10. Ritorno al College

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Lo spazio riservato a me è sempre libero. Parcheggio l'auto e mi avvio verso l'ingresso. Oggi devo dare il massimo nel test e non ammetto errori. Dopo tutto sono una Belletti e dobbiamo portare alto il nome della..

Mi blocco sulla soglia della porta mentre vedo Cloe e Chester corrermi incontro.

-Raccontaci tutto!-, gridacchia tutto eccitato Chester.

-Cosa?-

-Riguardo Chase, ovvio!-, chiarisce Cloe.

-Alla prima lezione, stamattina, i suoi amici lo prendevano in giro riguardo ad una ragazza conosciuta ieri sera e a cui lui poi a telefonato durante la notte perché non riusciva a chiuder occhio!-

-E allora?-

-Lui non voleva rivelare il nome perché l'avrebbe presentata a pranzo a tutti quanti, ma Lena gli ha fatto sputare il tuo nome in un nano secondo!-, sintetizza Chester. -Allora?-, incalza.

-I miei dovevano stringere un accordo con suo padre che, ad un certo punto della festa, chiarisce che il contratto è nelle mani di suo figlio e spetta a lui la decisione, perciò ho provato ad essergli amica ma niente di più.-, sintetizzo.

-Non me la dai a bere!-, mi scruta Cloe. -Lui ne parla con gli occhi a cuoricino!-

-Immagino!-, sollevo un sopracciglio. -Mi ha portata nel suo posto segreto e siamo rimasti lì tutta la sera. Mi ha raccontato diverse cose..-, interrompo. -Ragazzi, basta, stamattina ho un esame. Vi prego di lasciare da parte le chiacchiere e farmi entrare!-

Mi faccio largo ed entro nell'edificio. In giro tutti sembrano sapere chi io sia. Incrocio lo sguardo di Lena infuriata che tira dritta per la sua strada. Cloe mi avverte di stare attenta alla serpe ma mi riprometto di ripensarci una volta concluso l'esame.

Tiro un respiro di pace nell'animo e varco la soglia dell'aula.

-Buongiorno, Ms Belletti!-, esordisce un uomo.

-Buongiorno a lei!-, se solo mi ricordassi il suo nome.

Cominciamo bene!

*****

Richiudo la porta alle mie spalle. Trenta è un buon risultato. Riapro lentamente gli occhi e mando via l'aria fuori dai miei polmoni.

Chase è lì davanti a me. Mi sorride. -Ehi!-

Gli sorrido. -Non ti pare di esagerare? La tua psycho ex mi dà i brividi.-

-Ti farò da scorta!-, si propone mentre ci incamminiamo verso la mensa. -Questo mi darà la possibilità di passare più tempo con te!-

-Calma, tigre!-, lo fermo un attimo. -Dobbiamo chiarire un punto. Sono stata davvero bene ieri con te e mi è davvero piaciuta tanto la sorpresa questa notte ma noi due..-

M'interrompe e sorride. -Siamo solo amici?-, appoggia un braccio sulle mie spalle ed io non lo impedisco. -Lo so, sono gli altri a montare castelli in aria!-

-Ti prego!-, chiedo prima di entrare in mensa. -E' davvero importante per me che tu lo spieghi anche agli altri!-

Avvicina il suo viso al mio. -Lo so! E sto per farlo proprio adesso, d'accordo?-

-Vuoi così tanto essere mio amico? Non possiamo essere amici solo fuori di qui?-, gli domando.

Mi sorride e spalanca le porte dell'inferno. Posa il solito braccio sulle mie spalle e proseguiamo in mezzo ai tavoli. Quella al centro è la tavolata più grande della sala ed è proprio lì che noi andiamo a sederci. Qualcuno si alza per lasciare il posto di capotavola a lui, mentre per me non c'è nessuna sedia libera. Chase guarda la ragazza alla sua destra e le fa un cenno con il capo. La ragazza si alza e va a sedersi ad un altro tavolo.

Quello stupido momento 2Where stories live. Discover now