Con la testa fra le stelle

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«Così tuo padre ha già deciso tutto?», domandai, ero fuori in balcone con Ryan, il ricevimento non stava piacendo a nessuno dei due così eravamo usciti a prendere un po' d'aria.

«Già, l'hai sentito no? Ha scelto il college e la ragazza con cui devo stare», scosse la testa mentre sorseggiò il terzo bicchiere di scotch, «Stacy..», disse sorridendo, «sai, noi due ci conosciamo da quando siamo piccoli. Abbiamo sempre fatto le scuole insieme ed eravamo predestinati. I nostri genitori avevano già deciso per noi, lei è la figlia del maggior acquirente di mio padre, quello che sgancia più grana di tutti insomma. È da tutta la mia vita che mi dicono cosa devo fare.. ed io ad un certo punto mi sono ribellato, facevo un'altra vita segreta, partecipavo a molte feste dov'è in una sono finito in mezzo ad una rissa. Da quanto ero ubriaco, ho fracassato il cranio ad un ragazzo che ci stava provando con Stacy. È finito in coma..», io spalancai gli occhi, perché mi stava raccontando tutto questo? Poco prima faceva finta di non conoscermi ed ora.. «mio padre ovviamente ha insabbiato tutto, e sta pagando le cure del povero ragazzo per fare star zitta la sua famiglia e per non denunciarmi alla polizia», continuò, «mi dispiace un sacco per quel ragazzo.. e oltretutto quelle cose me le aveva fatte fare Stacy.. ho scoperto solo dopo che era lei che ci provava con quel ragazzo ed aveva raccontato a me il contrario. Ma sa che io non la lascerò mai definitivamente per gli affari di mio padre..», era un disastro. Ecco qua l'era il suo segreto, anche lui viveva in una vita di ricatti, da sempre, e non sapeva come uscirne. Tirò fuori dalla tasca della giacca un pacchetto di sigarette, non sapevo che fumasse. Me ne offri una ma la rifiutai e ci appoggiamo sul cornicione di marmo del terrazzo, «poi ho incontrato te», disse ad un certo punto dopo essersela accesa, «tu sei l'unica ragazza in quella scuola che si distingue. Sei diversa, hai qualcosa di particolare che le altre ragazze non hanno», io fissavo il vuoto davanti a me, ero imbarazzata, nessuno mi aveva mai parlato così, a parte forse Elizabeth per rassicurarmi. Era strano sentire quelle parole da qualcuno che non fosse di famiglia, specialmente se un ragazzo.
Lui si girò a guardarmi e lo feci anche io, super imbarazzata.
D'un tratto le sue labbra si posano sulle mie. Ancora una volta.. ma in quel caso fu diverso. Fu.. speciale. Chiusi gli occhi e mi feci trasportare, la sua lingua iniziò ad intrecciarsi con la mia. Mi sembrava di essere in paradiso, noi due, sotto ad un cielo stellato, che ci baciavamo. Era un sogno.
Ci staccammo, era durato davvero tanto quel bacio che io avevo la testa fra le stelle, era leggera, spensierata, fluttuante sopra al mio corpo. Non la sentivo più. Me la toccai per vedere se fosse ancora lì ed imbarazzata, mi allontanai un po' da Ryan. Ma lui forse interpretò male quel mio gesto.

«Ehm.. scusami non dovevo.. io.. non succederà mai più», disse, prese il bicchiere di scotch e rientrò velocemente in casa. No, aspetta, cosa? "No, no, no. Non andare via!", la mia testa era in contrapposizione al mio corpo, lei voleva seguirlo mentre lui rimaneva fermo dallo shock. Cos'era appena successo? Ero rimasta imbambolata. Forse stavo davvero sognando, ero ancora in camera mia e mi ero appisolata, chiusi gli occhi, aprendoli, mi sarei ritrovata in camera con la testa sulla scrivania, mi sarei vestita e sarei scesa di sotto al ricevimento più noioso della storia senza colpi di scena. Mi diedi un pizzicotto e riaprii gli occhi cautamente. No, ancora nel terrazzo. Era successo davvero.

Rientrai decisa a trovare Ryan e a spiegargli che ero solo un po' imbarazzata, non era per causa sua, cioè sì, ma non nel modo in cui pensava lui.
Lo cercai per tutta casa ma di lui nessuna traccia, vidi la madre in lontananza e andai di fianco a lei per chiederle molto gentilmente dove fosse.

«Se n'è andato, ma tu chi sei? Ti ha per caso detto che sei speciale e che starà con te tutta la vita? Se vi siete incontrati ad una festa e lui aveva già bevuto tre o quattro scotch, fidati, sei una delle tante», io alzai le sopracciglia e la guardai scioccata mentre lei con il suo sguardo altezzoso continuava a guardare tra la gente. Mi chiedevo come delle parole così cattive potessero uscire da una signora così apparentemente elegante e di classe.
"Una delle tante"? Voleva dire che alle loro feste lui si faceva altre ragazze? E Stacy? Ecco forse perché lei ci aveva provato con quel ragazzo..
Mi allontanai e decisi che per me quella serata poteva finire lì, andai al piano di sopra in camera mia, non volli più parlare con nessuno e non mi importava se più tardi avessi dovuto salutare gli invitati. Mi chiusi nella mia stanza e ci rimasi fino alla mattina dopo, quando mi madre venne a controllarmi.

«Tesoro, buongiorno. Tutto okay?», chiese avvicinandosi al mio letto, io ancora mezza addormentata le risposto con un verso, lei sorrise e mi accarezzo i capelli, «la colazione è pronta», mi informò, uscii poi dalla stanza es io mi preparai per la scuola.

Appena pronta scesi di sotto ed andai in cucina, pane tostato con avocado e uova, il mio preferito. Finito di mangiare uscii di casa per andare a scuola, nel tragitto incontrai Ashlee e fu più forte di me raccontarle tutto.

«Madonna però che stronza sua madre..», commentò, io sospirai, ormai mi ero arresa a cercare di capirci qualcosa. Era come aveva detto la madre? Ero una delle tante? Ma lei non sapeva nemmeno chi ero.. dovevo risponderle che lo stavo cercando in qualità di amica ma quelle sue parole mi avevano ferita.
Era vero, io non ero nulla per lui, stava con Stacy e questo non poteva cambiarlo, e se io mi mettevo in mezzo, oltre che ad avere lei contro, avrei avuto anche i suoi genitori e sarei già partita con il piede sbagliato. Ma dove volevo partire.. io non avevo speranze ed anche se le avessi avute non sapevo da dove iniziare. Non avevo mai avuto un ragazzo. Era tutto nuovo per me e queste poche attenzioni che mi aveva rivolto mi avevano fatto girare la testa inutilmente perché forse io ero solo un passatempo per lui, finché non si sarebbe rimesso insieme a Stacy..

Fidati di me, mi disse (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora