Alzò le spalle come se non le interessasse nulla:"Ho ottenuto quello che volevo." rispose sventolando i soldi davanti al mio viso per poi intascarseli.
"Sei una stronza." alzai la voce facendo voltare verso di noi alcuni medici.
"Attento a quello che dici Harry. Posso far finire nella merda te e tua figlia con una sola telefonata."
"Vattene!" urlai scattando verso di lei.
Due mani mi presero per gli avambracci trattenendomi:"Harry, lascia stare." disse la voce del mio amico.
Mi voltai verso di lui:"Hai sentito quello che ha detto?!" gridai.
"Sì, per questo sono uscito dalla stanza. Calmati adesso e lasciala perdere."
Respirai pesantemente prima di correre in bagno e lavarmi il viso con acqua gelata. Mi guardai allo specchio e mi resi conto che la testa mi girava come un vortice. Sbuffai pesantemente quando il fiato iniziò a mancare, e io presi a tremare. Non poteva succedermi di nuovo. Era il terzo attacco di panico in pochi giorni. Non volevo mi succedesse di nuovo perchè era davvero spaventoso e io avevo paura. Poggiai la schiena contro le piastrelle gelate e mi lasciai scivolare contro di esse. Una volta seduto a terra portai le ginocchia al petto e le avvolsi con le braccia.
La porta del bagno si aprì:"Scusi non credevo fosse occupato!" -si richiuse per poi riaprirsi velocemente- "Harry che ci fai qui?"
Avevamo litigato per il bacio, ma ero contentissimo che Miriam fosse lì. Arrivava sempre al momento giusto.
Avanzò verso di me e si accovacciò alla mia altezza:"Ti senti bene?"
Scossi la testa strizzando di più gli occhi quando il petto prese a bruciare.
Si sedette velocemente accanto a me e mi prese la mano:"Ti sta succedendo di nuovo?" -annuii- "Come mai? Diana sta male?" domandò.
Provai a rispondere ma non ci riuscii così scossi la testa.
"Cazzo, oggi è lunedì! È passata Amy vero?" -mimai un si con la testa e tentai di respirare più profondamente, ma il mio tentativo si rivelò del tutto inutile e mi uscì solo un lamento roco dalle labbra- "Harry è finito tutto con lei. Ha avuto quei maledetti soldi, quindi ora non ha più nulla a che fare con te." mi rassicurò lei.
"O-odio quando mette in mezzo Diana." -ansimai stringendo di più la sua mano- "Non...non riesco a respirare." mi lamentai.
"Sdraiati qui." -allungò le gambe e mi fece poggiare la testa su di esse- "Cerca di respirare piano. Sono qui con te, non ti succederà nulla." prese ad accarezzarmi i capelli.
Dopo parecchi minuti smisi di tremare e mi sentii leggermente meglio.
"Diana è da sola?" chiese.
Scossi la testa:"C'è Liam." -dissi rapidamente prendendo un grosso respiro- "Che ci fai qui?"
"Fra dieci minuti ho appuntamento con il medico del reparto."
"Come mai?" chiesi perplesso.
"Non ne ho idea. Anzi, è meglio che vada adesso. Stai meglio?"
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𝑹𝒆𝒅 𝒏𝒐𝒔𝒆, 𝑻𝒓𝒖𝒆 𝒍𝒐𝒗𝒆 ||COMPLETA||
FanfictionDiana Styles è una dolce e allegra bambina di appena quattro anni. La sua spensieratezza viene messa a dura prova quando una grave malattia la colpisce. Il giovane padre Harry, che ha avuto la bambina da una relazione ormai finita, si prende costant...
𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 21
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