Capitolo 17

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È quasi passata una settimana e le ferite di Christian si stanno richiudendo. I vari lividi in faccia sono diventati di un colore misto a verde e giallo e le sue costole stanno molto meglio. Non volevo fargli male, quindi ci siamo concessi ad una settimana di assoluta astinenza sessuale, nonostante lui non fosse d'accordo. È sempre convinto di stare bene, ma non se ne rende conto che potrebbe soltanto peggiorare le cose. Sbuffo mentalmente, sembra di stare parlando del mio marito settantenne quando in realtà Christian ha solo 27 anni.
Sia io che Christian abbiamo deciso di riprendere a lavorare, ma lavorando da casa. Ho fatto questa scelta per potermi prendere più cura del mio futuro marito e stare attenta che prenda regolarmente le sue pillole, ma di questo non posso lamentarmi. Christian è sempre stato molto preciso su queste cose e sulla sua salute, ci tiene molto. Fortunatamente Hannah è sempre disponibile ed io gli mando email su cosa deve fare o fax per quello che deve stampare. Al momento ho posticipato tutte le riunioni con i vari autori o con le risorse umane per stare di più con il mio futuro marito. So che dovremmo decidere una data per il matrimonio e iniziare con i preparativi, ma la nostra vita non è andata rose e fiori ultimamente e abbiamo deciso di non pensarci, per ora. Lasciamo che passi un altro po' di tempo per rimetterci in sesto sia fisicamente che mentalmente.
È venerdì mattina, sono le otto e già sono operativa. Ho chiesto a Gail se potevo preparare la colazione a Christian e lei mi ha dato carta bianca, perciò ho la cucina tutta per me e opto per dei waffles. Sistemo tutto su un vassoio, stando attenta a decorare tutto per bene posizionando il piatto con i waffles al centro, il succo d'arancia in alto a sinistra e i vari condimenti per i waffles a destra, più in alto delle posate. Stavo per dimenticarmi delle sue pillole quotidiane, quindi torno indietro e le posiziono vicino al succo. Entro in camera e noto che ancora Christian sta dormendo, ma non ho intenzione di svegliarlo. Poggio delicatamente il vassoio sul letto e sento delle mani possenti che mi tirano, facendomi urlare.
«Christian!» Lo rimprovero, ma lui non sembra curarsene e in tutta risposta mi prende il mento e mi bacia.
«Buongiorno, Mrs. Grey» mi sorride compiaciuto.
«Non ancora»
«Oh, nel mio sogno lo eri e se tutte le mattine dovrò svegliarmi così» Indica me che indosso solo una sua maglietta e poi indica il vassoio pieno di cibo. «Ti sposerei seduta stante»
Ridacchio. «A proposito, stavo pensando che non abbiamo deciso una data o iniziato con i preparativi»
«Hai ragione. Preferisci deciderla ora?»
Faccio spallucce. «Preferisco calmare le acque al momento» Sospiro e lui fa una smorfia in tutta risposta.
«Hai mangiato?» mi chiede, cambiando argomento.
Annuisco. «È il tuo turno, dormiglione» Mi tolgo da sopra di lui e mi metto dall'altra parte del letto, gli avvicino il vassoio e lui, lentamente, si mette seduto sul letto, facendo diverse smorfie. «Ancora ti fa male?» Annuisce.
«Un po' meno, però» Mi guarda di sottecchi mentre inizia a tagliare i suoi waffles. «Mmh, la tua cucina» Fa versi di apprezzamento. «È anche per questo che ti sposo! Sono buonissimi, Ana, grazie.» Si avvicina per darmi un bacio veloce sulle labbra e riprende a gustarsi la sua colazione. «Forse mi vizi un po' troppo»
«Beh, credo sia il minimo per l'uomo che ha deciso di passare con me il resto della sua vita e che ha anche cercato di farsi ammazzare per salvare tutti noi, non trovi?»
«Dovrei farlo più spesso» dice, pensieroso.
«Mhh, no, io credo di no» Sorrido amaramente. «Ci hai fatto preoccupare tutti»
«Lo so» mormora. «Volevo solo sdrammatizzare la situazione»
Sospiro e sposto il mio sguardo sulla poltrona presente in camera sua, dove di sopra c'è il completo grigio lavato e stirato da Mrs Jones. «Sono contenta che almeno quel completo si sia salvato, è il mio preferito»
«Fortuna che compro sempre cose di buona qualità. È resistito a Linc per più di due giorni» Ridacchia. È chiaro che cerca di renderci tutti più tranquilli e felici, che cerca di farci vedere che sta bene e che noi non ci dobbiamo preoccupare, ma al momento preferisco non ricordare ciò che è successo e riderci sopra. E non penso di farlo neanche tra una decina d'anni. «Ana, è tutto okay, sono più che vivo e vegeto... quasi» Fa una smorfia ed io ridacchio, avvicinandomi per baciarlo dolcemente. «Lo sai, c'è solo bisogno di uno strumento per fare del sesso, non per forza di tutto il corpo» Mi sussurra sulle mie labbra.
Alzo gli occhi al cielo. «C'è bisogno di delle costole intere per permettere al tuo corpo di spostarsi senza dolori e quindi di permettere a quello strumento di fare il suo lavoro. Prendi le tue pillole» Gli do una pacca scherzosa sul petto e lui sbuffa.
«Come fai a non impazzire?»
«Mi tengo impegnata con il lavoro, e dovresti farlo pure tu. Ti aiuterebbe a non pensare al dolore. O ad altro. Se ti può far stare meglio, sta ritornando il tuo bel faccino. I tuoi lividi stanno scomparendo e le ferite si stanno cicatrizzando» Sorrido, e lui ricambia. Finisce i waffles e beve il suo succo d'arancia insieme alle pillole per buttarle giù.
