Capitolo: 26

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Carl uscì di casa e fece qualche metro a piedi, Negan non sarebbe mai venuto a prenderlo davanti a casa sua, non avrebbe certo rischiato di farsi scoprire dall'intera famiglia Grimes.
Carl vide l'auto di Negan in lontananza, così smise di camminare ed attese che il mezzo si fermasse di fianco a lui.
Il boss abbassò il finestrino dal lato del passeggero e salutò Carl con un sorriso.
"Ciao ragazzino"Lo salutò l'uomo.
Il ragazzo aprì la portiera e si sedette al posto del passeggero, Negan si slacciò la cintura e si chinò per baciarlo.
Carl gli avvolse le mani intorno al viso e se lo tirò contro, l'uomo appoggiò una mano contro la portiera e l'altra contro il fianco del ragazzo.
Si separarono qualche istante dopo e Negan gli lasciò un secondo bacio, questa volta sulla guancia rossa.
"Andiamo" Disse l'uomo riavviando il motore sfrecciando lontano da sguardi indiscreti, Carl puntò lo sguardo dritto davanti a se e si strofinò le mani sudate contro i jeans.
"Al Santuario?" Domandò il ragazzo.
Negan scosse il capo e sbuffò una risata.
"Certo che no, andiamo a casa mia" Rispose l'uomo come se fosse stata una cosa ovvia.
Il ragazzo lo guardò con un sopracciglio inarcato.
"Ma allora perché la scorsa notte sei...siamo andati in un hotel?" Domandò ancora Carl, se Negan aveva una casa perché aveva bisogno di un altro luogo per rilassarsi?
L'uomo sollevò le spalle.
"Nessun motivo, certe volte ne ho bisogno" Rispose Negan, svoltando alla propria destra.
Davanti a loro c'era una piccola villetta bianca, con un grande prato verde, simile in tutto e per tutto alla casa in cui viveva Carl, solo che quella del boss era decisamente più grande.
L'uomo parcheggiò e spense il motore.
"Andiamo" Disse Negan scendendo dalla macchina.
Carl prese il proprio zaino e scese appoggiando i piedi sull'erba verde.
"Bella casa" Si complimentò il ragazzo sorridendo.
"Grazie" Disse l'uomo infilando le chiavi nella serratura, questa scattò immediatamente e la porta si aprì.
Negan lasciò entrare Carl e poi si richiuse la porta alle spalle.
L'entrata dava sul salotto, composto da un divano in pelle nera posto davanti ad un televisore, due poltroncine e un tavolino.
Il tutto era appoggiato ad un tappeto peloso bianco dall'aria decisamente morbida.
Attaccati alle pareti c'erano diversi mobili in legno bianco, tutto molto elegante.
"Wow..." Sussurrò Carl guardandosi attorno.
"Ti piace?" Gli domandò Negan.
Carl annuì, seguì l'esempio del boss e si sfilò le scarpe, poi prese a camminare per la stanza.
Negan sorrise e gli indicò il divano.
"Siediti pure, la cena arriverà tra qualche minuto. Vuoi vedere un film mentre mangiamo?" Domandò Negan spostando alcuni cuscini dal divano.
Carl annuì ed appoggiò lo zaino di fianco al divano.
"Quello sembra pesare più di me..." Disse Negan indicando con l'indice lo zaino nero di Carl.
Il ragazzo abbozzò una risata.
"Credo che pesi più di te" Rispose Carl.
Negan lo sollevò e lo appoggiò su una delle due poltroncine.
"C'è anche un cambio, sai per domani mattina..."Disse Carl abbozzando un sorriso.
"E i soldi per la cena" Continuò Carl alzandosi in piedi ed andando a prendere il portafogli dallo zaino.
Negan gli afferrò la mano e lo bloccò.
"No, assolutamente no" Continuò Negan spingendo il ragazzo verso il divano.
"Ma Negan..." Continuò Carl.
L'uomo lo fece sedere sul divano e lo zittì con un bacio.
Il campanello suonò e Negan andò ad aprire la porta, un ragazzo gli consegnò due pizze e prese il denaro.
"Mai visto zombieland?" Domandò Negan passando le pizze a Carl.
Il ragazzo scosse il capo e l'uomo sorrise.
"È ora di vederlo"

I due si sedettero sul divano ed iniziarono a mangiare.
"Come mai niente patatine?" Domandò Negan.
Carl sollevò un sopracciglio. L'uomo indicò la sua pizza.
"Tutti i ragazzini della tua età la prendono con strani condimenti" Carl sollevò le spalle.
"Ho sempre mangiato questa...nessun motivo, abitudine, credo..." Rispose Carl appoggiando la fetta triangolare sul cartone umidiccio.
"Mai assaggiato un'alta pizza? Davvero?" Carl annuì un poco imbarazzato.
"Vuoi assaggiare?" Domandò Negan indicando la propria pizza al salame piccante.
"Non lo so... è molto piccante?" Domandò il ragazzo guardando l'uomo in viso.
Negan sorrise.
"Il giusto" Carl sbuffò una risata e si lasciò andare ad un sorriso, poi annuì.
Il boss avvicinò la fetta triangolare alle labbra del ragazzo, che aprì un poco le labbra ed aiutandosi con le mani diede un piccolo morso.
Immediatamente il sapore piccantino lo investì.
Sentì le guance arrossarsi.
Negan gli passò un bicchiere di coca-cola e Carl bevve con ingordigia.
"Ma come fai?" Gli domandò il ragazzo prendendo un pezzo della propria pizza per cancellare il sapore della precedente.
Negan sorrise.
"I miei uomini dicono che sono figlio del diavolo" Carl sbuffò e prese un sorso della propria bibita.
"Hai la lingua fatta d'acciaio" Disse Carl puntando lo sguardo sul televisore. I due protagonisti avevano appena trovato un furgone di merendine.
"Non solo quella" Rispose Negan passando una mano fra i capelli del ragazzo.
Carl si voltò a guardarlo.
"Era un allusione a...?" Domandò Carl senza terminare la frase ed incrociando le gambe sul divano.
Il boss sorrise.
"Sono un uomo, vivo per le allusioni sessuali" Rispose Negan prendendo un sorso di birra.
Carl arrossì e puntò lo sguardo sul televisore.
"Non bevi nemmeno la birra? Vino?" Domandò ancora Negan, stupito dal comportamento così responsabile del ragazzo.
"Papà dice sempre: Niente fumo, alcool o droga, quindi no, niente birra o vino" Rispose Carl sorseggiando la sua coca-cola.
"Papà dice anche di non frequentarsi con dei criminali?" Domandò Negan portando lo sguardo sul ragazzo.
Carl buttò gli occhi al cielo.
"No, è sottinteso" Il boss sbuffò una risata ed avvicinò il collo della bottiglia alle labbra di Carl.
"Un sorso, devi goderti la tua adolescenza! Avanti" Lo incitò l'uomo.
Il ragazzo sbuffò e prese la bottiglia fra le mani, ne osservò il contenuto per qualche istante, ma alla fine si lasciò convincere dallo sguardo ammaliatore di Negan.
Appoggiò l'anello sulle labbra e prese giusto un sorso di birra, quando il liquido entrò in contatto con la sua lingua il ragazzo storse il naso.
"Non so che cosa ci trovi... è la stessa che beve mio padre" Disse infine osservando il logo sulla bottiglia in vetro marrone.
"Io ed il vecchio Ricky abbiamo qualcosa in comune!" Esclamò Negan appoggiando la bottiglia sul piccolo tavolino posto davanti a loro.
Ormai entrambi avevano perso interesse per il film.
"Cambiando argomento, quando ti ho fatto rapire ho tenuto il tuo cellulare per un po' di tempo e non ho potuto fare a meno di guardare qualche foto" Iniziò Negan. Carl lo guardò indignato e l'uomo sbuffò una risata.
"Dovevo capire con chi avevo a che fare" Si giustificò il boss.
"E ho dato un'occhiata alla rubrica, non hai molti amici, eh?" Disse Negan.
Carl sollevò le spalle.
"L'unica amica che ho è Beth, i ragazzi della mai età sono degli idioti, ho provato ad uscire con alcuni di loro ma... non sono un granché" Disse Carl prendendo un altro sorso di coca-cola.
"Cosa intendi?" Gli domandò Negan.
Carl fece scrocchiare le dita a disagio e riprese a parlare.
"Pensano solo al sesso" Rispose Carl.
Negan sbuffò una risata e gli circondò il collo con un braccio.
"E io non sono così?" Gli domandò ancora Negan. Carl scosse il capo ed un ciuffo di capelli gli cadde davanti al viso.
"Tu sei...paziente" Concluse Carl.
Qualcuno suonò il campanello, Negan si alzò in piedi e svogliatamente andò ad aprire.
Sull'uscio c'era una ragazza con una sacca nera fra le mani.
I lunghi capelli marroni erano raccolti in una coda alta, gli occhi verdi trasmettevano sicurezza, così come il grande sorriso bianco.
"Enid, vedo che hai riportato a casa il mio tesoro" Disse Negan dopo essersi chinato verso la ragazza ed aver afferrato la sacca
"Ha fatto la brava?" Domandò Negan.
La ragazza annuì. Carl non capì a cosa i due si stessero riferendo.
"Come sempre. Vado, se hai ancora bisogno chiamami pure" Disse Enid salutandolo con la mano.
Negan si chiuse la porta alle spalle e tornò a sedersi di fianco a Carl.
Il ragazzo rimase un attimo interdetto, non sapendo se domandare a Negan cosa ci fosse in quella sacca o rinunciare e sperare che non fosse un serpente velenoso.
"Questa è Lucille" Disse Negan dopo aver aperto la sacca ed aver estratto una mazza da baseball.
"Negan..." Iniziò Carl prendendo un grosso respiro.
Il boss alzò lo sguardo su di lui.
"Chi è Lucille?" Il Salvatore abbassò la mazza e si sedette di fianco a Carl.
"Lucille..." Iniziò Negan abbassando il capo.
"Lei era mia moglie"

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