Capitolo 1 Laura Flamme

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- Laura, tesoro, allontanati da lì! E' pericoloso! - una donna dai lunghi capelli neri come la pece si avvicinò ad una bimba sui 4 anni, seduta accanto ad un falò.

- Ma mamma, non mi fa paura. - disse ingenua la piccola.

La madre le accarezzò i capelli corvini - Si, ma lui ti farà del male. -

Laura alzò le spalle e girò la testa, incrociando i suoi occhioni con quelli di una bambina, una bambina dai capelli castani con tanti boccoli, una bambina dai bellissimi e profondi occhi blu.

Erano passati dodici anni da quella serata. Ora Laura era una studentessa liceale di 16 anni, pochi amici, un po' timida ma molto intelligente per la sua età.

Era seduta davanti alla sua finestra, a fissare le stelle che brillavano nel cielo - bruciavano - le piaceva precisare, pensare che a milioni di anni luce di distanza quelle stelle bruciassero...La facevano in qualche modo sentire meglio. Aveva sempre pensato alle parole della madre "Ma lui ti farà del male". Strano ma vero, il fuoco non le aveva mai fatto male. Laura Flamme non si era mai scottata in vita sua.

Il cellulare rosso vibrò, annunciando l'arrivo di un messaggio "Domani ti aspetto davanti a scuola, vedi di essere puntuale, Annie". La sua amica Anne, sempre ansiosa, sempre dolce. Erano amiche dall'asilo.

"Ci sarò, tranquilla :)" spense il cellulare svogliatamente, non aveva voglia di ricevere altri messaggi. Non aveva voglia di sentire la gente.

Accese una candela e si concentrò sulla fiammella che si agitava lieve lieve. Socchiuse gli occhi, fissandola intensamente. D'un tratto al fiammella cominciò ad agitarsi violentemente, fino a dividersi in altre due fiammelle. Laura era capace di farlo da quando aveva 8 anni. E non si era ancora spiegata il perché.

La mattina dopo si svegliò in ritardo.

- Cavolo! - gridò, guardando la sveglia luminosa sul comò di legno chiaro. Corse in bagno dove si sciacquò la faccia, si lavò, indossò in fretta la sua maglietta preferita, una T-shirt rossa con lo scollo a V ed una frase "Dreams are forever", i jeans a sigaretta neri e le ballerine rosse, in tinta con la maglia. Si legò i capelli neri in una treccia che le ricadeva sulla spalla, e, prima di uscire, si fissò un attimo allo specchio, guardandosi gli occhi: occhi nocciola ma in qualche modo inquietanti per via di quelle strane pagliuzze rosso sangue presenti vicino alla pupilla. Le aveva fin da piccola, fin da quando era nata. Forse era per questo che aveva pochi amici: avevano paura di lei.

Prese la borsa di pelle e corse fuori di casa, dirigendosi verso la scuola che era a due passi da lì.

Una ragazza dai capelli ricci, biondo cenere e piena di lentiggini la stava aspettando battendo i piedi calzati da logorate converse nere.

- Alla buon ora! - la salutò Anne.

- Scusami, Annie, ho cercato di fare il più in fretta possibile! - si scusò Laura, cercando di riprendere fiato.

- Fa niente...Andiamo, su, che perdiamo al prima ora! - la spinse verso il cancello principale, quindi entrarono, salirono le scale di corsa e si precipitarono nella classe di storia: il professore non era ancora arrivato.

- Meno male! - esclamò Anne, respirando affannosamente.

- Visto...anf...Che avevi da preoccuparti? - le sorrise Laura, ma fu subito fulminata e poi sommersa dalla risata dell'amica.

- Hai finito di ridacchiare, McClaire? - la voce gelida di Jenna Frenns freddò la bellissima e calda risata di Annie.

- Io rido quanto mi pare, Frenns. - la rimbeccò Annie, guardandola storto.

Nature ~ KeaynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora