Capitolo 4 "Destructive mode"

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Era passata più di una settimana da quando Roger si era trasformato, il moro stava pensando a tutte le possibili soluzioni per aiutare John.

Ma per ora sembravano tutte inutili, tutte le proposte i ragazzi gliele avevano cassate.

"Ci deve essere un modo!" Sbottò Freddie con la sigaretta a penzoloni, la situazione non poteva essere peggiore di quella.

"Io ne proporrei una, ma so che non saresti d'accordo..." lo rimbeccò il biondino che si beccò due occhiatacce in risposta.

"Rog, io te l'ho già detto che non sono d'accordo con quel metodo... ne abbiamo già discusso mesi fa!" lo rimbeccò Brian contrariato.

Il moretto era a corto di idee "Roggie, spara..." sbuffò, magari era quella buona.

"Con Johnny ci vuole la terapia d'urto! Non vedo altre soluzioni... Casa sua sembra la farmacia di un ospedale... Ho perso il conto di quanta roba si cala!"

Il riccio lo guardò nuovamente con uno sguardo omicida "Tesoro ci abbiamo già provato!" disse esasperato "E sai bene come è finita..." lasciò in sospeso la frase, suscitando interesse da parte del cantante che lo guardò interrogativo. Cosa aveva combinato John? Non sapeva se voleva saperlo oppure no; Ma forse era meglio che conoscesse tutti i dettagli, seppur probabilmente poco piacevoli.

"Brian! Non con lui presente!" ringhiò sottovoce il biondo, mollando uno schiaffo sulla coscia del proprio ragazzo, il ricciolino si massaggiò il muscolo, adorava quel ragazzo tuttavia spesso era manesco quando era nervoso; Aveva la tendenza a gesticolare sempre, a volte con troppa veemenza.

"Ormai lo ha detto!" lo interruppe il suo migliore amico "Quindi vuotate il sacco! Che ha fatto, di così tanto stupido..." spense la sigaretta nel posacenere e si sedette a gambe incrociate sulla poltrona, attendendo pazientemente che quei due gli spiegassero la faccenda, odiava la gente che non gli diceva la verità neanche se era una bugia a fin di bene. Diventava una vera e propria furia.

"Beh..." balbettò il riccio "Rog ha provato a sequestrargli gli antidepressivi, sei mesi fa... Ma non è andata come speravamo." Sospirò ripensando a quei momenti concitati.

"In che senso non è andata? Non ti seguo..." Il suo cervello senza i dettagli faceva le congetture più fantasiose, doveva sapere cosa era davvero successo.

"Freddie, non sono sicuro che tu lo voglia sapere..." intervenne il batterista "Non ti piacerà... ma ormai è meglio che te lo dica..." si morse il labbro un po' per la rabbia e un po' perchè in quell'occasione si era sentito un incapace, sapendo inoltre le fragilità di Deackie. Ci fu un lungo momento di silenzio, davvero non sapeva come dirgli una cosa del genere senza essere troppo indelicato.

"Ha tentato il suicidio... ecco adesso lo sai... " fu chiaro e lo disse senza giri di parole inutili e poi abbassò lo sguardo sentendosi ancora in colpa per quel tentativo, per fortuna fallito.

Il moro aveva sbarrato gli occhi, non ci voleva credere, ma era perfettamente a conoscenza di quanto il suo ragazzo avesse sempre avuto quel tipo di inclinazione. Forse era davvero lui l'unica cosa che gli impediva di fare dei gesti simili, la sua uscita di scena con tutta probabilità lo aveva distrutto del tutto. Era come un vaso di cristallo ed era andato in mille pezzi, doveva rimetterlo insieme, ma non sapeva ancora come farlo.

"Voglio sapere, cosa ha fatto di preciso... " aveva gli occhi lucidi, ma ricacciò le lacrime indietro, era decisamente doloroso essere informato di quel fatto; però era importante che lo sapesse, così da poter usare le giuste leve una volta che si fosse trovato John di fronte.

"Dopo che gli ho portato via il flacone, mi sembrava che stesse meglio, ma mi sbagliavo. Ha resistito una settimana." al biondo si serrò lo stomaco nel ricordare, avrebbe preferito non farlo.

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