Capitolo 5.

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Attenzione! Come già sapete il rating è rosso e il linguaggio è forte e abbastanza volgare, ma avviso di nuovo magari preferite non leggerlo.

 Ero nella doccia e gli eventi della scorsa giornata mi stavano inondando la mente. Mio padre voleva Louis nell’azienda e voleva che lo convincessi come facevo sempre. Io non volevo coinvolgerlo in quel casino assurdo, volevo tenerlo al sicuro, ma se non avessi fatto come diceva lo avrebbe ucciso o perseguitato e non volevo gli accadesse nulla. Cosa devo fare? Se lo portassi nell’azienda gli rovinerei la vita in un modo, se non ce lo portassi gliela rovinerei in un altro e forse anche peggiore. Ma io non voglio usarlo, l’attrazione che provo verso di lui è reale, per la prima volta che ho il desiderio di fare qualcosa non voglio farlo perché ne sono costretta.

“Cazzo!” appoggio i palmi e la fronte al muro, la voglia di farla finita mi stava invandendo molto velocemente. 

“Cazzo!” ripeto. E questa volta colpisco forte il muro di fronte a me causandomi dei lividi sul dorso della mano. 

Esco velocemente dalla cabina e indosso l’accappatoio sgattaiolando nella mia stanza, per stasera mio padre mi ha dato via libera, non avrei avuto impegni,potrei anche chiedere a Margaret di passare una bella serata tra amiche. Sì, direi che non è una cattiva idea.

“Pronto?”

“Margaret sono Faith! Ascolta ti va uscire un po’ questa sera? Non ho nulla da, uhm, studiare e volevo passare una serata diversa”

“Uh certo Faith, mi piacerebbe molto! Una discoteca?”

“Perfetto, passi per le dieci e mezza?”

“Certo, a dopo!”

Non potevo crederci, per una volta potevo fare tutto quello che le ragazze fanno senza preoccupazioni. Era una bellissima sensazione. Vado nella cabina armadio e guardo i miei vestiti. Nero, solo ed unicamente nero, ma soprattutto provocanti, da puttana, come diceva mio padre. Cosa posso mettere? Non mi va di andare in discoteca e magari ritrovarmi ‘a lavorare’. Decido di cercare qualcosa nei vestiti di mia madre, ha lasciato qui alcune cose prima di scappare da qui e andare a vivere non so in quale paese sperduto. La rabbia torna di nuovo a ribollire nelle mie vene e mi viene di nuovo l’idea di tirare pugni al muro. Ma non lo faccio, riesco a contenermi. Appena apro l’armadio mi salta all’occhio un bellissimo vestito grigio senza spalline. Lo prendo dalla stampella, è un tubino con un cinturino nero che si chiude a fiocco dietro la schiena e lascia quest’ultima scoperta per la maggior parte. Mi domando come poteva mia madre indossare un simile abito, voglio dire, è bellissimo, ma lei era un tipo da jeans e maglione, non da vestitini e tacchi alti, ma forse è proprio per questo che mio padre la notò quella notte. Spulcio ancora un po’ nell’armadio e trovo una grande scatola con scritto “old”, il buon senso mi dice di non aprire ma la curiosità ha la meglio su di me. Rimuovo con cura il coperchio e sbarro gli occhi quando mi rendo conto di quello che c’è lì dentro. E’ pieno di disgustosi vestiti che coprono poco e niente, magliette scollatissime, gonne di pelle inguinali, calze a rete, completini intimi volgarissimi e tacchi che dire alti è riduttivo. Nell’angoletto c’è una scatolina, è piccola, la apro e trovo tutti pacchetti argentati, scavo ancora un po’ all’interno della scatola grande e trovo in essa oggetti che non mi sarei mai aspettata di vedere, oggettini erotici, chiamiamoli così. Non potevo o non volevo crederci, prendo il coperchio della scatola e chiudo tutto, con rabbia la sollevo dal pavimento e scendo furiosamente le scale “PAPA’!” urlo con tutto il fiato che in corpo in maniera isterica, le lacrime inondano i miei occhi e scendono leggere sul mio viso “PAPA’! DOVE CAZZO SEI?”. Sembravo indemoniata, delusa, irritata,non lo so, ma avevo bisogno di spiegazioni e anche subito.

“Faith modera i toni!”

“Stai zitto!” urlo sorprendendo entrambi “che cazzo vuol dire questa merda? Papà dimmi che cazzo vuol dire!” Le lacrime che non la smettevano di sgorgare, le mani che mi tremavano e l’uomo che avevo davanti mi guardava quasi con panico negli occhi. Sarà starà stata la prima volta.

GAME OVER || FF Louis Tomlinson ||Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang