi è, gentilmente?-

La prof. Fece segno verso l'ultima fila...
Grazie a quel gesto, ebbi l'occasione di osservare tutti i miei compagni.
Notai con la rabbia nel petto che il tipo con i capelli grigi era mio compagno.

"Sembrava più grande di me..."

"Lo vedi Bianca, è destino." Diceva la vocetta.

"MA che palle è un incubo!"

"Fattene una ragione Bianca...." mi diceva la vocetta.

"Col CAZZO."

"Come siamo volgari oggi...."

...Una Ragazza Impossibile...Where stories live. Discover now