•②: PRIMA MATTINA 🔆

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{Jungkook's P.O.V.}

Nuova mattina, nuovo giorno.
Credo che anche oggi dovremo attuare una nuova missione, incaricatasi da Namjoon.
Mi stropiccio un po' gli occhi per poi fare un sospiro e alzarmi. Ancora barcollante, apro il mio armadio e cerco qualcosa da mettermi. Prendo una maglietta bianca e dei pantaloni neri, poi sopra ci metterò una felpa dello stesso colore. Prendo il tutto e vado in bagno a prepararmi.
Mi tolgo la maglietta del pigiama e la canottiera, per poi notare i segni violacei marchiati sulla pelle del mio collo. Traccio una linea immaginaria su di essi e ripenso alla serata di ieri.
Jimin e Taehyung hanno avuto la fantastica idea di uscire, proprio quando non ne avevo voglia, e mi hanno obbligato ad andare con loro.
Proprio ieri ho avuto una missione molto faticosa che mi ci ha impiegato mezza giornata. Il pomeriggio, quando sono tornato, non ho potuto riposarmi perchè Namjoon mi ha dato il compito di fare ricerche su una ragazza, la figlia di un tipo ricco con cui ha alcuni debiti. Il suo piano è quello di prendere in ostaggio la ragazza e di ricattare suo padre con lei, eliminando tutti i debiti che hanno.
Jimin e Tae avevano avuto la giornata libera per oziare sul divano tutto il giorno e sprofondare nel mondo delle serie tv e la sera hanno avuto voglia di fare qualcosa: uscire. Ma non solo loro due, pure io, già abbastanza stremato dal resto della giornata. E come già non volevo vedere loro ma solo il buio delle mie palpebre chiuse, dovevo vedere anche altra gente, perlopiù sconosciuta.
Sono anche riusciti a convincermi di bere.
«Ma si...nulla di che,Kookie,solo qualcosina per allentare la tensione e lo stress» mi continuavano a ripetere. E io, da coglione, accettai.
Non bevvi molto, altrimenti non mi ricorderei praticamente nulla, anche se ormai l'alcol, su di me, ha poco effetto. Con tutte quelle serate che ho passato, non c'è nemmeno più gusto o divertimento. Solo quando c'è bisogno di dimenticare oppure di staccare un po'.
Fatto sta che dicevano che dovevo solo divertirmi, così siamo andati in un pub, con la sala da ballo e musica a palla. Infatti, la mia idea iniziale era proprio quella di ballare.
Tae e Jimin mi spinsero verso i divanetti, dove c'erano già delle ragazze. Mi fecero sedere e mi portarono subito degli shottini. Io manco volevo berli, o almeno, non quella sera. Avendo già perso un po' la testa, una ragazza ne ha approfittato. Mi ricordo che siamo andati in una stanza, ma non di preciso ciò che successe lì, solo dei ritagli di scene.
Poi, la tipa mi fece bere un po' d'acqua per farmi riprendere, così potei guidare, visto che Jimin e Tae erano praticamente marci. Li ho riportati ognuno nella propria stanza, dovendo mettergli pure il pigiama perchè si erano vomitati addosso. Poi sono tornato nella mia camera.
Continuo a prepararmi, poi, quando ho finito, prendo il telefono e guardo l'ora: le 10:43.
Esco dal bagno e vado in salotto, dove trovo un Hobi con la tazza in mano, a gambe incrociate sul divano con la tv accesa a basso volume, e un Seokjin in cucina che si prepara una colazione come si deve.
«Ma buongiorno, Jungkookie» un piccolo sorriso solare si forma sul viso un po' paffuto di Hoseok, che mi guarda. Io accenno solo un sorrisetto, per poi raggiungere l'altro hyung in cucina e salutarlo. «Siete tornati tanto tardi ieri sera?» inizia a fare la mamma. Sono felice che si preoccupa così per noi, ma deve capire che ormai siamo adulti.
«No, eomma: era circa mezzanotte» dico un po' divertito.
Prendo una tazza dalla mensola e ci verso il caffè avanzato da Jin, per poi unirmi a Hobi sul divano.
Dopo un po', fa la sua entrata nel salotto un piccolo e cute mochi mezzo addormentato e barcollante. «Buon -sbadiglia- giorno» finisce la parola.
