11: I Sentimenti Sepolti

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Il dolore risonante in tutto il corpo di Casey non bastava per distrarre la sua mente dal punto in cui pendeva, sospesa tra il terrore del presente e il trauma del suo passato.

L'essere inseguita da Patricia scatenò uno dei ricordi più inquietanti del vasto serbatoio mentale dove cercava di trattenerli e nasconderli tutti.  Ora, mentre era nascosta nella vasca da bagno, una voce familiare le echeggiava nelle orecchie.

"Casey, dove sei?"

Far sì che lo zio John la cerchi per casa invece di andare da lui quando la chiama probabilmente non farà che peggiorare la sua punizione, lei lo sa.  Ma è congelata dalla paura, nascosta dietro i vestiti appesi nell'armadio. I suoi passi pesanti rimbombano lungo il corridoio, leggermente smorzati dal tappeto.

"Non sono arrabbiato. Voglio solo parlare.  Ora, vieni fuori".  Ha bevuto di nuovo; lo capisce dal modo in cui parla.

Ora è più vicino. La troverà. Alla fine la trova sempre.

Forse se accetta le sue richieste, potrebbe andarci piano con lei. Ma dopo nove anni di vita con lui, non si fida più, anche se è anche possibile che lui voglia solo parlarne. Perché, tanto per aggiungersi alla sua confusione, spesso lui è semplicemente l'amichevole zio John: un uomo né costantemente gentile né costantemente crudele con lei.  E al di là dell'odio che prova per lui quando si arrabbia e si sfoga su di lei, lo odia ancora, inspiegabilmente.  Forse solo perché è il suo ultimo parente in vita e il fratello di suo padre e poi... Spesso è simpatico.

Questo è ciò che lo rende ancora più terrificante.  I brutti momenti in cui lui diventa violento o vuole toccarla sono diventati sempre di più con l'avanzare dell'età di Casey.  Ha cominciato a mettere in chiaro che i loro vecchi giochi, giochi a cui i bambini non dovrebbero mai dover giocare, non bastano più a soddisfarlo.

Potrebbe scusarsi domani, o addirittura piangere, supplicarla di perdonarlo, e promettere che non lo farà più, come fa spesso. Oppure far finta che non sia mai accaduto. La tratterà come se tutto fosse a posto, come se fossero solo uno zio e sua nipote, che vivono una vita normale.  Ma Casey non è abbastanza ingenua da credere che lui abbia preso bene le notizie dei suoi insegnanti, che la aspettano per altri due sabati di punizione a causa del suo comportamento.

"Casey?"  poté sentire Dennis dopo che la porta dell'ufficio si aprì cigolando.  "É finita".

Come poteva essere finita se Patricia faceva ancora parte di Kevin?

Era in camera da letto.  L'andatura ritmica resa percepibile dal rumore dei suoi stivaletti sul cemento mentre si avvicinava non era meno spaventosa del suono di suo zio che la perseguitata per casa.

Dennis l'aveva salvata. Lo sapeva.  Ma la paura non voleva ancora allentare la sua fredda e stretta presa su di lei.

John è in camera da letto ora.  E' proprio fuori dall'armadio dove lei si nasconde.

"Casey, dai... ", si lamenta, assumendo un tono che usa solo quando cerca di convincerla che non le farà del male.  A volte funziona.

Lei continua a trattenere il respiro, sperando con ogni parte di sé che si arrenda, si ritiri sulla sua poltrona e si addormenti guardando la TV, così che lei possa fuggire fuori dalla finestra che dà sul giardino dietro casa e aspettare fino al tramonto per tornare.

"Sono stato uno stupido ad amarti come fossi mia", le dice, come se fosse veramente ferito.  "Cosa penserebbe tuo padre del tuo comportamento dopo tutto quello che ho fatto per te? Accoglierti in casa, cosa faresti senza di me?".

𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐒𝐤𝐢𝐞𝐬Where stories live. Discover now