La mia visuale si spostò su un ragazzo nascosto da un mantello e un cappuccio sotto cui scorsi solo il mento e le labbra.
Esso era in ascolto e ben nascosto alle spalle di Frederick e Rodrek.

«Andiamo con ordine... Purtroppo l'incantesimo di Cyrus si deve stabilizzare e non possiamo governarlo al meglio, ma ci proverò...» mormorò l'Antico nella mia testa.

Si fece di nuovo tutto buio e mi ritrovai in una foresta, un uomo e una donna con un bambino parlavano nell'oscurità vicino a un albero altissimo e antico.

«I nostri Clan sono in lotta da moltissimo tempo, ma il nostro amore è stato sempre più forte, lo sai, e il nostro bambino ne è la conferma. Lui è la prova che l'amore è più forte dell'odio. L'amore può sconfiggere tutto» mormorò la donna cullando l'infante.

«Ti amo, ma sai che il mio clan esce spesso la notte per cacciare, quando gli animali dormono. Il nostro nome deriva da quello. Odio farlo, ma dobbiamo separarci.

Prometto che ti verrò a trovare domani mattina, lo giuro sul mio onore» mormorò l'uomo baciando la donna per poi scappare via verso nord.
Prima però tornò indietro, accarezzò il bimbo e lo baciò sulla fronte, dunque riprese a correre.
Non ero riuscito a scorgere i volti né di lui né tanto meno di lei, sembravano avvolti nell'ombra più totale.

«Ora ti chiederai: il bambino in che clan stette dato il casino enorme che successe?» sussurrò nella mia testa Markoos.
Ancora buio e di nuovo un'altra trasposizione temporale.
Ora finalmente vedevo nitidamente Markoos, così com'era nel presente e di fronte a lui una donna che gli parlava.

«Se tua madre fosse qui non approverebbe cosa succederà questa sera, ma dobbiamo combattere contro la Tribù della Notte, e il loro stregone è molto potente. Ricordati che nonostante tuo padre fosse uno di loro è sempre stato un uomo buono e onesto, così come tua madre. Li ho coperti molte volte, ma quella notte li scoprirono, lei ti portò da me e fu approvato il fatto che uccidere un bambino era una cosa che andava contro ogni regola di onore. Ti abbiamo accolto. La sai la storia, Markoos, ma ora non conterà più nulla. Completeremo questo rituale perché è la sola soluzione possibile, ho bisogno che tu mi dica quando si muoveranno loro. So che molte volte ti sei mischiato insieme al loro Clan per cercare risposte su tuo padre e so che sei benvoluto, per quanto sia strano» disse a Markoos l'anziana signora.

«Vedi, ero riuscito a entrare nelle grazie di entrambe le fazioni e potevo scegliere cosa essere. I Lupi avevano ucciso mio padre e I Notturni avevano assassinato mia madre. Covavo vendetta per entrambi e dopo vari sopralluoghi ti illustrerò quale fu il mio» sibilò L'Antico dentro la mia mente.

Un altro salto nel vuoto e mi ritrovai nel bel mezzo del rituale dei Lupi.
Non sapevo perché si chiamassero così, ma probabilmente era un chiaro riferimento al loro animale da idolatrare.

«Era perché i loro antenati furono guidati in queste terre dai dei lupi mentre erano in fuga da una antica guerra» si intromise nella mia testa Markoos.

Lo vidi contorcersi dal dolore mentre l'anziana del precedente ricordo recitava parole sconosciute verso una figura spettrale, lupesca gigantesca ed enorme.
I suoni erano distorti e tra le urla e i gemiti delle trasformazioni non capii nulla.
L'enorme essere era metà lupo e metà uomo e sembrava essere il loro Dio della Caccia.
Infine la donna si accasciò e tutti quelli che prima erano uomini divennero lupi affamati, Markoos compreso.

«Quello era Worghs. Lo incontrerai molto presto, non temere. La vecchia aveva legato la sua anima e la sua famiglia a quel Dio/Demone stringendo un patto.
Ogni suo erede e ogni erede di ciascuna famiglia presente in quel Clan avrebbe avuto il gene del lupo mannaro, appena fosse stato pronto. Inoltre, solo un membro della famiglia della vecchia antenata del tuo amico Jack avrebbe potuto a distanza di secoli richiamare Worghs. Il Dio non aveva bisogno di tornare sulla Terra, dopo un grande affare come quello tutte quelle anime avrebbero consolidato il suo enorme potere per interi secoli. Tornò con la pancia piena del suo fottuto mondo ed è lì sazio tutt'ora...» mi spiegò Markoos con saggezza.

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