Poi va in cucina a cercare qualcosa da mangiare. Ci raggiunge in salotto e si mette di fianco a Hoseok, guardando la tv con noi.
«Yaaaaa!! Ma come fate a vedere il telegiornale?!» esclama d'un tratto, facendomi perdere un battito.
Mi porto una mano al cuore, chiudendo gli occhi e sospirando. Poi li riapro e mi giro verso di lui, che intanto se la ridacchia per la mia reazione. «Comunque ti ricordo che sono più piccolo di te, quindi impara qualcosa» gli rispondo ridacchiando a mia volta.
«Shhhhh!! Fate silenzio, voglio ascoltare!» interrompe le nostre frecciatine Hobi, tenendo gli occhi fissi sullo schermo della tv.
Dopo una decina di minuti, in cui intanto Jimin é tornato nella sua camera perchè troppo annoiato, entra Taehyung insieme a Namjoon, ancora assonnati. Probabilmente si sono svegliati perchè Hoseok ha alzato il volume della televisione per sentire meglio le notizie.
«Buongiorno a tutti» dicono quasi in coro, sbadigliando.
«Ah Nam, proprio te stavo aspettando. Ma Yoongi ancora dorme?» dico alzandomi e andando verso il capo. «Direi che se non è qui di prima mattina, si. Comunque, cosa mi devi dire, Jungkook?» mi risponde.
«Ho altre missioni? Se si, con chi?» dico tutto d'un fiato, preso dalla fretta e dall'euforia di fare qualcosa.
«Wo,wo. Con calma, Kookie. Ancora non so con chi andrai, ma so già cosa farti fare» mi risponde con una calma assurda, mentre aspetta che il caffè esca dalla macchinetta e vada a finire nella sua tazza.
«E cioè??» dico saltellando come un coniglietto. «Una volta, ho pedinato la ragazza di cui ti ho detto di occuparti, e ho scoperto che va spesso in un posto... Una stradina circondata da ciliegi. Un posto davvero figo.
Beh, quando ci andrà, il giorno che ti dirò, dovrai seguirla e vedere dove va poi».
«Mmh...e questo a cosa dovrebbe servire? E poi non lo devo fare già oggi» chiedo confuso, osando. Cioè, non serve a nulla seguire una persona e vedere dove va solitamente: non riguarda nessun tipo di utilità per la missione definitiva.
«Serve eccome. Devi scoprire qualsiasi cosa su quella ragazza, per fare in modo di poterla ricattare quando serve, schiacciando tasti dolenti per lei e facendola soffrire, risucchiandole ogni energia. Magari, il perchè va in quel posto e cosa fa, o scoprire qualcosa sulla sua vita privata, o dove va a mangiare, o dove va a scuola, o dove abita. Tutto. E comunque sono io il capo, quindi decido io cosa farti fare e dove farti andare in missione. Perciò, se ti dico di fare qualcosa la fai, senza controbattere, oppure esci da qui» alza di poco la voce, indicando la porta di uscita.
Sinceramente, non ho la più minima idea di cosa gli sia preso. Solitamente è un tipo tranquillo, che non si fa troppi problemi, ma severo e autoritario quando ce n'è bisogno.
«Ehi Nam! Ma che cazzo ti prende?! Ti girano i coglioni alla cazzo e te la prendi con me, che non centro nulla con le tue cazzate?! Non me ne fotte nulla se a volte posso essere il carino e indifeso "Kookie", perchè anche i conigli possono trasformarsi in bestie» grido, cercando di intimorirlo. Mi guarda dritto negli occhi e ha un'espressione impassibile, come se nemmeno Jin e le sue battute riuscissero a farlo cambiare di una virgola.
Me ne torno in camera mia, a passo svelto e pesante. Il più delle volte mi trattano come il più piccolo di casa, e mi sta anche bene essere il maknae, ma quando esagerano, esagerano.
Intanto che passo per il corridoio, incontro anche Yoongi, che sembra incazzato quasi quanto me perchè svegliato dalle nostre grida.
