24th DECEMBER

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TRACK 5: CHRISTMAS LIGHTS, Coldplay
when you're still waiting
for the snow to fall
it doesn't really feel like Christmas at all



TRACK 5: CHRISTMAS LIGHTS, Coldplaywhen you're still waiting for the snow to fallit doesn't really feel like Christmas at all

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Il primo teorema sulla vita, per Max, è che ogni momento è scandito dalle nostre scelte.

Che poi, scegliere è tutto. Dire una cosa al posto di un'altra, trovarsi in un posto quando avresti dovuto essere in un altro, fare o non fare qualcosa di più o meno importante, premere sull'acceleratore o frenare, un attimo prima o un attimo dopo. È folle pensare che una scelta possa cambiare tutto e che non potrai neanche sapere come. È stato meglio così ? Mi sarebbe andata peggio?

Perché non c'è un registro del "sarebbe andata così", nessuna possibilità di rewind, uno prende posizione e se ne accolla la responsabilità senza sapere cosa trovare al passo successivo.

Magari la vita di Max cambierà anche perché quella mattina ha deciso di mangiare i pancake proteici fatti da Daniel anzichè i suoi soliti cereali. Una decisione coraggiosa che probabilmente gli costerà la vita.

Ma allora, si chiede, ha senso scegliere di non scegliere, che è quello che sta facendo in quel momento, per non prendere posizione, se poi è comunque anch'essa una scelta?

Quello è il fulcro delle sue seghe mentali mentre con una mano trattiene per aria una forchetta con un pezzo di pancake e con l'altra ricarica la lista dei Direct su Instagram, come se osservando le chat con abbastanza intensità possa apparire la notifica che aspetta, così da non dover scegliere tra scrivere a Ginevra e continuare a fare la figura del coglione o non scriverle e non ottenere assolutamente niente, restando comunque un idiota. Ad ogni modo, quella lotta interna gli sembra un buon motivo per procrastinare qualsiasi altro impegno da portare a termine in quella decisamente poco sentita vigilia di Natale.

Seduto per terra con la schiena contro il divano e il piatto con la colazione tra le gambe, ogni tanto lancia un'occhiata alla tv accesa davanti a lui, sintonizzata su Skysport, o verso la vetrata che affaccia sul porto di Monaco, così, alla ricerca di qualche segno divino.

C'è un bel sole fuori e il cielo è di un azzurro quasi primaverile, il mare nel molo calmo. Come si può sentire l'aria natalizia quando sembra praticamente estate?

Probabilmente avrebbe fatto meglio ad andare in montagna come gli scorsi anni.

Comunque, la cosa che più assomiglia ad un segno divino durante la sua colazione lunga un'ora, comprensiva di contemplazione e meditazione, è l'arrivo di Daniel. Quando la porta di casa si spalanca Max non si gira a guardare ma sa già che è lui, sua sorella Victoria ha portato loro padre a fare shopping e sicuramente non lo farà rientrare almeno fino all'ora di pranzo.

Quando poi una bocca si fionda sulla forchetta che tiene ancora a mezz'aria e ruba l'ultimo pezzo di pancake, Max ha la certezza che sia il suo amico, nonché collega, nonché vicino di casa Daniel Ricciardo. Daniel è una bomba fatta di positività, entusiasmo e ricci scuri che continua ad esplodere ininterrotta da ventinove anni. Ha un sacco di bei tatuaggi sparsi per il corpo, la faccia simpatica e un bruttissimo accento australiano.

THE THREE OF US // MAXIELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora