Capitolo 18

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Marco gesticolava parlando animatamente con suo fratello, aveva anche un sopracciglio alzato ed Emma lo notò con la coda dell'occhio, era davvero bello, anche così. Continuava a girarsi la forchetta nelle mani con la testa collocata altrove, a quello successo due ore prima e non riusciva in nessun modo a levarsi gli occhi feriti di Dani dalla testa, era completamente assente e non senti neanche la sedia di Igor strisciare sul pavimento e poi la porta sbattere.

Marco le prese la mano - Amore, va tutto bene? - domandò sorridendole teneramente, lei annuì senza guardarlo meglio occhi

- Emmita? - fece la voce più dolce, quasi flebile, e piegò la testa cercando di incontrare gli occhi di Emma, li vide puntati contro il piatto ancora pieno e sospirò lentamente

Si alzò, e le cinse il collo con le braccia e posado il mento sulla spalla destra disse - Parlane con me, ti prego.. non voglio vederti così - le diede un piccolo bacio sulla clavicola stringendola di più

Emma prese il palmo del suo ragazzo strofinandoselo sulla faccia - Marco se te lo dico non devi arrabbiarti o comunque non devi fare nulla -

Si accigliò immediatamente a quelle parole e tenne il labbro incastrato tra i denti,
poi lo inumidì con la lingua,
lasciando incantata Emma, - Te lo prometto. - disse con difficoltà

Fece un grosso respiro e si alzò, si trascinava Marco fino al divano sul quale si sedettero, lei sulle sue gambe, con le braccia attorcigliata al petto. - Oggi Dani è venuto all'università, io e Maria l'abbiamo trovato all'ingresso e siamo sbiancate -

A quel nome Marco digrignò i denti tenendo forte la presa su Emma, si strofinò il naso sul petto della sua ragazza tirandolo su - Ha detto che mi sono comportata di merda con lui, che tu sei felice e lui no, ed è tutta colpa mia.... -

Lui corrucciò le sopracciglia, quasi unendole, - Lo ammazzo. Em non è così e non devi sentirti in colpa. Non devi stare male, ci parlo io con Fuli. - disse quasi con disprezzo

- Marco. Lo hai promesso. - gli prese il mento nelle mani guardandolo negli occhi, si calmò immediatamente

- Lo so che l'ho promesso ma non voglia che lui ti faccia stare così, Em, deve accettare il fatto che stiamo insieme, che ci amiamo, e che tu sei mia -

Ogni parola si interrompeva con un bacio sul collo, sulle labbra, sulla fronte, sul naso, in maniera ripetitiva.

- Ti prego amore, lascialo stare - gli tenne
i capelli nelle mani incollandosi alla sua faccia, guancia contro guancia

- Va bene, per questa volta, ma la prossima faccio un casino, giuro. - le strinse le labbra prima di baciarla con ardore, Emma gli sfilò la maglietta facendosi spazio sul petto muscoloso

Marco si alzò prendendola in braccio, capovolse la situazione spingendola contro i cuscini del divano - Tuo fratello ci ammazza se sa che - gli
morse il labbro

- Shh.- la baciò ancora prima di sfilarle
i pantaloni

𝒅𝒐𝒈𝒔𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 ✿ 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒐 𝒂𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐Where stories live. Discover now