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Caro Tu,
Sono quasi cinque mesi che non ti vedo, che non ho il privilegio di ascoltare la tua voce o guardare i tuoi occhi senza che tu te ne accorga.
Voglio dirti che anche se tu non lo sai, che anche se non ti importa probabilmente, io sto scrivendo un libro, e sarà il libro più bello che abbiano mai scritto. So che è una frase molto egocentrica e forse un po' irrealizzabile, ma tu sai, forse meglio di chiunque altro, che odio fallire.
Mi piacerebbe sapere come stai, se nella tua vita impossibile qualcosa ha trovato il suo posto, se ogni tanto riesci a dormire e se la rabbia che da anni di porti dentro si è un po' attenuata.
In questi mesi non ho smesso di domandarmi, anzi di tormentarmi con assurdi punti interrogativi.
Ovviamente non ho trovato risposte abbastanza soddisfacenti affinché tu potessi finalmente uscire dalla mia testa.
Un giorno sei semplicemente uscito dalla porta, e non hai preso neanche la valigia. Mi hai lasciato tutte le tue cose, i tuoi pensieri, i tuoi ricordi, la tua risata, i tuoi nei e il tuo odore.
Hai portato via tutto quello che apparteneva a me, il caldo di Agosto, il sapore del mare, la spensieratezza.
Hai lasciato marcire l'estate nei primi giorni di Settembre, mi hai sfiorata un'ultima volta, una sera, quando il sole tingeva il nostro viso di rosso, poi le porte dell'autobus si sono chiuse e tu non ti sei più voltato.
Quella sera mi hai lasciato con una promessa, tu che non le mantieni mai e io che finisco per crederci sempre. Quando non è stata mantenuta ti ho scusato, dando la colpa all'alcol o all'erba.
Non ero pronta a perderti. Questa è la verità che non si ammette mai.
Sai forse eravamo talmente tanto spaesati da quello che ci stava succedendo che quando le cose hanno iniziato a precipitare, invece di rincorrerci siamo rimasti fermi a guardarci.
O forse più semplicemente ti sei stancato, hai detto basta.
Probabilmente è anche colpa mia, non ti ho chiesto di restare o forse tu non hai compreso i miei occhi lucidi quando ti sei allontanato.
Sono sempre stata convinta che prima o poi ci saremmo rincontrati. Quel giorno non ho smesso di guardarti negli occhi per cercare una conferma, un briciolo di sentimento che mi desse la forza di sperare ancora in noi. Quando sei uscito sbattendo la porta, lasciandomi lì con i miei occhi che guardavano il vuoto, ho pensato che in fondo nei tuoi ci avevo sempre e solo visto il riflesso di quello che provavo io.
Eppure io ti sento. Sento quella connessione tra di noi, quel filo rosso che ci unisce quando ci allontaniamo troppo, quella scintilla che scocca ogni volta che ci sfioriamo o incrociamo i nostri sguardi anche se per pochi secondi.
E se a legarci fosse la vita stessa?
Quando mi chiedono come va rispondo che va meglio, che sto meglio.
In realtà non lo so come sto. Cerco di arrivare a fine giornata senza pronunciare il tuo nome.
Come si può fare finta che non sia successo niente quando si era convinti di aver trovato la persona giusta? Quando si sentiva che il destino ci aveva azzeccato?
Ho passato molto tempo a cercare spiegazioni, quelle che tu non hai mai saputo o voluto darmi; quindi non te la prendere per quello che sto per dire, mi ci sono voluti mesi per arrivare a questa conclusione: vorrei davvero che tu quel giorno non mi avessi rivolto parola, ti cancellerei volentieri.
Credimi quando dico che non sono arrabbiata, vorrei solamente svegliarmi e non trovarti in dettagli, in leggeri particolari che fanno parte delle mie giornate.
Sai, forse avevi ragione tu, c'è stato un momento in cui io e te eravamo simili, quando io riempivo di scritte ogni superficie della mia camera per non soccombere all'ansia e tu colpivi sempre più forte quel tuo armadio mezzo rotto, sentendoti colpevole di una vita che non ti sei scelto, che ti ha spezzato.
Vorrei tanto non mi avessi aperto i tuoi ricordi, vorrei non mi avessi mostrato quelle cicatrici.
Vorrei sentirmi libera di poterti odiare.
E invece tu mi hai fatto conoscere il tuo dolore.
Vorrei che ti avessero dato l'opportunità di crescere.
Ormai però, non importa più quello che vorrei o non vorrei
Tra un po' chiuderò i conti con la scuola, deciderò chi tenere accanto a me e chi congedare, proverò a concedermi il lusso di ricominciare.
Chi lo sa se questi sono gli ennesimi propositi che verranno cestinati o se per una volta smetterò di guardarmi indietro.
Ho capito però, che non ho bisogno di qualcuno a mio fianco per sentirmi bella o felice, avrei solo voluto, qualche volta, avere te, ma non sì può.
Per sempre Tua.

Tutto quello che non so dirti Where stories live. Discover now