«La prossima volta non rompete il cazzo a nessuno. Comunque buongiorno» dice senza nemmeno guardarmi o fermarsi, cammina a passo lento stropicciandosi gli occhi. «Non ti ci mettere pure tu» rispondo freddo. Apro la porta di camera mia e la chiudo a chiave. Appoggio la schiena su di essa e faccio un sospiro. Odio quando "litighiamo", perchè poi serve sempre qualcuno che calmi le acque. Naturalmente, questo non mi sembra un caso abbastanza grave.
Vado verso il mio armadio e lo apro.
Magari mi cambio i vestiti, non so. Forse quelli che ho ora fanno un po' schifo...
Metto la mano sulla maniglia e la apro di poco, finché non sento bussare alla mia porta e poi sentire il mio nome.
«Jungkook, apri per favore» lo riconosco dalla voce: è Namjoon. Vorrà fare "pace" con me.
Chiudo tutto e vado verso la porta della camera, girando la chiave in senso antiorario. Apro.
«Che vuoi?» dico con freddezza.
«Ti devo le mie scuse -fa un piccolo inchino- e poi ti volevo dire che andrai in missione con Jimin, questo pomeriggio» risponde lui, abbastanza tranquillo.
«Scuse accettate» dico io, accennando un piccolo sorriso. «Va bene, lo vado a chiamare. Credo che usciremo già adesso, giusto per farci un giro insieme» Continuo.
«Sinceramente non so, perchè Taehyung ha già questa mattina una missione con lui, visto che ieri erano rimasti entrambi a casa» dice lui, mettendosi una mano dietro il capo.
«Ah, allora non importa» dico cercando di chiudere la porta, ma lui la blocca con un piede. «Che vuoi ancora?» dico un po' irritato,
spalancando la porta.
«Non sei geloso vero?» chiede sicuro alzando un sopracciglio. «E geloso per chi? Per Tae? Per Jimin? Ahh, non mi interessa: Jimin può essere amico di chi vuole. Idem per Taehyung» rispondo, un po' sorpreso per la domanda.
Fa spallucce, si gira di spalle e se ne torna in cucina. Io rimango ancora un po' lì, sulla porta, poi esco anche io. Mi dirigo verso la cucina, dove poi trovo uno Yoongi scazzato, un Tae mezzo addormentato e un Hobi che cerca di tranquillizzare il primo, prima che gli venga un attacco nervoso e tiri una sedia all'aria: ha sempre odiato essere disturbato, soprattutto quando dorme. Mentre gli altri hyung stanno chiacchierando sul divano.
«Ehi Nam! Dove abita quella ragazza? E come si chiama?» dico alzando la voce per coprire il suono della tv e quello delle loro voci. «Woo!! Quale ragazza Kookie?» dice Jimin con un visetto malizioso e alzando un sopracciglio. «Ma quella della missione?» chiede Yoongi. Namjoon annuisce con la testa. «Ahh, ma allora non lo possiamo prendere in giro» dice Taehyung accennando una risatina, ricevendo come risposta da me un veloce dito medio.
Mi avvicino a Namjoon. Chino la testa di lato in segno di domanda. «Dai, facciamo così. Visto che sembra tu non abbia nulla da fare, tempo che mi vesto e ti faccio vedere dove abita, ok?» mi risponde tranquillo, con un pizzico di generosità nel tono della voce. Io rispondo di sì con la testa, poi torno in camera mia saltellando.
Chiudo la porta a chiave e mi distendo a pancia in su sul letto, mettendo le braccia dietro la testa e accavallando le gambe. Contemplo il soffitto. Finché non mi ricordo dell'esistenza di un cellulare. Mi giro verso il comodino e allungo la mano per prenderlo.
Lo sblocco e vado a vedere i messaggi. Ne vedo una sfilza che chiedono solo aiuti vari per ricatti, oppure minacce da diversi tipi con cui abbiamo dei debiti.
Per ogni messaggio che scorro faccio un sospiro per la pena che provo per tutti quelli che hanno provato a contattarmi. Poi spengo il telefono e lo butto sul letto.
Sento bussare alla porta. «Ehi Kookie. Io sono pronto, tu?» sento la voce di Namjoon.
«Si,arrivo».

𝑩𝑳𝑨𝑪𝑲 𝑯𝑬𝑨𝑹𝑻 || ʝ.ʝkWhere stories live. Discover now