𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐒𝐤𝐢𝐞𝐬

10: Sento Il Mondo Che Mi Cade Addosso

La sveglia rotonda sul comodino del letto di Hedwig sembrava essere lì apposta per scandire ogni secondo rimasto della vita di Casey. Patricia era andata via da più di un'ora e lei non sapeva quando sarebbe tornata, presumibilmente con chi chiamavano la Bestia.

Casey non sapeva se fossero vicini o lontani da una delle stazioni ferroviarie, anche se aveva capito di essere rimasta nei confini di Philadelphia, perché la sera prima aveva notato una calamita dei Flyers sul frigorifero della cucina.

L'attesa di ciò che stava arrivando non faceva che peggiorare la sua ansia. I suoi pensieri stavano diventando man mano più oscuri, aveva bisogno di una distrazione per tenere la testa occupata.

Non sarebbe servito a niente, ma esplorare la stanza le sembrava una proposta più allettante di passare le ultime ore della vita sul letto a fissare il soffitto, così si sforzò ad alzarsi. Per prima cosa, naturalmente, fu attratta dalla gabbia dei criceti. Aveva sempre preferito gli animali alle persone. Gli animaletti di Hedwig erano davvero carini, con i loro grandi occhi marroni, i baffi folti e le zampette piccole ed artigliate. Erano piccole e paffute palline di pelo , ed era ovvio che fossero ben curati e amati.

Dopo aver visto la coppia frugare tra i loro trucioli di legno e sgranocchiare i semi di girasole per un po', decise di sfogliare i libri sugli scaffali. La maggior parte erano per i bambini dell'età di Hedwig pubblicati negli anni '90, come una numerosa collezione di tascabili della serie Piccoli Brividi. Uno scaffale conteneva invece gli animali di peluche di Hedwig, tra cui un Tigro dal pelo sbiadito. Casey si chiese se prima appartenesse a Kevin.

Accanto al peluche consumato dal tempo, c'era una pila di libri per bambini, i classici libricini dalla copertina dorata, e Casey sorrise nel vedere che tra di loro c'era uno dei suoi preferiti d'infanzia: "Il Mostro Alla Fine Di Questo Libro". Anche se non l'aveva visto per anni, Casey poté quasi ricordare le parole a memoria, e averlo tra le mani sembrò calmarla un po'. Mentre lo sfogliava in silenzio, ricordò ancora come era la voce di suo padre quando glielo lesse tutti quegli anni fa.

Il suo sorriso scomparve quando si ricordò che la maggior parte dei suoi vecchi oggetti, compreso quel libro, erano stati venduti tramite una bancarella in cortile, in modo che lo zio John potesse guadagnare qualche dollaro in più. Le disse che stava diventando troppo grande per le cose da bambini. Non aveva capito che Casey voleva conservare quei tesori perché erano alcuni degli ultimi legami fisici con i suoi ricordi felici.

Sospirando, mise il libro al suo posto sullo scaffale di Hedwig e si domandò quanto spesso Kevin e gli altri si fossero seduti da soli a leggere questi libri nel corso degli anni. Uno dei criceti cominciò a correre sulla ruota nella loro gabbia, fornendo una specie di rumore di sottofondo e rompendo il silenzio travolgente dell'edificio intorno a lei, mentre Casey si avvicinava ad un particolare disegno.

Proprio accanto alla porta principale, era attaccato un disegno a matita di quello che sembrava una specie di ritratto di famiglia. Due delle persone rappresentate erano difficili da identificare, ma forse uno di loro era Barry. Uno aveva i capelli grigi raccolti e portava una cravatta e occhiali con montatura in filo d'oro. Un altro aveva un berretto e una profonda camicia con scollo a V. Patricia portava un vestito e dei tacchi e una pettinatura a caschetto grigia, in piedi accanto all'uomo col berretto. Un'altra figura era sdraiata a destra in un lettino. Indossava una maglietta gialla e sembrava essere profondamente addormentato, con delle spesse "Z" disegnate sopra la testa. Dennis era in piedi in primo piano accanto a Hedwig. Quest'ultimo si era raffigurato con una chioma ribelle di capelli color carota e con le sue scarpe da ginnastica bianche. Dennis era almeno una testa più alto di tutti gli altri e vestiva di nero, ma ciò che più attirò l'attenzione di Casey fu che egli stava tenendo la mano di Hedwig.