la vera bellezza

66 2 0
                                    


IL GIORNO DOPO ...

Mi svegliai a causa dei rumori che provenivano dal piano terra. Le palpebre dei miei occhi a stento riuscirono ad aprirsi. Mentre stavo alzando le mani per allungare quelle poche coperte che restavano sopra al mio letto, mi sentii toccare al petto dal braccio di Anna, che involontariamente lo stava stendendo sul mio corpo. Girai di colpo il capo e la vidi nuda. Mi voltai di istinto dall'altra parte, mettendomi di spalle. Appoggiai le mie mani sul mio viso. Ero sconvolto, per un attimo mi ero dimenticato quello che era successo ieri sera con lei. L'unica cosa che potevo o che mi era concessa era pensare e così feci: E adesso che mi inventerò? Ma soprattutto che dirò ad Archie? Ecco la fine della mia carriera a causa del mio amico che mi aveva messo proprio lui in questa situazione compromettente. Ma la vera domanda: è che farò quando Anna si sveglierà? Devo pensare, pensare, pensare ... e mi premevo il palmo della mano sulla fronte, sperando che funzionasse a qualcosa, ma tutto inutile.

Ormai l'unica cosa che mi restava era prendere più tempo possibile e non farmi vedere da nessuno.

Chissà potrei rinchiudermi nella mia serra?

No la porta!: esclamai ad alta voce, come se anche quello che stavo pensando uscisse dalla mia testa e si ribellasse ai miei comandi.

Guardai con la coda dell'occhio se le mie parole avessero in qualche modo svegliato Anna, ma fortunatamente non successe.

Archie aveva chiuso ieri notte la porta a chiave. L'unica possibilità che avevo era quella di attestare se fosse ancora chiusa. Presi il lenzuolo del mio letto, ormai caduto a terra e mi coprii il busto. Questo gesto non avrebbe compromesso il mio piano, perché Anna non sentii nulla o almeno così credevo e speravo.

Mi avvicinai alla maniglia e con tutto me stesso pregavo che non facesse nessun tipo di rumore o che almeno la porta fosse aperta. Ma mi illusi, la girai ma la porta era ancora chiusa.

C'erano solo tre le possibilità:

1) Archie si era scordato

2) L'aveva fatto apposta e sperava che io lo supplicassi di aprire questa dannata porta

3) Aveva paura della mia reazione e faceva bene

Ormai stufo di questi giochi puerili tra me ed Archie mi sedetti sul mio lato del letto e appoggiai il gomito sulla mia gamba e la mia mano sotto al mio mento per pensare, mentre l'altra mano stringeva a sé il lenzuolo per coprirmi dagli occhi indiscreti di Anna quando si sveglierà.

<Che pensi?>: sentii una voce che proveniva dietro alle mie spalle, ma poi si aggiunsero anche le sue mani che accarezzavano dolcemente il lenzuolo.

Risposi senza aver il coraggio di guardarla negli occhi:<a niente, per la prima volta non riesco a dare una spiegazione a quello che sta succedendo dentro di me e fuori. È come se avessi paura, ma poi essa viene oppressa dalla rabbia che porto fin quando ero bambino. La rabbia di non essere compreso, aiutato o almeno ascoltato, ma le mie parole resteranno e saranno sempre vane>.

Anna non rispose, ma sentivo solo le sue mani che si stringevano al mio petto e il suo volto vicino alla mia spalla.

<Non mi dici che ti abbatterai così? C'è sempre una soluzione specialmente quando hai qualcuno che ti ama quanto ami tu te stesso>.

<Lo noto solo io che stiamo solo dicendo smancerie da ieri sera>

<Perché ti dispiace?>

Risposi sorridendo. Anna era unica: riusciva sempre a vedere la parte più buona di me, qualcosa che nemmeno Archie ci riusciva dopo tanti anni.

<Voglio essere sincero, che vogliamo fare adesso?>

<Ti lascio una libera scelta, usa la tua immaginazione>

<Cosa?! No, no >: rispondevo guardandola dritto negli occhi. Quella donna adesso mi beffar dava anche.

<Siamo seri, intendevo che cosa dovremmo dire agli altri?>: chiesi.

<Nero Wolfe in imbarazzo, mi devo stupire per le mie doti>

<Sono serio>

<Come fai a rimanere serio in una situazione in cui io sono nuda e tu coperto da un lenzuolo>: Anna rispose ridendo ad alta voce.

<Proprio in una situazione come questa dovremmo essere seri>

<Va bene, va bene>: disse abbracciandomi da dietro.

<Potremmo per iniziare non farci vedere in queste condizioni, quando Archie aprirà la porta>

<Se lo farà>

<Si, sono sicuro che lo farà, altrimenti ...>

<Altrimenti?>

<Devi proprio ripetere tutte le parole che dico>

<Se ti dà fastidio, me lo dici che continuo>

<Non ho capito>

E girai tutto il corpo verso di lei. La guardai dritto negli occhi e rimasi fermo ad ammirarla, come un poeta che guardava con ammirazione la sua musa ispiratrice.

<Dove sono i vestiti?>

<Mi baci>

<I vestiti>

<Un bacio>

<Qual è il senso di baciarti? Non puoi impormi niente e non avrebbe nessun significato un gesto di amore richiesto con un ricatto>

<Fallo e basta>

Non ebbi nessuna possibilità e la baciai. Si sentì la porta aprire e Anna mi spinse all'indietro e mi diede uno schiaffo, menomale che c'era il materasso altrimenti sarei caduto sicuramente per terra. Sentimmo dei passi che si allontanavano dalla stanza. Li riconobbi ed erano quelli del mio cuoco. Sicuramente Archie per paura di quello che gli avrei detto o fatto, aveva mandato il cuoco.

Anna prese i vestiti da sotto il letto e li posò sopra da esso.

<Scusami, ma non ti volevo compromettere proprio di fronte ai tuoi amici>

<Anna sei un genio! Potremmo comportarci con indifferenza al di fuori di questa camera, e invece qui potremmo essere ...>

<Intimi>

<Non la smetterai mai di non farmi finire la frase?!>

<Te l'hanno mai detto che sei proprio un amore quando ti arrabbi>

<No, solo quando mi chiudono a chiave in una stanza e mi ritrovo con un solo lenzuolo>.

Anna non continuò, anzi la vidi anche un po' in imbarazzo.

<Prima di mettermi i vestiti, volevo chiederti come ti sembro?>: chiese con vergogna.

<Come mi sembri?>

<Si>: rispose dandomi le spalle e vestendosi. <Ti sembro bella?>: continuò.

Mi avvicinai a lei e questa volta fui io ad abbracciarla da dietro. Risposi:<Non siamo noi a scegliere come vogliamo essere. Altrimenti tutti saremo con i capelli biondi, occhi celesti>. La abbracciai sempre più stretta, baciandola lungo la schiena e continuai:<Tutti siamo belli, ma pochi riescono a vedere la vera bellezza che sta dentro di noi>.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

LA PAURA DI ESSERE AMATI è Più GRANDE DI QUELLA DI MORIRE ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora