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Il suo profumo.

Il suo cazzo di odore addosso non mi aveva fatto chiudere occhio.

Le sue mani su di me, la sua pelle bianca a contatto con la mia, le sue labbra carnose sulla mia bocca, i suoi occhi profondi, per tutta la notte, senza dormire.

Ricordi così vividi da poterli toccare con mano, da poterli sfiorare, vivere.

Sbattei le palpebre con forza tanto da farmi male agli occhi, li strizzai e realizzai che ero sola e lui non era li con me.

A volte l'amore è così forte che ci distrugge.

Sbuffai e mi misi a fissare il soffitto nervosa, il buio invadeva ancora interamente la camera, ad eccezione dei riflessi di luce che si proiettavano sulle pareti.

Mi districai dalle coperte e guardai lo schermo del telefono dove era segnata l'ora: erano le cinque e trenta e pensavo a lui.

Avrei bisogno di lui, di noi sdraiati su un prato, abbracciati, a ridere, a litigare, a farci il solletico, a fare i coglioni.

E a baciarci.

****

E la domenica passò così, iniziata male e finita peggio, visto che ero stata davanti a una pagina di storia per due ore senza concludere un bel niente.

Nulla riusciva a distrarmi dal mio pensiero fisso, neanche la musica, neanche Damon Salvatore, forse un terremoto o un uragano avrebbero fatto la differenza.

Inutile aggiungere che fui intrattabile per tutto il giorno e mia madre non mi scassò più di tanto, quindi si prevedeva una catastrofe.

Non avevo chiamato Arianna, mi ricordavo fin troppo bene, nonostante l'alcool in circolo nel mio organismo, che le avevo confessato di amare lo stesso ragazzo di cui lei era innamorata.

Non poteva chiedere al mondo un'amica peggiore di me, mi sentivo quasi un verme a rubargli il ragazzo che amava da una vita.

È proprio vero che All'amor non di comanda, e noi eravamo il classico esempio.

E mi chiedo: Ci sarà un posto dove l'aria non parla di te?

La risposta è no, la mia camera è impregnata del tuo profumo, come la mia pelle e le mie ossa.

Ma alla fine non dovrei lamentarmi perché voglio profumare di te, voglio sapere di te, e non so neanche io il motivo, è come un ossessione, sto diventando come quel pazzo di Grenouille di Suskind.

"Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi."

Stavo vaneggiando se a mezzanotte ero china sulla scrivania a leggere questo libro che mi invitava ad ammazzare uomini con un irresistibile profumo addosso.

Lasciai perdere il libro e mi barricai sotto le coperte, al sicuro, pensando a quella persona che non c'è e che vorrei accanto.

****

Arrivare a scuola puntuale fu un compito arduo, tanto che dovetti sperimentare una maratona di prima mattina con lo stomaco che faceva le capriole.

E poi lo vidi, la sigaretta tra le labbra, l'aria da ribelle e quella giacca di pelle che gli stava da Dio.

Mi avvicinai titubante, stavo sviluppando una dipendenza cronica dalle sue labbra, dal suo profumo, dai suoi occhi, dal suo sorriso, merda ero da ricovero.

Deglutii a qualche metro da lui che, sentendosi osservato con insistenza, si giro verso di me rimanendo con la marlboro a mezz'aria, stupito, e prese anche lui a fissarmi, senza però venirmi incontro.

Un bacio tra amore e odioWhere stories live. Discover now