Capitolo 6: seconda parte

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Dopo essere saliti tramite un tubo esterno al museo, arrivano al secondo piano che è il più sorprendete. Ci sono tantissime foto appese di momenti della storia in cui le sirene hanno collaborato con l'uomo. A cominciare da alcune invenzioni che non sono frutto dei terrestri ma sono state inventate dalle sirene per aiutarli, come ad esempio le navi. Sono state le creature del mare a studiare metodi per avere un contatto con gli uomini , o meglio solo quelli che erano rimasti fedeli alle loro origini. Fino ad arrivare ai tempi moderni: ci sono foto risalenti alla prima guerra mondiale in cui le sirene hanno aiutato a scovare delle basi acquatiche e dei sommergibili, aiutando l'uomo a prevedere le mosse del nemico, andando persino contro i loro ideali di pace. Grazie a questo tour Emma capisce molte cose: le sirene sono una specie intelligente, dedita all'aiuto per il prossimo e l'uomo le ha solo schernite e usate. Chiunque parli di sirene ora ne parla o come mostri o come creature della fantasia senza sapere che i veri e propri mostri sono loro. Emma ad Anemone oltre a sentirsi a casa, si sente in un mondo dove pur essendoci il male è combattuto con ogni mezzo mentre sulla terra il male viene creato. Emma pensa che è giusto che la specie delle sirene sia svincolata da quella umana perché l'uomo non merita un aiuto del genere. Pur non avendo affetti familiari lì si sente a casa, come non si era mai sentita. Ad Emma mancano i genitori ma sentirsi libera è una sensazione senza prezzo e per lei l'unico modo per sentirsi così e rimanere nella città sottomarina di Anemone. Il solo fatto di non doversi vergognare delle sue branchie e del suo naso la porterà ben presto a fare la scelta migliore per la sua vita, anche se questa non è una storia con un lieto fine.

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