«Devo farmi una doccia» mormora, spostando il vassoio e alzandosi lentamente dal letto. Annuisco e lo aiuto ad alzarsi e ad andare in bagno.
«Se hai bisogno di qualcosa, chiamami» Gli bacio una guancia e porto il vassoio in cucina, iniziando a lavare il piatto, le posate e i bicchieri. È bello iniziare ad avere familiarità con la casa e i mobili di Christian, e non posso credere che tutto questo impero tra non molto sarà anche mio. Se sono pronta? Forse si, sto iniziando ad accettare tutto ciò lentamente e ad abituarmi ad avere i soldi. È schifosamente ricco. Sospiro, pazienza. Ho deciso di sposare lui e devo prendermi tutto il pacchetto.
Sto asciugando i piatti, quando Taylor mi annuncia che Grace è appena arrivata con Mia. Oh no, sono poco presentabile. Ho indosso solo la maglia di Christian e, anche se mi sta quasi a vestito, non posso farmi vedere così.
«Taylor, per favore, falle accomodare mentre io mi cambio velocemente» Taylor annuisce ed io mi sento come una regina nel suo castello, che dà ordini alla servitù. Chi l'avrebbe mai detto?
Corro in camera ed indosso un corredo da notte formato da dei pantaloncini e una canotta color oro rosa e di seta, e sopra una giacca da camera per sembrare meno volgare.
Passo dal bagno per avvisare a Christian che sono arrivate sua madre e sua sorella. «Probabilmente vorranno vedere come sto, il tempo che mi asciugo e scendo» dice, mentre si sciacqua.
«Certo» Vado di sotto a passo svelto e non appena entro nella stanza, Grace e Mia si alzano per salutarmi.
«Anastasia, cara» Grace mi sorride e allarga le braccia per darmi un abbraccio e baciarmi su entrambe le guance. Anche Mia fa lo stesso.
«Cosa vi porta qui?» Sorrido, sedendomi nel divano di fronte e loro si accomodano, guardandomi.
«Christian è in casa?» chiede Mia.
«Si, è sotto la doccia. Ci raggiunge tra poco»
Annuisce. «Bene, perché non voglio che ci ascolti, anche se dovremmo fare presto.» Mia è super eccitata ed io aggrotto la fronte davanti a tanto entusiasmo. Devo ancora farci l'abitudine. «Probabilmente non lo sai perché a Christian non piace parlarne, ma tra dieci giorni è il suo compleanno e stiamo organizzando una festa a sorpresa» Parla a voce bassa per evitare di farsi sentire e ridacchia, battendo le mani, non appena finisce la frase. Sgrano gli occhi, sbattendo le palpebre. Che razza di futura moglie sono se non conosco neanche la data del compleanno di mio marito? Fortuna che c'è Mia.
«Ci piacerebbe che voi veniste a cena da noi, ci saranno tutti i familiari e gli amici di Christian» Grace con la sua calma cerca di frenare l'entusiasmo della figlia.
«Oh, sì, certamente! Fatemi sapere se vi serve una mano con i decorativi o il cibo, mi piacerebbe molto darvi una mano» Sorrido e Mia corre ad abbracciarmi.
«Certo, non mancherò!» Mi sorride e si rimette al suo posto quando sente una voce maschile.
«State importunando mia moglie?» Chiede, scherzando, mentre va ad abbracciare e baciare su entrambe le guance sia sua madre che sua sorella e si siede vicino a me, mettendomi un braccio attorno alle spalle.
«Ci stava gentilmente intrattenendo» Grace mi strizza l'occhio, poi riprende. «Sto notando che stai meglio, caro»
Christian annuisce. «E mi sento pure meglio, solo che Anastasia mi tratta con i guanti» Sbuffa e mi guarda, ed io scoppio a ridere.
«Purtroppo, ha ancora un po' di dolore quando si siede e, a mia difesa, non vorrei peggiorare la situazione. Ti conviene goderti queste coccole e questi vizi finché puoi, tesoro.» Gli sorrido ironicamente e lui mi guarda divertito. Mia caccia un urlo.
«Vi comportate già come una coppia di sposati! Sono troppo felice di averti come cognata, Ana. So che insieme ne passeremo delle belle» Sorride.
Grace e Mia sono andate via da un po', sono rimaste per una buona mezz'ora, accettando di prendere del tè e qualche biscotto insieme a noi. Sto ripulendo la cucina e Christian è seduto su uno degli sgabelli vicino al tavolo da colazione, leggendo il giornale settimanale.
«Quindi... Tra poco sarà il tuo compleanno, eh?» Dico con non chalance e mi giro verso di lui, che ha alzato lo sguardo verso di me.
«Oh, l'hai scoperto» Sorride. «Niente di importante» Fa spallucce e riprende a leggere il giornale.
«Niente di importante?» Ripeto.
«Non mi piace festeggiare il compleanno»
«Oh, ma dai. I compleanni piacciono a tutti. Ci sarà pur qualcosa che ti farebbe piacere» Mi sorride maliziosamente. «A parte me» Alzo gli occhi al cielo e ride.
«Una torta al cioccolato» Lui sorride e i suoi occhi si illuminano come quelli di un bambino.
«Vuoi una torta al cioccolato?» Il suo sorriso è
contagioso.
Lui fa di sì con la testa.
«Vedrò cosa posso fare, Mr Grey.» Si avvicina e mi bacia.
«Non vedo l'ora» Sorride e ritorna a leggere il giornale. Sorge un altro problema: cosa posso regalare ad un uomo che ha già tutto?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 01, 2019 ⏰

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