Capitolo 6

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Narratore P.O.V

Valer inizió a frugare nella sua borsa. I due ragazzi presenti nella stanza erano perplessi. Non avevano idea di cosa avesse potuto cacciare fuori da là dentro.
Sarebbe stata un'arma? Una strana creazione? Un chip capace di stordirti? Nessuno lo sapeva.
".. et voilà!" Aveva finalmente trovato ció che stava cercando. Agli inizi era un semplice groviglio di fili e ramificazioni varie ma, dopo averlo sistemato tutto sul comodino, era tutto piú chiaro.
Era una testa di animale, un lupo per precisione, con dei fori per gli occhi e la bocca. Era poggiato su una base di legno da partivano altri fili, collegati tutti ad un unica presa. La ragazza tiró fuori un telecomando con un unico bottone e lo premette. Dopo non molto, tutti i fili collocati dentro quella base di legno iniziarono a lampeggiare e la testa parló: "Venite, venite! Bambini e bambini! Uomini e donne! Venite, venite , ammirate! Ammirate , ammirate e osservate questi spettacoli di luce!!" I suoi occhi si aprirono e la sua bocca si spalancó.
"Rha-ha-ha-hawr!! 'Sera , sera , piccoli infanti! Scusate , scusate per lo spavento! Ma non lasciatevi ingannare! A tutte noi bestie piace scherzare! Raccoglietevi , raccoglietevi a tonnellate , che ecco che arrivano le pennellate!!"
E si spense.
"Lo so, non è molto ma almeno..non è distante dal lavoro di mio padre."
"È bellisimo" dissero entrambi i ragazzi in coro.
Valer arrossí. "Aw andiamo! Non è niente di che!.."
"Ma va'!!" Disse jeff. "Andiamo ora, dobbiamo festeggiare!! Festeggiare per la tua grandissima creazione!!"
"A proposito, com'è che si chiama?" Chiese Hamilton, mentre si avvicinava a Valer.
"Um.. non ne sono sicura. Non ho avuto tempo per pensare ad un nome.."
"Che ne dici di Valer? Andiamo, cosí sarai ľ occassione di essere ricordata col tuo nome!"
Valer rise. "E che Valer sia allora!!"

I ragazzi risero e scherzarono ancora per poco. Ormai erano le undici, e il giorno dopo sarebbero inizate le lezioni. E cosí via, tutti scattarono nei loro letti. Tutti peró, a parte il solito..
Hamilton non si diede limiti. Sapeva che prima aveva fatto del male a Valer, facendola finire in una situazione del genere contro la sua volontà. Ma non volette darsi limiti. Sgattaioló nel letto di Valer appena i due ragazzi si addormentarono.
"Hm..." brontoló. "Sei ancora morbida e consistente come prima, honey.." Bofonchió, mentre poggiava le sue mani rozze sui fianchi della povera ragazza.
"Buona notte~"

The Weirdest AccidentWhere stories live. Discover now